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Re: PARIGI SI MILANO NO: VICINO-LONTANO
- Subject: Re: PARIGI SI MILANO NO: VICINO-LONTANO
- From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it>
- Date: Wed, 15 Mar 2006 01:32:32 +0100
- Priority: normal
Beh allora Sandro facciamo guerriglia tutti e dappertutto...tanto, come dici tu...nessuno ci può giudicare... ....e a quel punto non avremo sicuramente la pancia piena, ma magari saremo invece pieni di dubbi! Ciao, Davide On 14 Mar 2006 at 18:57, Sandro Martis wrote: > > > > > > > Se io e tu, Enrico Peyretti, fossimo stati a Milano, a difendere coi > nostri corpi inermi, con la nostra nonviolenza bella, i principi > democratici e pseudotali, in cui crediamo di credere, dalle > offeseportate daquelgregge di piccoletti in maglietta nera, avremmo > titolo per giudicarechi, pagando di suo, si è opposto a queifatti. Ma > eravamo altrove e con la pancia piena. > > C'é chi il fascismo e i fascismi subisce ogni giorno e più di noi, > sotto casa nostra o nel sud del mondo. Ha la pancia vuota, la malattia > lo consuma, e il ghiaccio nel cuore. Può permettersi di giudicare. > Noi no. > > A volte è meglio tacere. > > > > > > > > . > > > > ----- Original Message ----- > From: Enrico Peyretti > To: lista Peacelink Pace ; doriana at inventati.org > Cc: lista alteracultura ; lista BCP ; lista Mir dibattito ; lista > pax christi gr discussione Sent: Tuesday, March 14, 2006 4:34 PM > Subject: Re: PARIGI SI MILANO NO: VICINO-LONTANO > > > Mi dispiace, Doriana, ma non è alternativo al fascismo chi si > oppone all'esaltazione fascista della violenza con altra violenza. > La violenza è sempre fascista. Vedi, inoltre, come gli fa comodo. > A destra, la violenza è coerenza, a sinistra è contraddizione. > Infatti, la sinistra è nata, esiste, per superare la violenza, > ogni forma di violenza: diretta, strutturale, culturale.Anche la > propria. Se oggi la sinistra è fiacca, contagiata > dall'individualismo, è perché non ha ancora imparato il > satyagraha gandhiano, che è la più grande forza, antitesi di > ogni violenza. Utilizzando le tendenze negative che sono in tutti > noi, il dominio spinge i dominati alla disperazione per spingerli > alla violenza che lo imita e lo conferma, e duque al fallimento > della liberazione. I dominati cominciano a liberarsi quando > smettono di lasciarsi plagiare dal dominio che li fa disperare di > essere capaci di alternativa. Ma per questa liberazione occorre > tanta riflessione, interiorità, cultura, e dedicare tante energie > in questa ricerca. La sconfitta dello schiavo è diventare come il > padrone. Se uno in mezzo a noi fa violenza non è uno di noi. La > nonviolenza positiva e costruttiva è l'azione giusta contro la > violenza. Il mito arcaico della violenza giusta e risolutiva è il > cavallo di Troia introdotto dai dominatori nella città dei > dominati per fermare la loro lotta di liberazione. "La violenza è > sempre suicida", dice esattamente Gandhi. E' giusto gridare che > leesibizioni di fascismo sono illecite democraticamente e > legalmente; tuttavia non è la proibizione legale (come capì il > Pci a suo tempo) che annulla il fascismo, ma la maturazione civile > e nonviolenta, a cui fatti come quelli di Milano sabato 11 marzo > non contribuiscono affatto, e che anzi impediscono, perché ogni > violenza ed ogni apologia della violenza sono essenzialmente > fascismo. Mi dispiace contraddirti, Doriana, perché spesso ti > leggo con interesse, ma dobbiamo pensare molto su queste cose, che > sono decisive. Enrico Peyretti > > ----- Original Message ----- > From: <doriana at inventati.org> > To: <undisclosed-recipients:> > Sent: Tuesday, March 14, 2006 12:36 PM > Subject: PARIGI SI MILANO NO: VICINO-LONTANO > > > > > > http://www.bellaciao.org/it/article.php3?id_article=12854 > > > > Domenica 12 marzo 2006 ho acquistato, come spesso faccio, > Liberazione e > il Manifesto ma solo stamattina in treno ho potuto > aprire il giornale > del Prc. E guardo la prima pagina: a sinistra > una foto con degli > studenti francesi e la scritta Parigi SI - a > destra due macchine > bruciate, la gente che osserva dalle > transenne Milano NO. > > Mi diventano le guance rosse e non è la > menopausa. Chi osa questo > decalogo, chi osa a 24 ore > dall'accaduto a Parigi e Milano sentenziare, > schierarsi, > intimidire così? Il Prc, il partito a cui sono stata > iscritta > per la prima volta nella mia vita dal 2001. > > Il partito l'avevo > conosciuto a Genova, viveva nel movimento, era > sensibile alla > voce delle donne, degli invisibili, dei precari, dei > > diversi...Ho conosciuto in questi anni tutte le lotte > territoriali, > europee, lotte collettive e personali che hanno > attraversato l'Italia. > > Me li sono pagati da sola i Sfe, le > manifestazioni a Roma e fuori, i > viaggi in lungo e largo > ritagliati nel tempo che trovavo, il mobbing > sul lavoro, la > fatica di essere nel movimento e nel partito: riunioni, > comitati > politici, forum, convegni,assemblee sit-in,appelli, > > telefonate,letture, spazi occupati e da occupare. > > Già dalle > elezioni europee si delineò la demarcazione dei violenti e > non > violenti, e continuammo nelle segreterie a parlare di nomine, > > candidature mancate, candidature intoccabili.Poi siamo arrivati > alle > primarie, con i "post Voglio", quelli a cui il Segretario > rispondeva > compiacente e quelli a cui non rispondeva.. > > > Arrivò la direzione del giornale di Piero Sansonetti, avevo dei > dubbi > ma le prese di posizione coraggiose sui migranti, sulla > Bolkestein, > sulla guerra, sino all'ultimo controManifesto che mi > ha visto al solito > sollecita nella firma, mi avevano fatta bene > sperare.. > > Poi si è aperta la stagione del 9 aprile: sono > ricominciati convegni > buonisti e dei buoni che si accorpano come > le pecorelle con il Pastore, > nel timore che il lupo cattivo se > le mangi: e giacchè l'ora si > avvicina, non si pensi che 200-400 > borghesucci invasati se la passino > liscia dopo le smargiassate > di Milano... La normalità, il ragionare, la > non violenza, la > tolleranza confluiscono tutti nel " vota se vuoi > cambiar davvero > l'Italia". > > Che si affronti pure la violenza della signora > Mussolini oggi e dei > fascisti domani, ma nei salotti televisivi, > dove sono stati candidati > anche i diversi,anche le donne, che si > parli di me insomma e non di > quelli che rompono le uova non solo > nei panieri... > > Che dire quando "parla" la rabbia dei giovani, > la rabbia di chi non ha > lavoro, casa, sanità, cittadinanza, di > chi non ha più nemmeno la voglia > di sperare? Che dire della > rabbia violenta? Certo le banlieus francesi > sono lontane e ci si > può ragionare, ma questa teppaglia nostrana va > stroncata. > > E > allora mi chiedo, chi dovrei essere io? Una no global buona? Una > > pacifista che agisce e media i conflitti? Fuori e dentro di me? > > > Quale ruolo devo assumere il 9 aprile: > > donna-madre-compagna-laica-esodata-donna in nero-cittadina ? Quale > > ruolo calza meglio il 9 aprile o forse devo ricordarmeli tutti > per > infilarmi nell'urna turandomi il naso, chiudendo gli occhi e > tappandomi > le orecchie e non odorando il lezzo di bruciato? Voi > mi dite > chiaramente e con forza: come a Parigi si, come a Milano > no. > > Nel '68 ero già in strada ed è vero ho pensato subito > l'11 marzo ad una > rinnovata primavera che partirà dagli > studenti come in quel mitico > maggio: ma allora le barricate, i > falò di Milano sono stati atti di > "cattivi"? Io dove devo > stare? > > No , signori Bertinotti e Sansonetti, io non "devo" > niente, né > tantomeno vi devo niente. Ho pagato sempre e pagato > tutto, anche e > soprattutto quello che non avevo consumato. > > > Voi non potete dare ordini di pensiero ed azione. Le lezioni sulla > non > violenza, sul beneficio del dubbio, sul pensiero critico non > le prendo > più. Gli esami invece, quelli non finiscono mai: vale > per me, ma ancora > di più per voi che vi prendete "la delega" e > siete pagati per questo. > > Quella copertina, quella prima pagina > del 12 marzo rimane una vergogna. > > Degli altri neanche parlo. > > > Io continuerò a camminare, a far girare le mie parole e a > credere nel > vento che porta il profumo della primavera e del > bruciato, porta anche > le voci di chi è lontano-vicino e di chi > ci sembrava vicino-lontano. > > > > Di : Doriana Goracci > > martedì 14 marzo 2006 > > > -- > Mailing list Pace > dell'associazione PeaceLink. > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: > http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > Archivio messaggi: > http://www.peacelink.it/webgate/pace/maillist.html > Area tematica > collegata: http://italy.peacelink.org/pace > Si sottintende > l'accettazione della Policy Generale: > > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html > > > > > -- > No virus found in this incoming message. > Checked by AVG > Free Edition. > Version: 7.1.375 / Virus Database: 268.2.2/280 - > Release Date: 13/03/2006 > >
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- Re: PARIGI SI MILANO NO: VICINO-LONTANO
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