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mportante lettera aperta sulla guerra e su rifinanziamento
- Subject: mportante lettera aperta sulla guerra e su rifinanziamento
- From: ASTI Social FORUM <astisocialforum at yahoo.it>
- Date: Mon, 17 Jul 2006 12:50:56 +0200
WWW.ASTISOCIALFORUM.ORG APPELLO – LETTERA APERTA AI PARLAMENTARI ASTIGIANI AI PARLAMENTARI ELETTI NEL NOSTRO COLLEGIO e per conoscenza ed azione: AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI ASTI AL SINDACO E VICESINDACO DEL COMUNE DI ASTI AL COMITATO ASTIGIANO PER LA SALVAGUARDIA DELLA COSTITUZIONE AI MEZZI STAMPA ASTIGIANI L’ITALIA RIPUDIA LA GUERRA ? I singoli cittadini e le Associazioni che appartengono alla rete dell’Asti Social Forum si sono a lungo interrogati, nelle ultime settimane, sul ruolo che anche il nuovo Governo italiano pare voler assumere nei confronti del nostro intervento armato in territori di conflitto internazionale come l’Afghanistan. Il secolo appena concluso avrebbe dovuto essere, nei sogni di molti, il secolo della delegittimazione dello ius ad bellum, cioè del diritto degli Stati ad utilizzare la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti. Questo era l’impegno contenuto nell’articolo 11 della nostra Costituzione e questa la speranza sancita dalla Carta dell’Onu. Tuttavia, dopo gli attentati terroristici dell’11 settembre 2001, la guerra è divenuta “preventiva”, “umanitaria”, unica strada per combattere la paura, trasformandosi così da evento ben individuabile e circoscritto, con un suo inizio e una sua fine, in uno stato permanente ed onnipervasivo. Tutti gli Osservatori riconoscono che la guerra decisa e condotta dagli Stati Uniti in Iraq non può che essere considerata come un fallimento e la stessa cosa sta accadendo, giorno dopo giorno, in Afghanistan. Il problema è sempre lo stesso: troppo facile voler costruire la pace con lo strumento della guerra: la guerra è uno strumento sbagliato ed inutile, non sarebbe meglio percorrere strade più efficaci? La Società Civile astigiana, pertanto, chiede a gran voce ai suoi rappresentanti al Parlamento nazionale, agli Amministratori degli Enti Locali ed alle Organizzazioni che hanno negli ultimi mesi lavorato con successo per difendere la nostra Costituzione dall’attacco di un vergognoso disegno deformante dei diritti di tutti, che si adoperino da subito affinché l’articolo 11 (“l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali …”) cessi immediatamente di essere disatteso, in nome del diritto internazionale e del fondamento delle civili regole della nostra sovrana convivenza. Il decreto del Governo, che pare voler ri-finanziare la missione italiana in Afghanistan, introduce elementi di cosiddetta "riduzione del danno" che non possiamo di certo accettare come risultato adeguato, poiché non parla di ritiro delle nostre forze. Allo stesso tempo, crediamo che alcune proposte che i movimenti nazionali per la pace hanno più volte ribadito (senza successo, finora), debbano entrare a far parte delle priorità di questo nuovo Parlamento e del Vostro preciso impegno: 1. Immediata decisione di ritiro delle nostre Forze armate dal territorio afghano; 2. Riduzione delle spese militari pari ad almeno un 5 % annuo progressivo, per finanziare forme di difesa nonviolenta quali i Corpi Civili di Pace, come istituzione nazionale ed internazionale; 3. Istituzione del Ministero per la Pace, dotato di portafoglio e “ricco” di fondi sottratti al bilancio del Ministero della Difesa, per adottare una rigorosa politica costituzionale di pace che obblighi a ripudiare concretamente la guerra come metodo di risoluzione delle controversie; 4. Decisione di espellere dall’Italia le molte bombe nucleari presenti nelle basi Usa, che violano palesemente la nostra Costituzione e i patti internazionali; Ripristino e rafforzamento della legge 185, limitativa del commercio delle armi, causa primaria dei conflitti. Restiamo in attesa di un segnale immediato, forte e deciso da parte dei nostri primi Amministratori Pubblici, ricordando loro il dovere di mostrarci un impegno concreto nel rispettare il mandato fiduciario che la nostra Società civile ha loro affidato, eleggendoli alla nostra rappresentanza. Primi firmatari dell'appello (è attualmente in corso una raccolta firme per le strade di Asti): ASTI SOCIAL FORUM E CITTADINI Mario Malandrone Alessandro Mortarino Marisa Pessione Luigi Sposato Silvana Bellone Maurizia Giavelli Giulia Piantadosi Roberto Bosio Luisa Rasero Michele Clemente Piero Vercelli Cristina Navone Roberto Zanna Max Gamba Marinella Vacchina Giorgio Rizzolari Gian Monaca Egle Piccinini Pinuccia Arri Filippo Chirone Massimo Giachino Domenico Loguercio Luca Di Giandomenico HDIAYE Omar Ezio Atero Elena Basilio Monica Castagli Burin Paola Valeria Viotti Matteo De Salvia Arri Pinuccia Saturno Claudia LORENZI barbara Lorenzi Emanuela Sottile Carlo Nicola Piantadosi Egle Piccinini Alma Biagioni Coleen ELWELL Filippo Chirone Roberto Ferraris Mirella Pozzebon Berruti Marco Valeria Piantadosi Laghi Alberto Bonelli Poli Stefano Giuseppe Vitello Bedetti Luca Bego Laura Perrinella Claudio Bersighelli Paolo Marongiu Fabio Papaleo Vannina Gabriele Belussi Luca Roggero Fabio Ferri Bravin Marco Patrizia Fregnan Guelfo Alessandro Silvia Mammarella Roberto Signorini Marco Giagnoglio Villata Francesco Venturino Marco Porro Gianluigi Roberto Modellato Danilo Pugliese Andrea Grossetti Maurizio Vada Massimo Lepre Tosca Zampini Adriano Fortin Fioretto Mjrta Viken Kaloukian Giacomo Goslino Ferraris Bruna Adriana Totino Daniela Grassi Caterina Busco Giampiero Ferraro Armeni Luigi Mango Marcella Andrea Sillano Pippa Antonella Enrica Oddone Marco Avoletta Michele Clemente Luisa Rasero Stefano Fea Navone Mario Fabrizio Porro Ponzo Chiara Cestari Alice Cestari Nora De Milano Chiara Amerio Andrea Cerato Enrico Roberta Mazzucco
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