Gaza: Fermate l'assedio! Fermate la guerra! appello delle organizzazioni pacifiste israeliane
- Subject: Gaza: Fermate l'assedio! Fermate la guerra! appello delle organizzazioni pacifiste israeliane
- From: Nathan Never <natnev at interfree.it>
- Date: Thu, 02 Nov 2006 19:25:22 +0100
Ricevo e inoltro questo importante appello del movimento pacifista
israeliano per una mobilitazione internazionale che chieda la fine
dell'assedio e del massacro a Gaza e la ripresa dei negoziati con
l'Autorita' Nazionale Palestinese. Nathan Never Care tutte
e tutti, sono appena
tornata dalla Palestina e Israele. Qui sotto
trovate l'appello della campagna per Gaza di cui vi avevo annunciato
recentemente tradotto in italiano. Con la delegazione di parlamentari
abbiamo incontrato ad Haifa le varie e vari rappresentanti della
campagna e ci siamo impegnati a farla conoscere ed a proporre le
iniziative compresa quella di organizzare una delegazione per il giorno
2 dicembre alla manifestazione internazionale alla quale si fa appello
da parte della campagna. Vi invierò
alcune note appena possibile sul nostro viaggio, siamo andati anche a
Gaza. Il testo è
stato tradotto in italiano da Jane Reynolds e Teresa Maisano, non c’è
quindi più bisogno di tradurlo. Per
qualsiasi informazione : Ufficio 06
69950217 Cell . 348
3921465 Un abbraccio Luisa
Morgantini Gaza Fermate
l’Assedio! Fermate Un mese di protesta: 4 Novembre–2 Dicembre, 2006 La situazione a Gaza ha raggiunto livelli
di emergenza – insufficienza d’acqua, elettricità e medicine; la fame,
la povertà e la disoccupazione; scuole e altri servizi sono fuori uso;
i costanti bombardamenti e attacchi da parte delle forza armate
israeliane. Il problema è l’assedio di Gaza da parte di Israele e le
sanzioni imposte dalla comunità internazionale, peggiorate dai
bombardamenti israeliani in corso. Se questo assedio continua, vedremo
il diffondersi di malattie, malnutrizione, ed anarchia.
Unitevi alla nostra Campagna Internazionale
La comunità di organizzazioni
pacifiste di Israele si è riunita in una grande e coordinata campagna
per mettere fine all’assedio di Gaza e per richiedere che Israele
riprenda i negoziati con i legittimi rappresentanti del popolo
palestinese.
Gaza: Fermate
l’Assedio – Fermate
Per tutto il mese di Novembre: sit-in, seminari, petizioni, volantini, poster 2 Dicembre: Manifestazioni in tutto il mondo Per favore unitevi con noi per questo sforzo umanitario e politico: usate il mese fino alla grande manifestazione, il 2 Dicembre, per aumentare il livello di conoscenza nella vostra comunità. Mandate lettere, fax e petizioni ai vostri rappresentanti. Organizzate sit-in e seminari di conoscenza. Fateci sapere i vostri piani in
modo tale che sia possibili incoraggiarci e potenziarci a vicenda con i
nostri numeri e l’informazioni sui nostri siti web. Scrivete i vostri piani a Debby
Lerman all’indirizzo debbyl at actcom.co.il
Attività pianificate in Israele Forse alcune di queste potrebbero fornirvi qualche idea per le vostre attività: Materiale stampato– volantini, un manifesto,
un'inserzione pubblicitaria, figurine. Eventi locali - "sessioni d'insegnamento" che
includono film, testimonianze, giornalisti, palestinesi di Gaza ecc. Sitin/manifestazioni – Davanti all'ufficio del primo
ministro, Convegno straordinario per Media – Scriveremo articoli, lettere,
blogs, risposte - per giornali, TV, radio e internet. Corteo di macchine al confine con
Gaza. Manifestazione
il 2 dicembre a Tel Aviv e in tutto il mondo -Includendo collegamenti telefonici
con Gaza e, se possibile, eventi internazionali di solidarietà.
Per ulteriori
informazioni e per i vostri aggiornamenti:: Debby Lerman at
debbyl at actcom.co.il or +972-52 457-0704
Materiale di base:
L’Economia di Gaza …Secondo L'impatto
di tutte le restrizioni combinate - la quasi totale chiusura e
l'embargo economico in corso, ha causato livelli di disoccupazione
senza precedenti, attualmente circa il 40% a Gaza (era meno del 12% nel 1999).
