[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
questa sera in TV
- Subject: questa sera in TV
- From: "Disobbedienti " <disobbedientimolise at libero.it>
- Date: Tue, 18 Jul 2006 12:12:21 +0200
TV: "IL VERTICE MALEDETTO", G8 A LA STORIA SIAMO NOI (AGE) ROMA - Rai Educational presenta per la serie "La Storia siamo noi" "Il Vertice Maledetto" di Andrea Bignami, Giulio Spadetta e Francesca Bellino in onda martedi´ 18 luglio su Rai Due alle ore 23. È il 19 luglio 2001. A Genova, si apre il G8. Per l´Italia è un´occasione di prestigio agli occhi del mondo. E invece, quelli di Genova saranno i giorni dell´odio e della follia. Muore un ragazzo di 23 anni, Carlo Giuliani, ucciso dal Carabiniere Mario Placanica. E a distanza di 5 anni da quei tragici fatti Giovanni Minoli, attraverso documenti radio originali della Centrale Operativa e interviste all´allora Ministro dell´Interno Claudio Scajola, Vittorio Agnoletto, Luca Casarini leader delle tute bianche e del padre della vittima, Giuliano Giuliani e del Carabiniere accusato Mario Placanica, ricostruisce ora per ora il racconto di quelle terribili giornate. E c´è chi non può dimenticare: Placanica Carabiniere "Con l´intervento dei Carabinieri si poteva evitare tutto. Io non mi sono cercato niente, però loro dovevano intervenire quel giorno, perché se intervenivano si poteva evitare tutto, non che buttano la colpa su di un povero carabiniere ausiliario" Giuliani padre di Carlo "Sui questi giorni bisognerà fare verità. Il compito di fare verità è affidato alla commissione parlamentare d´inchiesta che io spero, spero, questa nuova maggioranza voglia fare com´è scritto nel programma". Venerdi´ 20 luglio 2001. È il giorno dell´inizio ufficiale del G8, il giorno più temuto dal governo e dalle forze dell´ordine: Scajola: "C´erano degli allarmi molto forti che arrivavano dai servizi stranieri, non soltanto italiani, che venivano a me trasmessi. Dovevamo tutelare al meglio le nostre frontiere aumentando i controlli.".. Si sta affermando nel mondo un ampio fronte di protesta: i No Global con i due leader, Vittorio Agnoletto e Luca Casarini, alla guida delle tute bianche, il gruppo dei giovani della protesta radicale. Ma c´e´ un´altra novità nel panorama della nuova contestazione radicale: i black block. Casarini "Black block è una tattica, una filosofia, un modo di intendere la protesta radicale, è un modo di costruire un'opposizione, ma non è un gruppo, un'organizzazione" Genova è ormai una città militarizzata, presidiata da 13.000 agenti delle forze dell´ordine. Tra loro, dopo un breve corso di addestramento, anche un giovane Carabiniere Ausiliario da soli 10 mesi: Mario Placanica "Ci hanno messo al corrente di come sarebbero potute andare le cose, e ci dicevano che, chi tornerà a casa, sarà fortunato." A questo punto, la zona Nord della città è in pugno ai black bloc. Per fermarli, la Sala Operativa della Questura invia un battaglione di Carabinieri.Comunicazioni originali tra la Sala Operativa e quei Carabinieri trasmesse eccezionalmente a la Storia Siamo Noi. Dalle comunicazioni radio della Sala Operativa "Avanti la camionetta devi andare veloce in piazza Giusti dove c´è un gruppo di migliaia di anarchici che stanno sfasciando tutto. Ci puoi arrivare andando per il corso dove ti trovi finché non arrivi all´incrocio del corso Torino, giri a sinistra e vai dritto. Però lo devi fare subito, perché sta scendendo da corso Gastaldi un altro corteo." Nel frattempo, i black bloc si sono spostati e attaccano il carcere di Marassi. La Sala Operativa della Questura ordina al battaglione di Carabinieri diretto verso piazza Giusti di proseguire invece per il Marassi. Le comunicazioni, però, appaiono difficoltose. Dalle comunicazioni radio della Sala Operativa "Dottor Mondelli, dottor Mondelli, prosegua per Marassi, abbiamo una situazione particolare da seguire! Dottor Mondelli, dottor Mondelli da centro! Mondelli il centro chiama, Mondelli" E invece, arrivato all´incrocio con Corso Torino, il battaglione dei Carabinieri, anziché proseguire per Marassi, dove si trovano i black bloc, scende dai blindati. Di fronte, ha le tute bianche. Dunque i carabinieri hanno attaccato la testa del corteo delle tute bianche per sgomberare la piazza e riuscire ad andare verso Marassi. Dalle comunicazioni radio della Sala Operativa "Per cortesia vorrei sapere i carabinieri che stanno con il collega che è arrivato in via Tolemaide di riferire che si lasciassero passare le tute bianche" Risposta: "Dottore bisogna andare a contattarli direttamente, non riusciamo a comunicare con loro in nessun modo, il loro comando non riesce a comunicare niente con loro." Dunque per un tragico errore, quel battaglione non avrebbe dovuto trovarsi in via Tolemaide. Per trarre in salvo il terzo battaglione Lombardia viene