100 anni di Satyāgraha




Il convegno avrà luogo presso il Centro Regina Mundi (http://www.cifpisa.com), viale del Tirreno 62, a Calambrone, Pisa.
dall'8 settembre all'11 settembre 2006

info  http://www.centrogandhi.it/



L’11 settembre 1906

si svolgeva nel vecchio Teatro Imperiale di Johannesburg, convocata dal giovane avvocato Gandhi, una grande assemblea degli Indiani immigrati in Sud Africa. Essi decidevano di intraprendere una campagna di lotta e di disobbedienza civile contro leggi discriminatorie ed umilianti. Successivamente il Mahatma Gandhi riconobbe in quell’evento l’atto di nascita del Satyāgraha, cioè di un modo nuovo di lottare che sostituisce alla forza fisica il ricorso a una Forza più grande, che nasce dall’amore per gli altri e per la Verità.

Nell’avvicinarsi del centenario di quello storico evento, il Centro Gandhi di Pisa e i Quaderni Satyāgraha vogliono avviare una riflessione e una ricerca comune che indichino i percorsi attuali e ininterrotti del Satyāgraha di Gandhi. Di fronte alla grande confusione semantica e politica, all’uso spesso strumentale del termine “nonviolenza” e della stessa immagine di Gandhi, vogliamo ribadire che la sua nonviolenza non è passività, negatività, o scelta del male minore; è invece obiezione di coscienza alle strutture di dominio e scelta rivoluzionaria di trasformazione sociale per costruire il potere di tutti (la cosiddetta omnicrazia di Aldo Capitini) a partire dai piccoli gruppi.

Il mondo della politica sembra oggi ipnotizzato, incapace di rompere gli schemi retorici che tengono prigioniere le menti. L’abbattimento del muro di Berlino e la riunificazione europea attraverso l’azione nonviolenta dei popoli non è servita a immaginare un ruolo per l’Europa al di fuori delle ambizioni di “grande” potenza economica e militare. Adottando pratiche discriminatorie verso i migranti e accodandosi al richiamo di una “guerra di civiltà” il nostro sistema politico nasconde in realtà un’aggressione neocoloniale di sfruttamento dei paesi del Sud del mondo.

Su tutte le questioni cruciali della pace e della guerra, la lotta Satyāgraha indica una via di uscita radicale e globale, che va cioè alla radice dei problemi angoscianti e dei conflitti apparentemente irrisolvibili della modernità, rovesciando i modelli politici ed economici dominanti, costruendo alternative realistiche all’imperialismo economico e alla politica di aggressione militare, scegliendo nuovi stili di vita e un nuovo modello di sviluppo. Questo percorso non può prescindere dalla cooperazione con i movimenti indigeni degli altri continenti, che ci suggeriscono la possibilità di cambiare il mondo senza ricreare strutture di dominio, tessendo reti internazionali di cittadinanza attiva che valorizzino le identità locali.

Durante tre giorni di studio con tavole rotonde e intense discussioni, dalla sera dell’8 settembre all’11 settembre 2006, vogliamo ricordare un evento che non ha dato inizio alla strategia del terrore e della guerra preventiva, ma a un metodo rivoluzionario e nonviolento di liberazione sociale. Al termine del laboratorio di discussione, che si terrà in una struttura residenziale sul mare, ci sposteremo il giorno 11 settembre a Pisa per un evento pubblico di celebrazione del centenario e presentazione della via gandhiana alla pace e alla giustizia.

A tal fine, mettiamo a disposizione il nostro lavoro logistico e organizzativo per invitare le amiche e gli amici italiani della nonviolenza, i lettori e gli abbonati ai Quaderni Satyāgraha per ridefinire un programma attuale per la rivoluzione nonviolenta sui temi cruciali dell’organizzazione del potere dal basso, dell’economia solidale e della parsimonia, della ridefinizione del rapporto pace-giustizia, del servizio civile e della difesa popolare nonviolenta, degli interventi civili e non-armati nelle situazioni di crisi, del disarmo atomico, della critica alla scienza dominante, della definizione di una bioetica, della laicità e della riforma di religione.

Attraverso un percorso di maggiore consapevolezza e di mutua chiarificazione vogliamo costruire una rete capace di agire in senso culturale e politico per far crescere l’alternativa nonviolenta.

Pisa, 11 maggio 2006
Il Centro Gandhi e la redazione di Quaderni Satyāgraha