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Violenza
- Subject: Violenza
- From: "bruno\.leopoldo\@libero\.it" <Bruno.Leopoldo at libero.it>
- Date: Tue, 14 Mar 2006 21:00:32 +0100
Il discorso sulla violenza è ovviamente lungo e difficile. Merita tempo e attenzione. Riguarda ognuno dentro di sé, quel momento storico e la vita. Io - ad esempio - di certo non me la sento di dire a un iracheno cosa è Resistenza e cosa no, qual è quella buona e quale no, come invece ho sentito ancora da qualcuno all'assemblea nazionale di Firenze. Non me la sento di dire sempre e soltanto: Nonviolenza. Proporla a tutti. Così come allo stesso modo non dico: Violenza. Mi sentirei di formulare un'opinione che riguarda me e che sarebbe possibile presentare come tale. Per quanto mi riguarda, al momento mi limito ad affermare che: chi rappresenta la città antifascista di Milano - Medaglia d'Oro - è sceso in piazza alla manifestazione di sabato 11 marzo 2006. 14/3/6 - Leopoldo BRUNO ******************************** ---------- Initial Header ----------- From : pace-request at peacelink.it To : pace at peacelink.it Cc : doriana at inventati.org,"lista alteracultura" list at alteracultura.org,"lista BCP" beati at liste.beati.org,"lista Mir dibattito" mir-riconciliazione at yahoogroups.com,"lista pax christi gr discussione" paxchristi at egroups.com Date : Tue, 14 Mar 2006 16:51:41 +0100 Subject : Re: PARIGI SI MILANO NO: VICINO-LONTANO > /BRAVO a Enrico Peyretti!!! > Pino Canale da Reggio Calabria (dove molti mafiosi credono nella > violenza e finiscono la loro vita in carcere o ammazzati dagli "amici", > con qualche eccezione) > / > Enrico Peyretti ha scritto: > > > > > Mi dispiace, Doriana, ma non è alternativo al fascismo chi si oppone > > all'esaltazione fascista della violenza con altra violenza. La > > violenza è sempre fascista. Vedi, inoltre, come gli fa comodo. > > A destra, la violenza è coerenza, a sinistra è contraddizione. > > Infatti, la sinistra è nata, esiste, per superare la violenza, ogni > > forma di violenza: diretta, strutturale, culturale. Anche la propria. > > Se oggi la sinistra è fiacca, contagiata dall'individualismo, è perché > > non ha ancora imparato il satyagraha gandhiano, che è la più grande > > forza, antitesi di ogni violenza. > > Utilizzando le tendenze negative che sono in tutti noi, il dominio > > spinge i dominati alla disperazione per spingerli alla violenza che lo > > imita e lo conferma, e duque al fallimento della liberazione. > > I dominati cominciano a liberarsi quando smettono di lasciarsi > > plagiare dal dominio che li fa disperare di essere capaci di > > alternativa. Ma per questa liberazione occorre tanta riflessione, > > interiorità, cultura, e dedicare tante energie in questa ricerca. > > La sconfitta dello schiavo è diventare come il padrone. > > Se uno in mezzo a noi fa violenza non è uno di noi. La nonviolenza > > positiva e costruttiva è l'azione giusta contro la violenza. > > Il mito arcaico della violenza giusta e risolutiva è il cavallo di > > Troia introdotto dai dominatori nella città dei dominati per fermare > > la loro lotta di liberazione. > > "La violenza è sempre suicida", dice esattamente Gandhi. > > E' giusto gridare che le esibizioni di fascismo sono illecite > > democraticamente e legalmente; tuttavia non è la proibizione legale > > (come capì il Pci a suo tempo) che annulla il fascismo, ma la > > maturazione civile e nonviolenta, a cui fatti come quelli di Milano > > sabato 11 marzo non contribuiscono affatto, e che anzi impediscono, > > perché ogni violenza ed ogni apologia della violenza sono > > essenzialmente fascismo. > > Mi dispiace contraddirti, Doriana, perché spesso ti leggo con > > interesse, ma dobbiamo pensare molto su queste cose, che sono decisive. > > Enrico Peyretti > > > > ----- Original Message ----- > > From: <doriana at inventati.org <mailto:doriana at inventati.org>> > > To: <undisclosed-recipients:> > > Sent: Tuesday, March 14, 2006 12:36 PM > > Subject: PARIGI SI MILANO NO: VICINO-LONTANO > > > > > > > > > > http://www.bellaciao.org/it/article.php3?id_article=12854 > > > > > > Domenica 12 marzo 2006 ho acquistato, come spesso faccio, Liberazione e > > > il Manifesto ma solo stamattina in treno ho potuto aprire il giornale > > > del Prc. E guardo la prima pagina: a sinistra una foto con degli > > > studenti francesi e la scritta Parigi SI - a destra due macchine > > > bruciate, la gente che osserva dalle transenne Milano NO. > > > > > > Mi diventano le guance rosse e non è la menopausa. Chi osa questo > > > decalogo, chi osa a 24 ore dall'accaduto a Parigi e Milano sentenziare, > > > schierarsi, intimidire così? Il Prc, il partito a cui sono stata > > > iscritta per la prima volta nella mia vita dal 2001. > > > > > > Il partito l'avevo conosciuto