Dichiarazione del Congresso della SAT



Dichiarazione

Il 79° Congresso della Associazione Mondiale Anazionale (Sennacieca Asocio Tutmonda, SAT), riunito a Belgrado dal 19 al 26 agosto 2006:

-  rifiuta ogni forma di terrorismo, sia ad opera di uno Stato sia da parte di altra organizzazione, che uccide esseri umani;

-  la SAT fa appello a tutti, e tra gli altri agli esperantisti, a predisporre condizioni di pace duratura in Medio Oriente, attraverso un’educazione storica e lo sviluppo di relazioni fraterne in tutti gli interessati, al fine dell’accettazione di soluzioni fraterne ed equilibrate;

-  esige la liberazione dei prigionieri che gli Stati Uniti d’America tengono illegalmente nei campi di concentramento a Guantanamo ed in altre località, in nome della «guerra contro il terrorismo», ed esige la liberazione di tutti i prigionieri politici nel mondo;

-  ribadisce ai Paesi che ancora non hanno firmato la Convenzione di Ottawa, che è URGENTE firmare tale Convenzione per eliminare le mine antipersona sul nostro pianeta;

-  appoggia la lotta della C.M.C. : Coalizione Mondiale contro le bombe a grappolo (Cluster Munition Coalition), ed auspica che la SAT entri nella Coalizione per prendere parte a tale lotta:

-  solidarizza con tutte le lotte nel mondo contro la distruzione dei diritti sociali, e fa appello affinché tali lotte perdano le caratteristiche nazionali; saluta la vittoria degli studenti, dei lavoratori, dei pensionati e dei disoccupati contro il contratto di primo impiego in Francia;

-  chiama ad una energica opposizione all’educazione nazionalista imposta nelle scuole di tutto il mondo, ed in particolare solidarizza con coloro che si battono per il mantenimento dell’articolo 9 della costituzione giapponese;

-  protesta contro la politica dell’Unione Europea, degli Stati Uniti, dell’Australia e di altri Paesi, che si manifesta tra l’altro con la chiusura delle frontiere e l’espulsione degli immigrati clandestini; esige una politica dell’immigrazione che abbia un atteggiamento umanitario;

-  difende la libertà di coscienza e il diritto di esprimerla; perciò anche promuove la separazione della Chiese dallo Stato.