INAUGURATO OGGI A GORIZIA IL FORUM PACE 2006 - DOMANI LA SECONDA PUNTATA




Carissime/i,<x-tad-bigger>

</x-tad-bigger><x-tad-bigger>oggi</x-tad-bigger><x-tad-bigger> è iniziato, a Gorizia, Palazzo Attems, il:
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</x-tad-bigger><x-tad-bigger>FORUM PACE 2006</x-tad-bigger>
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L'iniziativa - una settimana ricca di eventi/convegni/confronti/dibattiti che si svolgeranno tra Gorizia, Monfalcone e Trieste, oltre a celebrare degnamente il 58° della proclamazione dei Diritti dell'Uomo (testo integrale: </x-tad-bigger><x-tad-bigger>http://www.crelpfvg.org/home/dic_dir_uomo.html</x-tad-bigger><x-tad-bigger>), vuole rappresentare un momento di verifica/rilancio di un percorso complesso ed articolato, iniziato quasi da un lustro, che ha cercato di attivare nella nostra regione un </x-tad-bigger><x-tad-bigger>processo, pensato nella logica delle reti,</x-tad-bigger><x-tad-bigger> di educazione sociale sui fondamentali temi della pace, nell'intento di </x-tad-bigger><x-tad-bigger>rendere consapevole</x-tad-bigger><x-tad-bigger> tutta la popolazione del Friuli Venezia Giulia di come la pace non sia solo una aspirazione, sia pur nobile, ma indeterminata, utopica, ma sia invece ricerca quotidiana, attenzione, impegno, volontà di migliorare, con passi magari piccoli ma efficaci, ogni giorni, la qualità della vita di ogni e qualsiasi abitane del pianeta.

La manifestazione nasce grazie alla sinergica collaborazione fra CRELP-FVG - Coordinamento Regionale Enti Locali per la Pace ed i Diritti dell'Uomo del Friuli Venezia Giulia, l'Assessorato alla Pace della Provincia di Gorizia, l'Assessorato alla Pace della Regione Friuli Venezia Giulia, la Tavola Regionale della Pace del FVG, il CIR - Consiglio Italiano per i Rifugiati, il Comune di Monfalcone e diverse associazioni dell'Isontino.
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Di seguito si trasmettono il REPORT redatto da Emanuela Masseria sulla giornata odierna e la descrizione DEL PROGRAMMA delle iniziative di domani.</x-tad-bigger>
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Cordiali saluti.

Mandi!

</x-tad-bigger><x-tad-bigger>Paolo Zuliani
3481304722</x-tad-bigger>
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FORUM PACE 2006

Tutti gli esseri umani nascono liberi …

11-12-13-19 DICEMBRE 2006
<x-tad-bigger>GORIZIA - MONFALCONE - TRIESTE</x-tad-bigger>

58° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE
UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI

10 Dicembre
2006

OGGI

Forum Pace 2006
11 dicembre Palazzo Attems - Gorizia

“Convegno su immigrati e CPT”


“Se c’è una cosa che in Italia funziona è il disordine” diceva durante il Ventennio l’editore e intellettuale Leo Longanesi. Un’affermazione, questa, che potrebbe essere applicabile anche ad un discorso spinoso e delicato come quello dei Centri di permanenza temporanea, del quale si è parlato durante la mattinata di ieri al Salone d’Onore di Palazzo Attems, alla presenza di politici, avvocati e di alcuni rappresentanti qualificati chiamati ad esporre la proprio conoscenza e competenza in merito alla tematica nell’ambito del Forum Pace 2006. Di portata quasi statistica il primo intervento ad aprire il ciclo d’incontri, condotto dal segretario provinciale e componente del direttivo nazionale del Sindacato italiano unitario lavoratori di Polizia, Giovanni Sammito. “Il nostro sindacato ha espresso perplessità fin dalla promulgazione della legge Turco-Napolitano, che istituiva il trattenimento delle persone all’interno delle strutture. I motivi di tale dissenso sono tra i più vari - ha esposto Sammito, il quale ha continuato con una lunga serie di elementi a sostegno di questa tesi - Per prima cosa, i costi nel lungo periodo, sono insostenibili. Il Centro di Gradisca d’Isonzo, per il quale sono stati spesi inizialmente circa 30 miliardi di euro, ha superato da subito la media nazionale di 6 miliardi utilizzati per gli altri CPT, diventando il Centro più grande in Italia nel Comune più piccolo. Una volta che il meccanismo locale funzionerà a pieno regime – ha continuato l’esponente del SIULP - si prevede una spesa di circa 2.500.000 milioni di euro per un totale massimo di 500 persone trattenute, le quali, nel 40% dei casi, tornerà in circolazione una volta ottenuto, (in alcuni casi dopo mesi) il decreto d’espulsione, che consente di lasciare il suolo nazionale entro 5 giorni; cosa che, ovviamente, in molti non vogliono o non possono fare”. Da notare poi che il bilancio annuale di 2.500.000 euro è epurato dalle spese di edificazione e mantenimento dello stabile, da quelle per la sorveglianza e dai costi di accompagnamento, quest’ultimi sia nella direzione di altri CPT che per ricollocare nel paese di riferimento ogni singolo immigrato. A questi aspetti si aggiunge la mancata qualificazione delle forze dell’ordine adibite alla sorveglianza, che anche dal punto di vista quantitativo non sono adatta ricoprire, a livello provinciale, il ruolo per il quale sono state preposte. “All’inizio si parlava di utilizzare la polizia penitenziaria, ma sarebbe risultato troppo esplicito il paragone del CPT con un carcere” ha sottolineato il rappresentante del SIULP. E’ stato poi sollevato nella discussione il fatto che la gestione del problema immigrazione, alla base, sia disorganico e dotato di meccanismi apparenti chiamati a calmierare certi sentimenti di insicurezza nell’opinione pubblica, con un’apparenza di gestione centrale dell’emergenza sul territorio; emergenza che esiste, ma che viene trattata, secondi i presenti, con mezzi giuridicamente artificiosi e quasi del tutto disfunzionali. “A parte che di fatto molti ex-detenuti stranieri finiscono direttamente nei CPT una volta usciti, negando quella logica di reinserimento sociale che è invece alla base delle strutture penitenziarie, ma oltretutto si creano di fatto situazioni paradossali come nel caso dell’agosto-settembre 2006, dove questo percorso lo hanno fatto persone precedentemente carcerate che hanno beneficiato dell’indulto” - ha riportato l’avvocato Giovanni Iacono, rappresentante dell’Associazione Studi giuridici sull’immigrazione. Questo, poi , si somma alla commistione di persone e famiglie con un certo ceto delinquenziale all’interno della stessa struttura, con tutti i rischi e i disagi che la situazione comporta.
A parlare invece delle insidie insite nel concetto di “superamento della Legge Bossi-Fini” è stato invece il parlamentare Ivano Strizzolo, il quale è succeduto agli interventi della Pastora delle chiese metodiste di Udine e Pordenone, Mirella Manocchio e a Gianfranco Schiavone, responsabile nazionale del Servizio immigrazione e asilo del Consorzio Italiano di Solidarietà. Il Forum Pace proseguirà domani, a partire dalle ore 10 alla Sala del Consiglio provinciale. con un convegno sui “Rifugiati e il diritto d’asilo”, con la collaborazione del Centro Italiano Rifugiati.

