Invitiamo a far girare questo comunicato e
a dare sostegno in tutti i modi all'iniziativa antirazzista in corso.
COMUNICATO dal presidio del cpt di Crotone - ore
22.00
Stamattina un centinaio di attivisti delle reti antirazziste calabrese
e campana si sono mobilitati davanti al Centro di Permanenza Temporanea
(CPT) di S. Anna-Crotone (il più grande d'Europa), mentre all'interno entravano
i parlamentari Haidi Giuliani e Francesco Caruso insieme ad altri due
antirazzisti. Lo scopo dell'iniziativa è, ancora una volta, denunciare la
mostruosità dei CPT, in cui vengono detenuti migranti che non hanno commesso
alcun reato se non quello di esercitare il loro diritto alla libertà di
movimento.
Una volta dentro, i due deputati hanno comunicato alla
direzione del centro la decisione di restare a oltranza dentro la struttura per
pretendere che finalmente la questione dei CPT sia messa all'ordine del giorno
del parlamento e all'attenzione del governo, la cui maggioranza politica aveva
annunciato in campagna elettorale l'intento di “superare” i cpt (Al momento sono
solo stati intensificati i voli di rimpatrio...). E' evide nte che queste galere
etniche, simbolo del'apartheid in Europa, non possono essere riformate: l'unico
“superamento” sta nella loro chiusura!
Per ribadire lo stesso concetto,
all'esterno della struttura, i manifestanti hanno occupato la statale 106 che
collega Taranto con Reggio Calabria e il cpt al vicino aeroporto.
Questa
mobilitazione rompe ancora una volta il silenzio in cui agisce la macchina della
deportazione! Denunciamo le reticenze di un governo che sta vendendo solo fumo a
4-5 milioni di migranti in questo paese, con il rinvio sine-die dell'abolizione
della Bossi-Fini, della legge sull'asilo politico e dell'attuazione dei diritti
di cittadinanza; con il rifiuto di ogni ipotesi di sanatoria e di scollegamento
del permesso di soggiorno dal contratto di lavoro. Proprio in questi giorni,
inoltre, è passata da Crotone l'ambigua commissione di ispezione decisa dal
governo sui Cpt, che ci appare solo una stampella all'assurdo discorso sulla
modernizzazione (“umanizzazione”... !!??) di questi lager.
Verso le
15.00 abbiamo saputo che nel vicino Cpt di Lamezia si è consumata l'ennesima
tragedia: la morte di Nikolov Alexandar, trentottene cittadino bulgaro (e quindi
tra 20 giorni inespellibile...) che è stato trovato impiccato a una sbarra della
struttura! Perciò una delegazione di dimostranti, insieme ad
Haidi Giuliani, si è spostata a Lamezia Terme per un'ispezione urgente del
centro, mentre gli altri due attivisti con Francesco Caruso sono rimasti dentro
il CPT di Crotone, cercando di scambiare informazioni ed incoraggiare le 100
persone recluse, tra cui 53 di nazionalità palestinese e irachena. Per le
notizie che abbiamo ad ora, a Lamezia i migranti reclusi sono entrati in
sciopero della fame, mentre il compagno di stanza di Alexandar, ancora sotto
shock, non ha ricevuto alcuna assistenza.
Mentre scriviamo questo comunicato
continua la mobilitazione fuori e dentro il cpt di Crotone, con l'ausilio di un
media center e di ten de con cui ci attrezziamo a passare la notte in presidio.
Dall'interno giungono ancora le urla dei migranti che invitano a continuare la
protesta, mentre i tre “occupanti” ci avvisano che nel Cpa (sempre dentro la
struttura carceraria) sono presenti una decina di donne in stato di gravidanza e
una persona completamente coperta di pustole.
Per domani alle
11.00 è convocata una conferenza stampa ed è riconvocata la mobilitazione di
tutti i/le compagni/e che possono raggiungerci. E' fondamentale rilanciare la
mobilitazione fuori e dentro tutti i cpt!
Reti Antirazziste Campana e
Calabrese