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iniziativa assopace novara 2 dic 2006
- Subject: iniziativa assopace novara 2 dic 2006
- From: "assopace.nazionale at assopace.org" <assopace.nazionale at assopace.org>
- Date: Sat, 02 Dec 2006 00:10:13 +0100
- Sender: assopace.nazionale at assopace.org
PER LA FINE DELL'OCCUPAZIONE IN PALESTINA PER UNA PACE GIUSTA IN MEDIORIENTE Il 2 dicembre 2006, giornata conclusiva di un mese di iniziative della campagna internazionale lanciata dalla Coalizione di Donne per la Pace a livello mondiale, si terrà a Tel Aviv, Israele, una Manifestazione pacifista per togliere l'assedio a Gaza. Contemporaneamente vengono organizzate analoghe manifestazioni in tutto il mondo. Anche noi del Tavolo di lavoro contro gli F-35 vogliamo mandare un segnale di solidarietà: chiediamo un taglio alle spese militari e ai nuovi sistemi di armi proprio perché crediamo che ci sia bisogno di ben altro per costruire la pace in Medioriente come altrove. Il blocco di Gaza da parte dell'esercito israeliano e le sanzioni internazionali stanno causando alla popolazione palestinese una gravissima emergenza umanitaria: insufficienza d'acqua, di elettricità e di medicine, fame, povertà e disoccupazione; scuole e servizi che non funzionano. I costanti bombardamenti e attacchi israeliani hanno causato centinaia e centinaia di vittime, molte donne e bambini. CHIEDIAMO: * che la comunità internazionale faccia togliere l'assedio di Gaza e invii osservatori. * che il Governo italiano e l'Unione Europea cessino ogni forma di collaborazione militare ed economica con il Governo israeliano finchè non si ristabilirà il rispetto dei diritti umani nei territori palestinesi occupati. * che si fermino le operazioni militari israeliane a Gaza e in Cisgiordania. * che si sblocchino i fondi all'Autorità nazionale Palestinese * che si convochi urgentemente una conferenza internazionale di pace per il rispetto di tutte le risoluzioni ONU * obiettivo: la fine dell'occupazione e la nascita di uno Stato palestinese indipendente accanto a quello di Israele. TAVOLO DI LAVORO CONTRO GLI F-35 Giù Le Armi PACE, DIFESA, LAVORO non hanno bisogno degli F35 a Cameri Apparteniamo al movimento che ha detto NO alla guerra in Iraq e chiede politiche attive di pace: "chi vuole la pace, prepara la pace". Siamo fortemente contrari al progetto USA di 2.700 F35, cacciabombardieri d'attacco; all'acquisto italiano di 131 F35, alle ingenti spese militari sottratte a spese sociali e al coinvolgimento del territorio novarese. * I caccia multiruolo Joint Strike Fighters, progettati da Lockheed Martin Corporation, sono bombardieri da guerra, trasportatori di bombe e potenziali trasportatori di testate nucleari. Costeranno ai cittadini italiani da 150 a 250 milioni di euro l'uno (totale da 20 a 30 miliardi di euro per l'ordinazione prevista: 131 velivoli). L'Italia è partner di 2° livello, con una dipendenza tecnologica e politica dagli Stati Uniti, con aggiunta negli anni di ulteriori spese per gli aggiornamenti del sistema, sarà interessata dalla produzione di alcune parti presso aziende sparse in Italia e dall'assemblaggio a Cameri. Tutto ciò nel caso si concluda l'accordo con gli Stati Uniti, nazione padre del progetto; * Si tratta di un progetto costosissimo (già versato un miliardo di euro per parteciparvi) e lungo, che allontana l'Italia da un quadro di riferimento europeo e la lega alle scelte e ai tempi del Pentagono. Inoltre stona vistosamente con le attuali esigenze di contenere la spesa pubblica anzi consuma somme pubbliche ingenti che si possono impegnare per obbiettivi sociali ambientali occupazionali civili. Un progetto che nasce a livello militare-industriale, un progetto al quale dicono NO altri paesi europei e altre forze politiche europee in Germania, Belgio, Gran Bretagna, Norvegia. In Olanda la Corte dei Conti mette in discussione la sostenibilità economica del progetto. Anche l'Italia può fare scelte diverse; * da ultimo la questione morale: e questa riguarda ognuno di noi come persona e nella collettività. Aerei come gli F35 sono velivoli di attacco al suolo, trasportatori di bombe aria-terra, aria-aria e anche possibili testate nucleari. Abbiamo ancora davanti agli occhi gli effetti dei bombardamenti aerei israeliani in Libano ed il costo enorme in vittime civili e distruzioni. Il mestiere della guerra prevede di uccidere e di morire e l'Italia nella sua Costituzione ripudia la guerra. Vuol dire che deve investire altrove, non nella guerra, non per la morte, ma per giustizia sociale, diritto internazionale, cooperazione e solidarietà Chiediamo che le somme rese disponibili nella finanziaria 2007 per il Progetto F35 siano impegnate per: 1. ricerche e progettazione finalizzate alla riconversione dell'industria bellica, come previsto dalla Legge nazionale 185 e da disegni di legge regionali presentati sia in Lombardia che in Piemonte 2. politiche di cooperazione internazionale (l'Italia è al penultimo posto nella graduatoria delle potenze internazionali per il rapporto PIL/aiuti allo sviluppo e quindi in vergognoso ritardo nel raggiungimento di uno degli Obiettivi ONU del Millennio) TAVOLO DI LAVORO CONTRO GLI F-35 -------------------------------------- This Email Was brought to you by WebMail A Netwin Web Based EMail Client http://netwinsite.com/webmail/tag.htm
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