Emanuela Masseria Ufficio stampa Forum Pace 2006


DOMANI


<x-tad-bigger>Domani, </x-tad-bigger><x-tad-bigger>martedì 12 dicembre</x-tad-bigger><x-tad-bigger>, il F</x-tad-bigger><x-tad-bigger>orum Pace </x-tad-bigger><x-tad-bigger>continuerà a </x-tad-bigger><x-tad-bigger>Gorizia</x-tad-bigger><x-tad-bigger> alla </x-tad-bigger><x-tad-bigger>Sala del Consiglio Provinciale </x-tad-bigger><x-tad-bigger>dalle ore </x-tad-bigger><x-tad-bigger>10.00</x-tad-bigger><x-tad-bigger> alle ore </x-tad-bigger><x-tad-bigger>13.30</x-tad-bigger><x-tad-bigger> con l’appuntamento intitolato</x-tad-bigger><x-tad-bigger> “Diritto d’asilo: seminario transnazionale Italia-Croazia-Slovenia. Realtà a confronto : diversi territori lo stesso impegno”</x-tad-bigger><x-tad-bigger>, in collaborazione con il Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR)
Modererà l’incontro Christopher Hein - direttore CIR, al quale parteciperanno Enrico Gherghetta - Presidente Provincia di Gorizia, Marco Marincic - Assessore alla Pace della Provincia di Gorizia, Barbara Domeneghetti - CIR Roma, Helga Pfelfer - rappresentante ICS (Consorzio Italiano Solidarietà), Meira Hot - Rappresentante di “Fundacija GEA 2000” – Ljubljana- , Goranka Lalic - rappresentante di “Croatian Law Centre” – Zagreb - Giovanni Iacono - avvocato Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione e Roberto Antonaz - Assessore alla Pace della Regione Friuli Venezia Giulia.
Nel pomeriggio, sempre alla </x-tad-bigger><x-tad-bigger>Sala del Consiglio provinciale</x-tad-bigger><x-tad-bigger> a partire dalle ore </x-tad-bigger><x-tad-bigger>15.30</x-tad-bigger><x-tad-bigger> fino alle </x-tad-bigger><x-tad-bigger>17.30,</x-tad-bigger><x-tad-bigger> si terrà il </x-tad-bigger><x-tad-bigger>“Work-shop italo- sloveno-croato. Cooperazione per la tutela dei rifugiati</x-tad-bigger><x-tad-bigger>” al quale interverranno Marco Marincic - Assessore alla Pace della Provincia di Gorizia, Christopher Hein, Meira Hot e Goranka Lalic.
Contemporaneamente, a Monfalcone, bibliteca Civica di Via Ceriani n. 10, alle ore 17.30, Silvia Altran, Elena Gerebizza e Roberto Sensi presenteranno il libro presentato da Mani Tese: "Tutte le bugie del libero commercio", che racconta come le decisioni della Banca Mondiale vadano ad incidere nella vita quotidiana di tutti gli abitanti del globo.

</x-tad-bigger><x-tad-bigger>Emanuela Masseria Ufficio stampa Forum Pace 2006</x-tad-bigger>