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APPELLO: NE' UN PROGETTO NE' UN VOLONTARIO AL GAVCI
- Subject: APPELLO: NE' UN PROGETTO NE' UN VOLONTARIO AL GAVCI
- From: "G.A.V.C.I. BOLOGNA" <gavci at iperbole.bologna.it>
- Date: Thu, 15 Jun 2006 16:35:22 +0200
UN FATTO INCREDIBILE: NE' UN PROGETTO NE' UN VOLONTARIO AL GAVCI !!! 1. Ringraziamento al Tavolo Ecclesiale del Servizio Civile che, senza segnalazioni da parte nostra, ha notato nel recente bando dell'UNSC (Ufficio Nazionale per il Sevizio Civile) l'assenza totale del GAVCI (Gruppo Autonomo di Volontariato Civile in Italia): sia nella lista dei progetti e sia, di conseguenza, nell'assegnazione di volontari/e. (nota1) In un articolo comparso il 6/6/2006 sul settimanale on-line "Vita.it", dal titolo ALLARME SERVIZIO CIVILE, Giulio Leben evidenzia che la maggior parte dei volontari finanziati andrà a svolgere dei "lavori" nei progetti degli enti pubblici (nota2) 2. Non possiamo tacere sull'assurdità di una tale esclusione e sulla non equità dei criteri di assegnazione-punti ai singoli progetti. I nostri progetti, come quelli di tanti altri enti che hanno caratteristiche simili alle nostre, sono validi, sia dal punto di vista di solidarietà sociale e sia da quello culturale di pace e nonviolenza da cui il Servizio Civile ha avuto inizio. Non difendiamo quindi solo il GAVCI, ma tutta una serie di Enti, come ad esempio il Movimento Nonviolento, che hanno fatto la storia dell'obiezione di coscienza e del Servizio Civile. Al riguardo ci limitiamo a segnalare in allegato le reazioni scritte di alcuni dei responsabili dei nostri progetti, che ne ribadiscono la validità di fondo, la soddisfazione degli utenti e degli stessi volontari/e in servizio civile. Ricordiamo che il GAVCI esiste dal 1977 ed ha realizzato progetti di Servizio Civile per Obiettori di Coscienza fino al 2003, per un totale di oltre 700 giovani obiettori e dal 2003 ha avuto in servizio civile 23 volontari. Inoltre precisiamo che il Servizio Civile dei volontari che richiediamo, come per il passato, "aiuterà" molte persone in difficoltà (oltre 500 tra minori, anziani, tossicodipendenti, immigrati ecc.). 3. Fra l'altro abbiamo già dei giovani in formazione e che conoscono il nostro ente, pronti ad iscriversi ai nostri progetti (8 a Bologna, 6 a Padova e 4 a Modena). 4. Ciò chiarito, chiediamo immediato reinserimento dei <PROGETTI GAVCI> e di altri enti con caratteristiche simili fra quelli finanziati con relativa assegnazione di un numero adeguato di volontari/e per ognuno di essi, come avvenuto nel precedente bando. Chiediamo soprattutto la revisione dei criteri di assegnazione-punti in senso più equo. 5. Se entro mercoledì 14 giugno l'UNSC non avrà provveduto a fare quanto sopra auspicato, personalmente inizierò, in segno di protesta, un digiuno a giorni alterni, cui altri sostenitori potranno aggiungersi in varie forme, fino ad obiettivo raggiunto. Precisiamo che diffonderemo questa lettera a tutte le associazioni, enti e persone che possono essere interessati, in particolare alle associazioni che non hanno avuto i progetti finanziati, come è successo a noi. Senza malanimo e con fiducia. In fede, p. Angelo CAVAGNA, presidente Da "Stampa" e "Radio" attendo sostegno forte di pubblicizzazione! (nota 1) "Il GAVCI, storico gruppo nonviolento e protagonista della storia dell'obiezione di coscienza, non ha avuto nessun progetto approvato". (nota 2) "Fra i progetti finanziati si trovano molti enti pubblici, comuni e province (...) sollevando oggi più che mai l'interrogativo a suo tempo già affrontato da VITA: che senso ha mettere in competizione realtà non profit ed enti pubblici? E ancora: come mai la maggior parte dei progetti finanziati vanno al Sud? Quali i criteri di verifica sulla qualità dei progetti di formazione? Insomma, dove sta andando il Servizio Civile nazionale? Non è che si sta trasformando lentamente in "lavoro socialmente utile" eludendo così le specifiche che gli derivano dal proprio statuto di "servizio civile"?" ALLEGATI Progetto "Villaggio in rete" - GAVCI, sede di Bologna Spettabile G.A.V.C.I. Via Scipione Dal Ferro, 4 40138 BOLOGNA BO Alla c.att. padre Angelo Cavagna Abbiamo ricevuto la vostra comunicazione in merito al mancato finanziamento del progetto "Villaggio in rete" da noi presentato per l'accoglienza presso il Villaggio del Fanciullo di volontari in servizio civile nazionale. Siamo sinceramente sconcertati dalla bocciatura del nostro progetto, che opera in continuità con la tradizione di servizio alle persone e al territorio della nostra città e contiene elementi di profondo valore sociale e culturale, compreso il contributo di formazione alla pace e non violenza fornito dal G.A.V.C.I., con il quale da decenni collaboriamo fattivamente. Il progetto si distingue anche e soprattutto per il suo essere espressione di una "rete" di attività che fanno del Villaggio del Fanciullo un reale centro di servizio socio educativo e culturale alla collettività. Come dimostrato dal perfetto inserimento dei volontari presenti fino ad oggi al Villaggio, il lavoro volontario