UE - Israele: Amnesty chiede di affrontare le violazioni dei diritti umani da parte di Israele



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COMUNICATO STAMPA                  CS59-2006

CONSIGLIO DI ASSOCIAZIONE UE-ISRAELE: AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE DI
AFFRONTARE LE VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI DA PARTE DI ISRAELE

Le persistenti violazioni dei diritti umani da parte di Israele devono
essere un argomento prioritario nell'ordine del giorno del Consiglio di
associazione Ue-Israele, in programma domani.

L'uso sproporzionato della forza da parte di Israele contro i civili
palestinesi e' al centro di un dossier sui diritti umani che Amnesty
International ha presentato alla presidenza austriaca dell'Ue.

Oltre 100 palestinesi, tra cui oltre 30 bambini, sono stati uccisi
dall'inizio dell'anno dalle forze israeliane, i cui attacchi coi missili
hanno spesso fatto vittime innocenti.

'Israele si trova ad affrontare gravi questioni di sicurezza, ma non puo'
reagire a spese di civili innocenti. Tutto questo non fa altro che
perpetuare il ciclo di violenza di cui Israele finisce a sua volta per
essere vittima' - ha detto Dick Oosting, direttore dell'Ufficio di Amnesty
International presso l'Ue.

Secondo il dossier di Amnesty International, continuano le esecuzioni
extragiudiziali e la detenzione amministrativa, sebbene si tratti di
metodi illegali e che violano i diritti umani. Attualmente, oltre 600
palestinesi sono detenuti senza accusa ne' processo in campi militari, in
condizioni estremamente dure.

Il dossier dell'organizzazione per i diritti umani rileva anche il
continuo sviluppo ed espansione degli insediamenti nei Territori Occupati,
in flagrante violazione del diritto internazionale. Il governo israeliano
ha appena confermato il progetto di costruire 3500 nuove abitazioni
nell'area di Gerusalemme Est.

In quanto potenza occupante, Israele ha l'obbligo legale di soddisfare le
necessita' di base della popolazione. Questa responsabilita' oggi e'
ancora piu' grande, alla luce del recente peggioramento della situazione
umanitaria nei territori palestinesi. Tuttavia, misure come il
proseguimento del muro in Cisgiordania e la chiusura del passaggio di
Karni / Muntar, unico valico commerciale di Gaza, stanno esacerbando la
poverta' nella regione.

Amnesty International e' infine preoccupata per la Legge sulla
cittadinanza e l'ingresso in Israele che vieta le riunificazioni
familiari. Questa legge discriminatoria, che colpisce gli israeliani
sposati coi palestinesi dei Territori Occupati, pare determinata piu' da
aspetti demografici che di sicurezza e ha un grave impatto sui diritti
umani.

Amnesty International sollecita l'Ue a sollevare questi punti nei colloqui
con le autorita' israeliane e a chiedere a queste ultime di:
- astenersi dall'uso sproporzionato della forza contro i civili;
- rispettare gli obblighi imposti dal diritto umanitario, in quanto
potenza occupante, garantendo il benessere della popolazione palestinese;
- porre fine alle pratiche illegali della detenzione amministrativa e
delle esecuzioni extragiudiziali;
- ritirare o modificare la Legge sulla cittadinanza e l'ingresso in
Israele e rispettare il principio di non discriminazione.

FINE DEL COMUNICATO                                        Roma /
Brussels, 12 giugno 2006

Il dossier di Amnesty International e' disponibile all'indirizzo:
http://www.amnesty-eu.be/

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224, cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it

Amnesty International EU Office - Ufficio stampa
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