a Genova, viveva nel movimento, era > > > sensibile alla voce delle donne, degli invisibili, dei precari, dei > > > diversi...Ho conosciuto in questi anni tutte le lotte territoriali, > > > europee, lotte collettive e personali che hanno attraversato l'Italia. > > > > > > Me li sono pagati da sola i Sfe, le manifestazioni a Roma e fuori, i > > > viaggi in lungo e largo ritagliati nel tempo che trovavo, il mobbing > > > sul lavoro, la fatica di essere nel movimento e nel partito: riunioni, > > > comitati politici, forum, convegni,assemblee sit-in,appelli, > > > telefonate,letture, spazi occupati e da occupare. > > > > > > Già dalle elezioni europee si delineò la demarcazione dei violenti e > > > non violenti, e continuammo nelle segreterie a parlare di nomine, > > > candidature mancate, candidature intoccabili.Poi siamo arrivati alle > > > primarie, con i "post Voglio", quelli a cui il Segretario rispondeva > > > compiacente e quelli a cui non rispondeva.. > > > > > > Arrivò la direzione del giornale di Piero Sansonetti, avevo dei dubbi > > > ma le prese di posizione coraggiose sui migranti, sulla Bolkestein, > > > sulla guerra, sino all'ultimo controManifesto che mi ha visto al solito > > > sollecita nella firma, mi avevano fatta bene sperare.. > > > > > > Poi si è aperta la stagione del 9 aprile: sono ricominciati convegni > > > buonisti e dei buoni che si accorpano come le pecorelle con il Pastore, > > > nel timore che il lupo cattivo se le mangi: e giacchè l'ora si > > > avvicina, non si pensi che 200-400 borghesucci invasati se la passino > > > liscia dopo le smargiassate di Milano... La normalità, il ragionare, la > > > non violenza, la tolleranza confluiscono tutti nel " vota se vuoi > > > cambiar davvero l'Italia". > > > > > > Che si affronti pure la violenza della signora Mussolini oggi e dei > > > fascisti domani, ma nei salotti televisivi, dove sono stati candidati > > > anche i diversi,anche le donne, che si parli di me insomma e non di > > > quelli che rompono le uova non solo nei panieri... > > > > > > Che dire quando "parla" la rabbia dei giovani, la rabbia di chi non ha > > > lavoro, casa, sanità, cittadinanza, di chi non ha più nemmeno la voglia > > > di sperare? Che dire della rabbia violenta? Certo le banlieus francesi > > > sono lontane e ci si può ragionare, ma questa teppaglia nostrana va > > > stroncata. > > > > > > E allora mi chiedo, chi dovrei essere io? Una no global buona? Una > > > pacifista che agisce e media i conflitti? Fuori e dentro di me? > > > > > > Quale ruolo devo assumere il 9 aprile: > > > donna-madre-compagna-laica-esodata-donna in nero-cittadina ? Quale > > > ruolo calza meglio il 9 aprile o forse devo ricordarmeli tutti per > > > infilarmi nell'urna turandomi il naso, chiudendo gli occhi e tappandomi > > > le orecchie e non odorando il lezzo di bruciato? Voi mi dite > > > chiaramente e con forza: come a Parigi si, come a Milano no. > > > > > > Nel '68 ero già in strada ed è vero ho pensato subito l'11 marzo ad una > > > rinnovata primavera che partirà dagli studenti come in quel mitico > > > maggio: ma allora le barricate, i falò di Milano sono stati atti di > > > "cattivi"? Io dove devo stare? > > > > > > No , signori Bertinotti e Sansonetti, io non "devo" niente, né > > > tantomeno vi devo niente. Ho pagato sempre e pagato tutto, anche e > > > soprattutto quello che non avevo consumato. > > > > > > Voi non potete dare ordini di pensiero ed azione. Le lezioni sulla non > > > violenza, sul beneficio del dubbio, sul pensiero critico non le prendo > > > più. Gli esami invece, quelli non finiscono mai: vale per me, ma ancora > > > di più per voi che vi prendete "la delega" e siete pagati per questo. > > > > > > Quella copertina, quella prima pagina del 12 marzo rimane una vergogna. > > > > > > Degli altri neanche parlo. > > > > > > Io continuerò a camminare, a far girare le mie parole e a credere nel > > > vento che porta il profumo della primavera e del bruciato, porta anche > > > le voci di chi è lontano-vicino e di chi ci sembrava vicino-lontano. > > > > > > > > > > > > Di : Doriana Goracci > > > martedì 14 marzo 2006 > > > > > > > > > -- > > > Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink. > > > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > > > Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/pace/maillist.html > > > Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace > > > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > > > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html > > > > > > > > > > > > -- > > > No virus found in this incoming message. > > > Checked by AVG Free Edition. > > > Version: 7.1.375 / Virus Database: 268.2.2/280 - Release Date: > > 13/03/2006 > > > > > > > > >
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