mportante lettera aperta sulla guerra e su rifinanziamento



WWW.ASTISOCIALFORUM.ORG



APPELLO – LETTERA APERTA

AI PARLAMENTARI ASTIGIANI

AI PARLAMENTARI ELETTI NEL NOSTRO COLLEGIO

 e per conoscenza ed azione:

AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI ASTI
AL SINDACO E VICESINDACO DEL COMUNE DI ASTI
AL COMITATO ASTIGIANO PER LA SALVAGUARDIA DELLA COSTITUZIONE
 AI MEZZI STAMPA ASTIGIANI

L’ITALIA RIPUDIA LA GUERRA ?
I singoli cittadini e le Associazioni che appartengono alla rete dell’Asti
Social Forum si sono a lungo interrogati, nelle ultime settimane, sul ruolo
che anche il nuovo Governo italiano pare voler assumere nei confronti del
nostro intervento armato in territori di conflitto internazionale come
l’Afghanistan.
Il secolo appena concluso avrebbe dovuto essere, nei sogni di molti, il
secolo della delegittimazione dello ius ad bellum, cioè del diritto degli
Stati ad utilizzare la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti.
Questo era l’impegno contenuto nell’articolo 11 della nostra Costituzione e
questa la speranza sancita dalla Carta dell’Onu.
Tuttavia, dopo gli attentati terroristici dell’11 settembre 2001, la guerra
è divenuta “preventiva”, “umanitaria”, unica strada per combattere la
paura, trasformandosi così da evento ben individuabile e circoscritto, con
un suo inizio e una sua fine, in uno stato permanente ed onnipervasivo.
Tutti gli Osservatori riconoscono che la guerra decisa e condotta dagli
Stati Uniti in Iraq non può che essere considerata come un fallimento e la
stessa cosa sta accadendo, giorno dopo giorno, in Afghanistan.
Il problema è sempre lo stesso: troppo facile voler costruire la pace con
lo strumento della guerra: la guerra è uno strumento sbagliato ed inutile,
non sarebbe meglio percorrere strade più efficaci?
La Società Civile astigiana, pertanto, chiede a gran voce ai suoi
rappresentanti al Parlamento nazionale, agli Amministratori degli Enti
Locali ed alle Organizzazioni che hanno negli ultimi mesi lavorato con
successo per difendere la nostra Costituzione dall’attacco di un vergognoso
disegno deformante dei diritti di tutti, che si adoperino da subito
affinché l’articolo 11 (“l’Italia ripudia la guerra come strumento di
offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali …”) cessi immediatamente di essere disatteso,
in nome del diritto internazionale e del fondamento delle civili regole
della nostra sovrana convivenza.
Il decreto del Governo, che pare voler ri-finanziare la missione italiana
in Afghanistan, introduce elementi di cosiddetta "riduzione del danno" che
non possiamo di certo accettare come risultato adeguato, poiché non parla
di ritiro delle nostre forze.

Allo stesso tempo, crediamo che alcune proposte che i movimenti nazionali
per la pace hanno più volte ribadito (senza successo, finora), debbano
entrare a far parte delle priorità di questo nuovo Parlamento e del Vostro
preciso impegno:

1.	Immediata decisione di ritiro delle nostre Forze armate dal
territorio afghano;
2.	Riduzione delle spese militari pari ad almeno un 5 % annuo
progressivo, per finanziare forme di difesa nonviolenta quali i Corpi
Civili di Pace, come istituzione nazionale ed internazionale;
3.	Istituzione del Ministero per la Pace, dotato di portafoglio e
“ricco” di fondi sottratti al bilancio del Ministero della Difesa, per
adottare una rigorosa politica costituzionale di pace che obblighi a
ripudiare concretamente la guerra come metodo di risoluzione delle
controversie;
4.	Decisione di espellere dall’Italia le molte bombe nucleari presenti
nelle basi Usa, che violano palesemente la nostra Costituzione e i patti
internazionali;

Ripristino e rafforzamento della legge 185, limitativa del commercio delle
armi, causa primaria dei conflitti.
Restiamo in attesa di un segnale immediato, forte e deciso da parte dei
nostri primi Amministratori Pubblici, ricordando loro il dovere di
mostrarci un impegno concreto nel rispettare il mandato fiduciario che la
nostra Società civile ha loro affidato, eleggendoli alla nostra
rappresentanza.

Primi firmatari dell'appello (è attualmente in corso una raccolta firme per
le strade di Asti):

ASTI SOCIAL FORUM

E

CITTADINI

Mario Malandrone
Alessandro Mortarino
Marisa Pessione
Luigi Sposato
Silvana Bellone
Maurizia Giavelli
Giulia Piantadosi
Roberto Bosio
Luisa Rasero
Michele Clemente
Piero Vercelli
Cristina Navone
Roberto Zanna
Max Gamba
Marinella Vacchina
Giorgio Rizzolari
Gian Monaca
Egle Piccinini
Pinuccia Arri
Filippo Chirone
Massimo Giachino
Domenico Loguercio
Luca Di Giandomenico
HDIAYE Omar
Ezio Atero
Elena Basilio
Monica Castagli
Burin Paola
Valeria Viotti
Matteo De Salvia
Arri Pinuccia
Saturno Claudia
LORENZI barbara
Lorenzi Emanuela
Sottile Carlo
Nicola Piantadosi
Egle Piccinini
Alma Biagioni
Coleen ELWELL
Filippo Chirone
Roberto Ferraris
Mirella Pozzebon
Berruti Marco
Valeria Piantadosi
Laghi Alberto
Bonelli Poli Stefano
Giuseppe Vitello
Bedetti Luca
Bego Laura
Perrinella Claudio
Bersighelli Paolo
Marongiu Fabio
Papaleo Vannina
Gabriele Belussi
Luca Roggero
Fabio Ferri
Bravin Marco
Patrizia Fregnan
Guelfo Alessandro
Silvia Mammarella
Roberto Signorini
Marco Giagnoglio
Villata Francesco
Venturino Marco
Porro Gianluigi
Roberto Modellato
Danilo Pugliese
Andrea Grossetti
Maurizio Vada
Massimo Lepre
Tosca Zampini
Adriano Fortin
Fioretto Mjrta
Viken Kaloukian
Giacomo Goslino
Ferraris Bruna
Adriana Totino
Daniela Grassi
 Caterina Busco
Giampiero Ferraro
Armeni Luigi
Mango Marcella
Andrea Sillano
Pippa Antonella
Enrica Oddone
Marco Avoletta
Michele Clemente
Luisa Rasero
Stefano Fea
Navone Mario
Fabrizio Porro
Ponzo Chiara
Cestari Alice
Cestari Nora
De Milano Chiara
Amerio Andrea
Cerato Enrico
Roberta Mazzucco