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[Fwd: La Pace senza se e senza ma - Lettera aperta alla senatrice Lidia Menapace]
- Subject: [Fwd: La Pace senza se e senza ma - Lettera aperta alla senatrice Lidia Menapace]
- From: "Sosteniamo Rifondazione Comunista" <votiamorifondazione at comune.re.it>
- Date: Mon, 3 Jul 2006 14:40:03 +0200 (CEST)
- Importance: High
Ho inviato questa lettera alla compagna senatrice Lidia Menapace. Ettore -------- Messaggio originale -------- Oggetto: La Pace senza se e senza ma - Lettera aperta alla senatrice Lidia Menapace Da: "Comitato Via dall'Afghanistan" <outafghanistan at comune.re.it> Data: Mon, Luglio 3, 2006 2:32 pm A: <menapace_l at posta.senato.it> Compagna senatrice, veramente non mi aspettavo da parte sua una difesa del compromesso raggiunto dal Governo sulla questione Afghanistan. E il suo pezzo su Liberazione di qualche giorno fa mi sa tanto del famigerato "turiamoci il naso" di montanelliana memoria. In questi giorni mi sto impegnando nel sostenere la posizione del ritiro assoluto dall'Afghanistan e l'ho fatto con una lettera a Piero Sansonetti. In questa lettera ponevo la Pace come metodo di vita e non come valore puramente nominale, come invece sta facendo George Bush. Ponevo fortemente il contrasto fra il Si vis pacem para bellum e il Si vis pacem para pacem, ponevo il contrasto fra la pace vista come un fine per cui tutti i mezzi sono consentiti (quindi anche la guerra, la tortura ecc.ecc.) e la pace vista come uno stato d'animo, da cui il mio IO VIVO IN PACE E VOGLIO LA PACE. Ponevo anche la differenza fra guerra non solo come quella combattuta, ma anche come periodo di tempo in cui ci si prepara alla guerra, mentre la pace è in sostanza il periodo di tempo in cui non ci si prepara alla guerra. Ponevo, insomma, tante distinzioni fra la pace come semplice parola di cui riempirsi la bocca e la PACE come metodo di vita e quindi principio di vita. Distinzioni che giustificavano anche il fatto che, da pacifista puro, in alcun modo la PACE è negoziabile con alcuna controprestazione. E tra queste nemmeno la tenuta di un Governo, tanto minacciata quanto millantata, può giustificare un cedimento di queste posizioni. Ci sono lezioni insegnateci da Mohandes K. Gandhi e sintetizzate nell'assunto "L'unica via per la pace è la pace", che ci pongono davanti a questo invalicabile "muro" fatto di speranza, di solidarietà, di agire... Siamo oggi sottoposti ad una minaccia da parte di un ministro della Difesa che ha fatto la Scuola Militare Nunziatella e che non andrebbe mai contro la guerra seppure umanitaria. Questa minaccia è il vero aut aut che ci deve preoccupare, non quella molto meno pericolosa degli otto senatori che diranno NO al rifinanziamento della missione italiana in Afghanistan. La minaccia di far cadere un governo, minaccia che renderà praticamente impossibile non solo oggi ma domani e dopodomani e sempre, questo percorso verso la pace. Se cediamo oggi diventiamo ricattabili, dimostriamo che i nostri valori non hanno nessun significato, sono banderuole che sventolano dove vuole il governo...e resteremo "pacifisti" a buon mercato. Con quale faccia potremo dire la prossima volta che non ci stiamo? Non è un gioco di forza fine a se stesso, non è un semplice essere fuori dal mondo. La Pace, mi insegna, è un principio essenziale e chi è stato ed è pacifista non vi può rinunciare solo perché seduto sugli scranni di Palazzo Madama o di Montecitorio. Ora il Governo ha deciso di portare avanti la sua posizione, del resto lì si gioca al compromesso. Bene, dobbiamo fare passi avanti anche prima che il decreto vada in discussione al Parlamento. Invece di dividervi fra chi è per il "meno peggio" e chi è per la Pace, discutete fra di voi, avendo in mente cosa avete promesso, cosa avete dichiarato, cosa avete manifestato nella vostra vita. Se avete creduto seriamente e veramente nella Pace, non cedete e vi renderete conto che chi ha creduto in voi, crederà ancora di più. Ma se abbandonate la Pace per le minacce di Arturo Parisi, allora questo mondo di pacifisti andrà sempre più a sinistra. E anche se il governo dovesse tenere, ricordate che fra cinque anni ci saranno le nuove elezioni...non veniteci a dire che vi fondate sui movimenti e sull'associazionismo, e che avete la Pace a cuore più di tutto...non vi crederemo. Questo, compagna senatrice, scritto col cuore, senza alcuna volontà di disconoscere il suo lunghissimo percorso di pacifista, ma nella speranza di toccare le corde giuste e di dimostrare