presso di noi è effettivo, intenso, motivante e formante. Respingiamo fermamente pertanto questa bocciatura che sottrae a molti giovani la possibilità di vivere un'esperienza di servizio importante e qualificante, sicuramente in linea con le aspettative e le idealità della maggior parte di loro. Ci auguriamo che sia fatto quanto possibile e in ogni sede per rimettere in discussione la finanziabilità del nostro progetto. Restiamo come sempre a completa disposizione, nella consueta ottica di collaborazione e stima. p. Marcello Matté presidente Progetto "Pace per i Diritti: Percorsi di Approfondimento per le Scuole Secondarie" - GAVCI, sede di Bologna Alla C.A. UNSC Spett.le UNSC, è con vivo sconcerto che abbiamo appreso dell'esclusione dall'elenco dei progetti finanziati dei progetti di servizio civile presentati dal GAVCI. Tale decisione priva totalmente questo storico organismo dei mezzi e, conseguentemente, della possibilità di continuare la lunga attività al servizio dei cittadini e del nostro paese, che ha permesso a centinaia di ragazzi e ragazze di completare la propria formazione civica attraverso la partecipazione ed il coinvolgimento attivo in programmi che per completezza, efficacia ed utilità si sono sempre dimostrati di grande importanza. Duole quindi dovere prendere atto che una struttura che si è lungamente impegnata nel dibattito sulla valorizzazione del servizio civile si veda di fatto costretta ad abbandonare questo settore d'impegno. Ci domandiamo infatti se il criterio per l'assegnazione del punteggio abbia adeguatamente tenuto conto dell'importante ruolo di formazione sui giovani in servizio civile che il GAVCI è storicamente in grado di garantire, come possono facilmente testimoniare tutti i giovani transiti in questi anni nelle strutture che al GAVCI risultano collegate. Certi che non si vorrà disperdere il patrimonio delle competenze e del personale impegnato nella formazione che contraddistingue l'opera del GAVCI, invitiamo l'autorità competente a valutare nuovamente le proposte di progetto che il GAVCI ha presentato all'ultimo bando. Cordiali saluti Giovanni Guidi Responsabile servizio civile CEFA Onlus "Progetto operativo culturale di pace e nonviolenza" e progetto "Servizio alla Persona" - GAVCI, sede di Padova Spett. Ufficio Nazionale per il Servizio Civile OGGETTO: Dichiarazione del Presidente della sezione di Padova in merito alla mancata approvazione dei progetti per il bando 2006 La sottoscritta Francesca Buscaglia, presidente dell'Associazione Gavci - sezione di Padova, esprime formale protesta per il mancato finanziamento dei progetti di Servizio Civile, peraltro già attivati e approvati dal 2003 ad oggi, denominati "Progetto operativo - culturale di pace e nonviolenza" e "Servizio alla persona". L'esclusione dal Bando in scadenza il prossimo 23 giugno, per il quale sono previsti 45.147 posti (un numero di gran lunga maggiore rispetto ai 36.085 posti previsti del bando 2005), mette in seria difficoltà l'Associazione stessa; viene infatti a mancare la necessaria continuità tra le varie attività in programma. In particolare, non sarà più possibile effettuare appositi interventi sulla pace e la nonviolenza nelle scuole padovane, in stretta collaborazione con l'Ufficio Pace e Diritti Umani del Comune di Padova e il Centro Servizi per il Volontariato di Padova; inoltre non potremo più garantire l'adeguato accompagnamento ai bambini e ragazzi che frequentano il nostro doposcuola, oltre che ad un bambino disabile assistito a domicilio. A questi si aggiungono altre attività quali: accompagnamento presso strutture pubbliche di persone disagiate, assistenza a bambini extracomunitari, gestione di uno spazio di ascolto rivolto a persone residenti in un quartiere popolare. Da anni siamo fortemente impegnati nel volontariato; in questo senso ci risulta difficile comprendere la vostra scelta di escludere tutti i nostri progetti dal Bando 2006. Attendiamo un Vostro gentile riscontro al riguardo. Distinti saluti, Francesca Buscaglia Padova, 7 giugno 2006 Una mail pervenutaci da Alberto Trevisan, del Movimento Nonviolento, del 10 giugno 2006. Caro Angelo, non solo la mia personale solidarietà all'esclusione ma anche la volontà di opporsi a questa gestione sempre più lacunosa del SCN. Conosco il tuo impegno, il gavci, anche di Padova e non ho dubbi sul lavoro che avete svolto. Sappi che stessa sorte è toccata al nostro movimento Nonviolento da 40 anni erede dell'opera di Aldo Capitini e da sempre impegnato con obiettori prima e volontari ora. Domani al coordinamento nazionale del movimento a Verona proporrò di fare un'azione comune per fermare questo disegno oltre che discriminatorio assai lesivo della nostra idealità e pratica della nonviolenza. Se hai già qualche idea per un documento ed eventuali azioni comuni da proporre dopo il 14 giugno facci pervenire già domani o tramite fax o e mail la tua proposta. Fraternamente Alberto Trevisan G.A.V.C.I. c/o Villaggio del Fanciullo Via Scipione Dal Ferro 4 40138 BOLOGNA tel/fax 051.341122
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