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(Fwd) appello di Alex Zanotelli
- Subject: (Fwd) appello di Alex Zanotelli
- From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it>
- Date: Fri, 05 May 2006 13:25:35 +0200
- Priority: normal
------- Forwarded message follows ------- Date sent: Fri, 5 May 2006 11:17:17 +0100 (GMT+01:00) From: "alfonsonavarra at virgilio.it" <alfonsonavarra at virgilio.it> Send reply to: "alfonsonavarra at virgilio.it" <alfonsonavarra at virgilio.it> Subject: appello di Alex Zanotelli To: undisclosed-recipients: ; cari amici, ricevo e diffondo. L' ho gia' scritto: non marco visita alla "leva della buona volonta'" cui ci richiama Padre Alex Zanotelli. Da amici della nonviolenza dobbiamo unirci per poter mettere in campo la forza dell'unita' popolare: l'unica nostra garanzia ("difesa") e, con l'aiuto di Dio (del Destino? dello Slancio Vitale?) salvezza. Alfonso Navarra ALEX ZANOTELLI: ALLARME ATOMICO: METTIAMOCI INSIEME (Alessandro Zanotelli, missionario comboniano, ha diretto per anni la rivista "Nigrizia" conducendo inchieste sugli aiuti e sulla vendita delle armi del governo italiano ai paesi del Sud del mondo, scontrandosi con il potere politico, economico e militare italiano: rimosso dall'incarico e' tornato in Africa a condividere per molti anni vita e speranze dei poveri, solo recentemente e' tornato in Italia; e' direttore responsabile della rivista "Mosaico di pace" promossa da Pax Christi; e' tra i promotori della "rete di Lilliput" ed e' una delle voci piu' prestigiose della nonviolenza nel nostro paese). Oggi scade l'ultimatum dell'Onu all'Iran. E' un momento grave per l'umanita' che potrebbe portarci ad una guerra atomica. Siamo alla vigilia di un'altra guerra preventiva con l'aggravante dell'uso di armi nucleari? I tamburi di guerra continuano a rullare: Bush, Condoleeza Rice, Blair... non perdono occasione per ripetere il loro messaggio di morte. Sono tanti gli esperti che sottolineano la gravita' della situazione in campo atomico. Per citarne uno, il fisico di Firenze Angelo Baracca, afferma che mai come oggi il mondo e' stato cosi' vicino ad una guerra nucleare, neanche durante la guerra fredda. Il dramma e' che oggi abbiamo cosi' tante bombe atomiche da far saltare il mondo quattro volte per aria. Esse hanno una potenza pari a duecentomila volte la bomba atomica sganciata su Hiroshima nel 1945. Ecco il Peccato del mondo oggi: l'Uomo puo' distruggere nel giro di un pomeriggio quello che Dio ha costruito in quattro miliardi e duecento milioni di anni. L'uomo, le chiese, le religioni, si trovano davanti ad una scelta di vita o di morte. "Le bombe nucleari sono un peccato" aveva detto l'arcivescovo di Seattle mons. Hunthausen, "nella societa' moderna, la base della violenza e' data dalla nostra intenzione di utilizzare l'arma nucleare. Una volta accettato questo, qualsiasi altro male e' al confronto un male minore. Fin quando non ci poniamo di fronte al problema del nostro consenso all'utilizzo delle armi nucleari, ogni speranza di miglioramento generalizzato della moralita' pubblica e' condannata al fallimento". Davanti ad un tale dramma e una cosi' colossale crisi, mi sorprende il vedere la nostra inerzia e le nostre divisioni. Com'e' possibile che gloriosi movimenti e associazioni come il Mir, "Azione nonviolenta", la Lega per il disarmo unilaterale, Pax Christi, Beati i costruttori di pace, Assopace, l'Unione scienziati per il disarmo, il Movimento nonviolento, la Campagna osm-dpn, il Cipax... non riescano a trovarsi insieme in chiave nazionale per dire una parola forte in questo momento storico? Come mai uomini e donne di grande spessore morale e culturale che lavorano sulla pace e sulla nonviolenza, come Aberto L'Abate, Tonino Drago, Giuliana Martirani, Rocco Altieri, Alfonso Navarra, Lorenzo Porta, Domenico Gallo, Nanni Salio, Mao Valpiana, Giuliano Pontara, don Albino Bizzotto, Angelo Baracca, Enrico Peyretti, Rodolfo Venditti (per citarne solo alcuni), non riescano a darsi un appuntamento nazionale per dire insieme una parola forte: una presa di posizione sulla bomba? Questo sforzo potrebbe essere sostenuto in primo luogo dalla rete Lilliput, insieme con ControlArms, Greenpeace, Peacelink, con il Coordinamento comasco per la pace ed altre organizzazioni e reti che da tempo sono impegnate su questi temi. Un incontro di questo genere sarebbe un grande segno di unita' e di coraggio in questo momento cosi' drammatico per l'umanita'. Queste personalita', in rappresentanza di tutti i gruppi e le associazioni che lavorano per la pace in Italia, potrebbero poi elaborare alcuni appelli, uno rivolto al papa, e un altro alla Conferenza Episcopale Italiana, chiedendo che la bomba venga dichiarata peccato, e la guerra atomica tabu'. Un terzo appello potrebbe essere rivolto al formando governo Prodi perche' ritiri immediatamente le truppe dall'Iraq e rifiuti risolutamente l'ipotesi di un'altra guerra preventiva contro l'Iran e metta al bando quel centinaio di bombe atomiche attualmente presenti in Italia. Tutte le associazioni e i gruppi che lavorano per la pace insieme alle personalita' che li animano potrebbero indire un altro grande incontro pubblico, ad esempio all'Arena di Verona (recuperando cosi' la grande tradizione dei Beati i costruttori di pace), ove pubblicamente e in tanti grideremmo il nostro no alla bomba e alla guerra atomica. Non perdiamo questo kairos della storia. ------- End of forwarded message -------
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