Re: Unione e politica di pace



Ecco quello che significa votare turandosi il naso. Prima o poi però la 
gente si stuferà e prenderà in considerazione altre alternative, anche 
magari solo per protesta.
Ciao,
Davide

On 11 Feb 2006 at 9:15, Enrico Peyretti wrote:

> 
> Ho inviato a www.romanoprodi.it , la fabbrica del programma,
> la seguente lettera:
> 
> -------------------
> Ho scritto almeno una volta, se non di più, e non trovo il mio nome
> nello spazio "Europa e politica estera". Ho inviato precise sintetiche
> proposte essenziali, irrinunciabili, serie e responsabili, che vengono
> dalla parte più cosciente e studiosa del popolo della pace. Mi
> stupisco che non ci sia una sezione "Pace". La politica estera o
> coincide con una politica di pace positiva (non basta assolutamente
> non fare la guerra aggressiva) o non è politica, né estera né altro.
> Aspetto di leggere questa parte del programma. Finora ho avuto
> delusione su delusione, come in generale il movimento per la pace.
> Quello che dite di giusto (Iraq) lo dite con debolezza e oscillazioni.
> Dovete rinnegare la guerra del '99 fatta dal governo di
> centro-sinistra, ingiustificabilissima, fatta nella falsa sciagurata
> idea che chi governa deve anche saper fare la guerra (Fassino) Vopi
> sapete bene che votare l'Unione è oggi NECESSARIO per salvare
> l'Italia, minacciata al cuore della civiltà giuridica, costituzionale,
> politica. Spero che l'Unione vinca le elezioni e mi do da fare per
> questo. Ma se non decidete più chiaramente e qualificatamente una
> politica di pace positiva, avrete immediatamente l'opposizione del
> popolo della pace, del movimento mondiale per la pace e la
> nonviolenza, unico "varco della storia" (Capitini). Come diceva don
> Milani a Pipetta, siamo oggi con voi (e io discuto duramente con i
> tanti pacifisti e nonviolenti tentati di astenersi), ma domani vi
> tradiremo, perché è necessario andare più avanti di quanto voi state
> dicendo. Comunque, vedrò il programma. Enrico Peyretti
> ---------------------