Infatti, agli operai palestinesi di Gaza non è permesso entrare in
Israele dal 12 marzo 2006, il mercato principale e tutti i valichi di
entrata e uscita sono stati quasi totalmente sigillati dal 25 Giunio
2006 quando l'attuale campagna militare israeliana su Gaza ha avuto
iniziato. Inoltre, nei prossimi 5 anni, occorreranno 135,000 nuovi
posti di lavoro solo per mantenere il livello di disoccupazione al 10%.
Anche il settore commerciali ha subito un forte impatto. All’inizio di
maggio 2006, per esempio, il valico di Karni, attraverso il quale
entrano tutte le merci, è gia stato chiuso per il 47% dell'anno con
perdite stimate pari a $500,000-$600,000 al giorno. Ad aggravare la
situazione, si aggiungono le perdite agricole stimate per $1.2 miliardi
per Gaza e Cisgiordania negli ultimi 6 anni. Gia nell’Aprile del 2006, il 79%
delle famiglie di Gaza vivevano in povertà ( in confronto con
meno del 30% registrato nel 2000), una cifra che è drammaticamente
aumentata, molti sono affamati… Sara Roy, The
Palestine Center 12
Ottobre 2006 Non è una questione interna palestinese …Questi sono i passi dell’esperimento:
imprigionamento (dal 1991); rimuovere gli usuali mezzi di sostentamento
dei prigionieri; praticamente chiudere ermeticamente, lasciando fuori i
punti vendita, distruggendo i mezzi esistenti
per il sostentamento, impedendo l’entrata di materiali grezzi ed il
commercio dei beni e della produzione; prevenendo l’entrata regolare di
medicine e di materiale ospedaliero; non portando cibo fresco per
intere settimane; impedendo, per anni, l’entrata di parenti,
professionisti, amici ed altri, e permettendo a migliaia di persone
–malati, capi di famiglia, professionisti, bambini – di restare
bloccati per settimane nei cancelli chiusi dell’unica entrata/uscita
della e dalla Striscia di Gaza. …Rubare centinai di milioni di dollari ( le
entrate delle dogane e delle tasse raccolte da Israele che appartengono
ad i palestinesi), così come forzare il non pagamento dei gia bassi
salari della maggior parte dei dipendenti del governo per mesi;
presentare il lancio di razzi Qassam fatti in casa come minaccia
strategica che non può non essere fermata dal ferire donne, bambini ed
anziani; aprire il fuoco sui nuclei residenziali molto popolati via
aerea e via terra; distruggere gli orti, le piantagioni ed i campi. Mandare aerei a spaventare la popolazione
con le bombe suono; distruggere la nuova centrale elettrica e obbligare
i residenti rinchiusi nella Striscia di Gaza a vivere senza elettricità
per la maggior parte della giornata nell’arco di quattro mesi, che
presto si tramuterà in un anno pieno – in altre parole, un anno senza
frigo, ventilatori elettrici, televisione, luci per studiare e leggere;
obbligarli
ad andare avanti senza un rifornimento regolare di acqua, che dipende
dai rifornimenti elettrici. E’ il buon vecchio esperimento israeliano
chiamato “mettili dentro una pentola a pressione e vedi che cosa
succede”, e questa è una delle ragioni per le quali non è una questione
interna palestinese….
Amira Hass, Ha’aretz October 4, 2006 Lo scandaloso assedio israeliano di Gaza Israele
ha ucciso 2.300 palestinesi di Gaza negl’ultimi sei anni, inclusi i 300
nei quattro mesi successivi alla cattura del soldato israeliano Gilad
Shalit in un raid al confine compiuto dai combattenti
palestinesi il 25 Giunio. I feriti invece si contano a decine di
migliaia. La maggior parte dei morti sono civili, molti di loro
bambini. Le uccisioni continuano quotidianamente –
ad uccidere carri armati ed il fuoco dei cecchini, bombardamente via
area e via mare, e da squadre in borghese con indosso vestiti da civili
invitati nei territori arabi per tendere agguati ed assassinare, una
specialità israeliana perfezionata nel corso di molte decenni. Per quanto ancora
la “Comunità Internazionale” permetterà che questo massacro continui? La crudele
repressione dei territori occupati, e di Gaza in particolare, è oggi
una delle più scandalose al mondo. E’ la macchia più scura del
discontinuo percorso Israeliano che vuole essere uno stato
democratico…. 27
Ottobre, 2006 L’assedio
semina l’anarchia e la morte a E’ un disastro prodotto dalle persone che deve essere fermato.
Per maggiori informazioni e aggiornamenti: Debby Lerman at debbyl at actcom.co.il o +972-52) 457-0704
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