Autodenuncia



Autodenuncia

“Il manifesto” di oggi, in merito al blitz fascista di sabato 1/4/6 nel centro di Bologna, conclude riportando la notizia che gli aderenti a Rifondazione e gli altri antifascisti che hanno presidiato piazza Bracci a San Lazzaro saranno denunciati dalla questura per manifestazione non preavvisata.  
Lì, a San Lazzaro, c’ero anch’io. 

In occasione del Forum Nazionale per la Libertà di Movimento, il 25/3/6 a Roma, è stato comunicato che vi è una nuova generazione rappresentata dalle 11.800 denunce emesse verso chi in questi anni è stato attore delle lotte sociali. Per intenderci, da quelle no-tav alle lotte sindacali degli autoferrotranvieri; dall’autoriduzione concordata al cinema (sic!) all’occupazione di un’aula in facoltà; ecc. Nulla a che vedere con i fatti degli anni ’80.

Fateci caso, tentano di togliere di mezzo l'orgoglio di essere no global, pacifisti, ecc. 
Tali figure sono oggetto di repressione e - comunque - non devono in alcun modo rappresentare la volontà comune degli italiani. Adesso, neppure essere antifascista ci deve identificare.    

Ognuno di noi diverrà tifoso di se stesso; chiuso in casa. Tifoso di ciò che si vorrebbe essere e non si è mai. Senza nemmeno sforzarci di far tendere le azioni verso gli ideali.  

La libertà - al limite - è quella dello spettatore che si illumina guardando un bel film o si sfoga andando allo stadio. 
All’occorrenza, diventiamo elettori-merce.

Non ci rimane che il triste ruolo di essere quelli medi della classe media. 

2/4/6 – Leopoldo BRUNO