I: Sudafrica: lezioni di democrazia.



Sudafrica: lezioni di democrazia.

 

[…] Guarire le divisioni del passato e costruire una società fondata su valori democratici, sulla giustizia sociale e sui diritti fondamentali: obbligo morale posto all’interno della costituzione sudafricana, punto di partenza e di arrivo per venire fuori dall’apartheid.
[…] L’atto del vedersi, del riconoscersi reciproco è stato cruciale, ma bisognava oltrepassare il semplice vedersi per parlare e agire insieme: una giovane democrazia come quella sudafricana può insegnarci i processi di costruzione del convivere rispettoso, il coraggio della verità e la necessità di schierarsi dalla parte della giustizia.
Con Itala Vivan e Roberto Perdetti analizzeremo il modello sudafricano

giovedì 4 maggio, ore 19

auditorium di Santa Croce, via Frisari, 1 - Bisceglie

Nel corso della serata sarà presentato il libro "Corpi liberati in cerca di storia, di storie" a cura di Itala Vivan, Baldini Castoldi Dalai editore.

 

In coda al messaggio una breve presentazione del volume e di Itala Vivan.

 

Proseguiamo la riflessione comune il 12 maggio, ore 17,  in occasione della Festa dei Popoli, che si svolgerà all’auditorium Santa Croce a Bisceglie in via Frisari, 1.
Democrazie a confronto, storie che si parlano: la realtà italiana e le politiche di accoglienza sull’immigrazione.
Vi aspettiamo.
Associazione Etnie, Mosaico di Pace e Oompa Loompa.

 

 

Corpi liberati in cerca di storia, di storie si articola intorno all'immagine di un Sudafrica che, una volta concluse le trattative di pace e svolte nel 1994 le prime elezioni democratiche, si è dedicato a una ristrutturazione delle istituzioni e della coscienza identitaria, mirando a ricreare, da un corpo smembrato e frammentato dalla storia coloniale e dalle divisioni dell'apartheid, un nuovo corpo vivo e intero che la Commissione per la Verità e la Riconciliazione ha aiutato a uscire dal lutto e ricomporsi alla luce della memoria e della ricerca della verità. Un cammino arduo, che ha visto momenti di aspra difficoltà e fasi di perplessità, ma che ha comunque indicato una direzione di movimento verso un futuro diverso ove le differenze etniche divenissero motivo di ricchezza culturale e non pretesto di discriminazione, e principi di giustizia ed equità governassero le scelte pubbliche per compensare i torti del passato, raddrizzare le iniquità e colmare le ineguaglianze.
Itala Vivan ha qui raccolto quindici saggi di noti studiosi italiani, sudafricani e inglesi che si compongono a rappresentare l'immagine del Sudafrica contemporaneo attento a fare un bilancio del suo primo decennio di vita, ma anche teso verso il futuro, in uno slancio creativo di straordinaria fiducia in sé medesimo, di orgoglio delle proprie capacità, di certezza delle proprie scelte.

 

«La transizione verso una gestione democratica della nazione è stata graduale, è un processo tuttora in atto, e ci vorrà molto tempo prima che cambiamenti profondi, di sistema, cancellino le tracce delle condizioni di vita create dall'apartheid e dalle sue leggi, e che le nuove generazioni scaccino per sempre dalla spalla la scimmia odiosa di una subalternità introiettata in secoli di rapporti coloniali. Ancor oggi sussistono in Sudafrica evidenti sopravvivenze di razzismo e discriminazione sia nella mentalità dei singoli individui sia nel sistema di distribuzione delle risorse e della ricchezza, e quindi nell'accesso alle opportunità; le differenze fra i vari strati della popolazione appaiono ancora così enormi da suscitare profondo scontento fra i diseredati e i meno abbienti. E certi aspetti del processo di transizione procedono a rilento: basti pensare alla ridistribuzione delle terre, oppure ai persistenti divari nell'accesso all'istruzione, e soprattutto al problema drammatico della disoccupazione che colpisce in modo particolare i giovani».

 

Chi è Itala Vivan

ha studiato a Milano e negli Stati Uniti, ed è professore di studi culturali e postcoloniali all’Università degli Studi di Milano. È una nota studiosa ed esperta del mondo della postcolonialità contemporanea e ha contribuito a far conoscere al pubblico italiano i massimi scrittori africani e caraibici sia di lingua inglese che di lingua francese, curando la pubblicazione di romanzi e raccolte di racconti e poesie per conto di varie case editrici, come Baldini Castaldi Dalai, Adelphi, Giunti, Feltrinelli, Rizzoli. Per diversi anni ha diretto la collana di narrativa africana e caraibica “Il lato dell’ombra” per le Edizioni Lavoro di Roma. Si è soffermata in modo speciale sulla cultura e la vicenda del Sudafrica, seguendone la parabola di liberazione sino all’oggi; e ha osservato il processo di creolizzazione in atto nella contemporaneità analizzandone gli esiti figurativi e di parola d’arte. Ha seguito e analizzato la situazione sudafricana sino dagli anni Ottanta e nel 1994 è stata osservatore internazionale alle prime elezioni democratiche nel paese.

 

 

Oompa Loompa
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