che la "base" non è solo uno strumento di voti, ma è un'anima pulsante e pensante. Grazie compagna senatrice, Ettore Lomaglio Silvestri promotore dell'Appello Via dall'Afghanistan LETTERA APPELLO AI PARLAMENTARI DELL’UNIONE: VIA DALL’AFGHANISTAN Vorremmo, se ci consentite, dire la nostra sulla questione Afghanistan. La pace è spesso stata considerata un valore, quindi un fine, un qualcosa da raggiungere, e per cui qualsiasi mezzo è consentito. Per questo motivo esiste, nel campo militare, il motto "si vis pacem para bellum", ossia "se vuoi la pace prepara la guerra", considerando la guerra come deterrente e quindi come mezzo per raggiungere una pace. Per Gandhi e per tutti i veri pacifisti, tra cui ci sono anche io, la pace è un principio, ossia un metodo di vita, un modo di essere che naturalmente porta alla pace. Quindi vale il principio "si vis pacem, para pacem", se vuoi la pace prepara la pace. Si dice anche che si è in guerra non solo quando la guerra è in atto, ma anche quando la guerra è in potenza, ossia quando si lavora per prepararsi alla guerra. Per questo motivo noi viviamo in uno stato di perenne guerra, in quanto determinate ed istituzionalizzate parti dei nostri popoli sono addestrate per andare in guerra. Ponendo dette premesse e per sintetizzare, posto come dovuto ed indiscutibile il ritiro delle nostre truppe dall'Iraq, teatro di guerra che non ci appartiene, oggi si discute se bisogna continuare a permanere in Afghanistan. Si giustifica tale presenza come necessaria ponendo la questione che gli afghani hanno bisogno del nostro aiuto non militarmente ma civilmente. Ma questo non comporta assolutamente la presenza dell'esercito in Afghanistan. Come dice Gino Strada, se gli afghani hanno bisogno di ospedali, perché mandargli carri armati? Allora, invece di mandare militari, mandiamo personale civile, medico, infermieristico, strutture mediche, esperti politici o quant'altro, ma non militari in armi. A questo punto sentiamo il dovere morale e il diritto civile di chiedere a chi abbiamo eletto a rappresentarci al Parlamento e che è pacifista per principio, di non votare il rifinanziamento della missione in Afghanistan, ma a porre le basi per un finanziamento o un sostegno a quelle missioni civili già presenti, come appunto quella di Emergency. Diversamente potrebbero venire meno le motivazioni di fondo che ci spingono a sostenere l'attuale governo. IO VIVO IN PACE E VOGLIO LA PACE 1)Ettore Lomaglio Silvestri 2)Norma Bertullacelli 3) Massimo Dalla Giovanna 4) Comitato per la pace “Rachel Corrie” 5) Social Forum Valpolcevera 6) Maria Teresa Morresi 7) Associazione culturale Sconfiggiamo la mafia 8) Piero Cannistraci 9) Serena Pisano 10) Associazione Regionale Lazio per la lotta contro le illegalità e le mafie "Antonino Caponnetto" 11) Elena ROMA CIRCOLO L. CIMINELLI P.R.C. Amendolara 12) Ivano Dalla Giovanna – Genova 13) Fabio Eboli 14) Albino Garuti 15) Fabrizio Fiorilli 16) Andrea Manganaro 17) Matteo Lotario (?) 18) Sergio Ruggirei 19) Rossana Montecchiani 20) Giacomo Alessandrini 21) Stefania Volonghi 22) Roberto Stoppini 23) Francesca Piemonte 24) Roberto Barison 25) Vincenzo Caldarola 26) Antonia Valeria (?) 27) Alfonso Navarra - Lega per il disarmo unilaterale 28) Marco (?) 29) Silvia Nerini 30) Paolo Ivaldi 31) Lucia Altemura 32) Clara F. (?) 33) Tiziana Leoni 34) Rita Filippo 35) Martina Zampieri 36) Gennaro Variale 37) Luca Galvani 38) Simona Pinna 39) Claudia Di Tommaso 40) Giovanni Intini 41) Franco Fuselli 42) Marina Criscuoli 43) Carla Dalla Pozza 44) Marisa Cesarano 45) Giorgia (?) 46) Doriana Goracci 47) Ezio Scavazzini 48) Caterina Morgantini 49) Vincenzo Carnazzo 50) Antonietta Ermacora 51) Dante Bedini - Treviso -- IO VIVO IN PACE E VOGLIO LA PACE Per sottoscrivere la petizione: http://www.petitionspot.com/petitions/outAfghanistan Appello pubblicato su: http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_17058.html http://www.bellaciao.org http://www.osmdpn.it -- IO VIVO IN PACE E VOGLIO LA PACE Per sottoscrivere la petizione: http://www.petitionspot.com/petitions/outAfghanistan Appello pubblicato su: http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_17058.html http://www.bellaciao.org http://www.osmdpn.it -- Visita il mio blog sulle droghe http://blog.virgilio.it/christiane_f Aderisci alla petizione Via dall'Afghanistan http://www.petitionspot.com/petitions/outAfghanistan Visita: http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_17058.html
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