mandato il dodicesimo battaglione Sicilia, quello dove presta servizio il carabiniere ausiliario Mario Placanica: "Durante la giornata avevo sparato solo un lacrimogeno, perché il comandante mi ha preso il lanciagranate dalle mani e si è messo lui a sparare lacrimogeni. Toglievo il nastro e glieli passavo al comandante e lui sparava. Mi sono sentito male appunto facendo questa operazione non riuscivo a vedere e non riuscivo a respirare bene. Ad un certo punto mi sento colpire in testa e ho visto che mi stava uscendo del sangue" Placanica è ferito. In preda al panico, decide di estrarre l´arma. A 4 metri da lui c´è Carlo Giuliani con il volto coperto da un passamontagna. Si china per raccogliere un estintore, lo solleva e si lancia verso il Defender. Placanica"E ho deciso in questo momento di sparare 2 colpi. Per me è stata una cosa inaspettata, anche perché non c´era una persona davanti a me quando ho sparato, non vedevo, però non c´era. C´erano carabinieri all´esterno, c´erano poliziotti,nessuno è intervenuto per calmare la questione. Con l´intervento dei carabinieri si poteva evitare tutto." Tra le varie ipotesi c´è anche quella che non sia stato il Carabiniere Ausiliario Mario Placanica a sparare, e che il suo nome sia stato utilizzato per coprire un suo superiore anche lui presente sul Defender. Giuliani "Ma chi ha sparato a Carlo per ucciderlo? Chi è che è rivolto verso l´autista e che a un certo punto si porta le mani sull´orecchie? È lo stesso carabiniere che si dice che abbia sparato, lo stesso carabiniere Placanica?" Placanica"Io so solo che ho sparato quei 2 colpi, non ho sentito altri spari, non ho sentito niente, anche perché in macchina non si poteva sentire niente, c´era rumore di ferraglia, di cose... anche se è stato un altro, non posso saperlo io. Io non so niente, io so solo che ho sparato quei 2 colpi e basta. E so solo che ho sparato non per colpire, ma per allontanarli." Anhe i giorni successivi al G8 hanno in se´ i germi della violenza. La Polizia crede di aver individuato il covo dei blak bloc nella scuola Diaz. Ma all´interno della scuola ci sono dei semplici manifestanti. La perquisizione, comunque, è violenta: Lena "Quando sono arrivata al proto soccorso hanno scoperto che avevo costole rotte e che alcune si erano conficcate in un polmone e lo avevano perforato."Agnoletto "La prima cosa che faccio in quel momento è chiamare Andreassi, che era il nostro interlocutore, vicecapo della polizia e chiedo: ma cosa state facendo? Fermi i suoi uomini dia un ordine, ma qua è un massacro! E dall´altra parte prima un silenzio imbarazzato e poi un "l´abbiamo deciso"; Saltamartini (Sap) "I metodi che noi abbiamo visto, che sono stati accertati, non erano evidentemente i metodi che devono usare le forze di polizia di un paese libero e democratico devo però aggiungere che la stragrande maggioranza dei colleghi avevano visto le giornate precedenti come atti di violenza continuata contro di loro, probabilmente per alcuni di loro la Diaz è apparsa come la possibilità di vendicarsi" Altre violenze sarebbero state, infatti, compiute in quello che alcuni hanno definito il lager di Bolzaneto: Pasolini "Ricordo che ad un certo punto ordinarono di non picchiarci più ci fu un ordine molto deciso di non toccarci perché stava arrivando il ministro Castelli."Castelli "Io sono convinto che nei pochi minuti che io ci ho messo ad avvertire che stavo arrivando non potevano ripulire dal sangue e ho trovato delle condizioni normali. Non escludo che siano stati così veloci a mettere tutto a posto, non escludo nemmeno che possa esserci stato qualche episodio singolo di qualcuno che ha perso la testa. Però io posso dire la situazione che ho trovato." Intanto, riguardo alle responsabilità della morte di Carlo Giuliani, in sede processuale è stata ritenuta valida la perizia secondo la quale il proiettile, sparato verso l´alto, avrebbe colpito Carlo Giuliani dopo essere stato deviato da un sasso. Il 5 maggio 2003, la Procura di Genova ha archiviato il procedimento contro Mario Placanica stabilendo che si è trattato di legittima difesa. (AGE) __________________________ L'autoritarismo ha bisogno di obbedienza, la democrazia di DISOBBEDIENZA Dimagrire in 30 giorni con New Giorno & Notte! Garanzia 100% Soddisfatti o Rimborsati! <http://click.libero.it/diete>http://click.libero.it/diete
- Prev by Date: Re: [pace] Re: Re:[MIR-riconciliazione] Una spiegazione e una difesa (non solo mia) nella discussione sull'Afghanistan
- Next by Date: Considerazioni per il movimento pacifista dall'intervento dell'on. Umberto Ranieri oggi alla Camera
- Previous by thread: Virgilio Blog: m_gandhi ti ha mandato un invito.
- Next by thread: Considerazioni per il movimento pacifista dall'intervento dell'on. Umberto Ranieri oggi alla Camera
- Indice: