Afganistan. Il nostro voto sarà NO (il documento deli otto senatori No War)




Afghanistan, il nostro voto sarà NO

Dichiarazione dei senatori Mauro Bulgarelli (Verdi), Loredana De Petris
(Verdi), Fosco Giannini (Prc), Claudio Grassi (Prc), Gigi Malabarba (Prc),
Fernando Rossi (Pdci), Giampaolo Silvestri (Verdi), Franco Turigliatto
(Prc).

"La proroga della missione militare in Afghanistan, che il Consiglio dei
ministri si prepara a varare venerdì, non contiene elementi di
discontinuità con le politiche attuate dal governo Berlusconi". Lo
affermano i senatori Mauro Bulgarelli (Verdi), Loredana De Petris (Verdi),
Fosco Giannini (Prc), Claudio Grassi (Prc), Gigi Malabarba (Prc), Fernando
Rossi (Pdci), Giampaolo Silvestri (Verdi), Franco Turigliatto (Prc)."Non
basta la riduzione di qualche centinaio di militari (su questo vedremo
concretamente i numeri del decreto) a cambiare la natura di un impegno, che
anzi oggi supera di gran lunga quanto previsto nel 2002. Il comitato
parlamentare di monitoraggio, senza neppure definire un tempo di verifica
per la missione, non è sufficiente a cambiare la natura di una scelta che
abbiamo sempre avversato. In ogni caso non siamo stati eletti per votare
una proroga ad una missione militare nei confronti della quale abbiamo
sempre detto di no e che non è contenuta nel programma. Se l'esecutivo,
sull'Afghanistan, fa una proposta simile a quella del precedente governo
non può meravigliarsi di non avere il nostro voto e di trovare quello di
qualche settore del centro destra. E' quanto avvenuto in questi anni con il
voto bipartisan, a cui i parlamentari pacifisti hanno per ben otto volte
detto no. Se il decreto non verrà cambiato, con un esplicito riferimento ad
una exit strategy dall'Afghanistan, il nostro voto al Senato sarà no".

Roma 28 giugno 2006



Invitamo tutte e tutti a far sentire la propria voce e il proprio sostegno
a chi, in condizioni non facili, stà coerentemente sostenendo una battaglia
pacifista. Sarebbe utile madare mail o lettere ai quotidiani di sinistra
(Liberazione, Manifesto e Unità), agli organismi dirigenti dei partiti,
raccogliere solidarietà e sostegno dentro e fuori i partiti della sinistra.
Vi chiediamo infine di far girare quanto più possibile questo materiale.

Comitato per il ritiro dei militari italiani

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