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R: Re: Re: Un plauso agli otto senatori obiettori
- Subject: R: Re: Re: Un plauso agli otto senatori obiettori
- From: "alfonsonavarra at virgilio.it" <alfonsonavarra at virgilio.it>
- Date: Sat, 8 Jul 2006 13:26:12 +0100 (GMT+01:00)
sulla possibilita' che il "ricatto" della caduta del governo, se si vota contro la guerra, abbia basi fatuali, mi permetto di riportare l'intervento di Nella Ginatempo, che prepara l'assemblea del 15 luglio a Roma (movimento piu' deputati obiettori". Alfonso Navarra La sinistra radicale e pacifista non puo' dare credito al doppio ricatto di D'Alema: quello sul governo e quello sulla NATO. Circa il governo, se un premier non vuole rischiare di cadere può cambiare il decreto e ottenere i consensi necessari ( avanzando sul piano della pace e non su quello della guerra). Circa la NATO, vale ricordare che la Grecia nel 1999, pur rimanendo membro della NATO, seppe dire NO all'invio di truppe greche nella guerra "umanitaria" contro la Jugoslavia. E' ora di dire NO anche noi e di costringere il nostro Ministro degli Esteri a fare una scelta opposta a quella che fece nel 1999. Mi sembra poi che il cosiddetto cambio di maggioranza sia una truffa politica di fronte alla sinistra radicale. Infatti, proprio in base al numero dei parlamentari in Senato, se tutta la sinistra pacifista avesse compattamente deciso No alla missione militare in Afghanistan, ovvero Non votiamo se non si fissa un calendario di ritiro, nessuna sostituzione di voti sarebbe stata possibile. Ma la scelta politica di rompere con la sinistra radicale e di preferire una alleanza con il centro guerrafondaio sarebbe ricaduta tutta su D'alema e Prodi. L Unione aveva la lettittimita' , il potere e il consenso popolare per dire alla NATO: basta con la missione italiana in Afghanistan, abbiamo sparato per 5 anni, abbiamo avuto anche i nostri morti, adesso il governo cambia musica: i militari a casa, gli aiuti solo civili alle ong afghane e internazionali. Non lo hanno fatto perche' vogliono imporre coi ricatti un'altra politica estera in cui l'obbedienza alla NATO non si discute. Questo ricatto ritornera' per sempre. Vedremo i ricatti che metteranno in campo sulle basi militari, sulle bombe nucleari, sulle spese militari e via militarizzando ! Ma qui e proprio qui e' necessario ribellarsi: nel programma dell'Unione c'e' scritto che la politica estera si deve ispirare all'art.11 della Costituzione. Ma sono cinque anni che il movimento pacifista giudica la missione in Afghanistan una missione di guerra in violazione dell'art. 11. Non c'e' bisogno di un Osservatorio permanente ( permanente che lapsus freudiano !!!) per sapere questa verita': bastano i resoconti di Emergency e dei parlamentari che sono più volte andati in visita in Afghanistan- e che hanno votato contro il rinnovo truppe per otto volte. Per questi motivi ritengo politicamente sbagliato, e non solo doloroso sul piano sentimentale e devastante sul piano etico, votare si al decreto. Credo che qualunque svolta, sia nazionale che internazionale possa cominciare solo da un NO, dal tenere aperta una porta in Parlamento alla opposizione alla guerra. Una porta politica e non di testimonianza. Se il numero dei parlamentari ribelli crescesse farebbe breccia, costringerebbe il governo a cedere. Percio' il mio consiglio e' : se non c'è una data per il ritiro dall'Afghanistan, una data vera già programmata , non bisogna votare Si a questo decreto. Credo che le promesse e i monitoraggi siano specchietti per le allodole. Nella Ginatempo ----Messaggio originale---- Da: doriana at inventati.org Data: 8-lug-2006 6.44 AM A: <pace at peacelink.it> Ogg: Re: Re: Un plauso agli otto senatori obiettori LA CATASTROFE Franco, mettiti l'anima IN PACE! Doriana p.s- questa mail si trascina da giorni con un numero simbolico, l'8! il 48, lotto, il gioco del lotto, l'8 marzo ..., cerco di non farmi più tentare dalle risposte e chiudere questo circolo vizioso dell'8! Spero vivamente anche tu. Quoting franco borghi <franco.borghi at fbitc.it>: > è ancora più facile immaginare cosa farà Berlusconi se ritornerà al > potere o comunque un governo di destra. Ed anche facile immaginare > che se il centro- sinistra non impare ad essere unito, si andrà a > nuove elezioni. > > Franco > > ------------------------------------------------------- > FB - Franco BORGHI > Intn'l Trading & Consulting > Via Frescobaldi 13 - 44042 CENTO - Italy > Ph. intn'l: +39.051.6859231 > Fax intn'l: +39. 051.6836715 > Mob.Ph.: +39.348.3802633 > Skype Ph. name: consultfb > Reply to: franco.borghi at fbitc.it > ----- Original Message ----- From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it> > To: <pace at peacelink.it> > Sent: Saturday, July 08, 2006 12:50 AM > Subject: Re: Re: Un plauso agli otto senatori obiettori >
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