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[Fwd: Speciale News letter di Emergency - diritto al cuore]
- Subject: [Fwd: Speciale News letter di Emergency - diritto al cuore]
- From: Marco Carnazzo <marco.carnazzo at fastwebnet.it>
- Date: Sat, 11 Feb 2006 01:14:44 +0100
Sperando di fare cosa gradita, vi inoltro informazioni riguardo alla campagna di raccolta fondi che sta conducendo Emergency questo mese...
E' una causa importante. Saluti. -------- Messaggio Originale -------- Oggetto: Speciale News letter di Emergency - diritto al cuore Data: Thu, 2 Feb 2006 20:50:11 +0100 Da: <allistante at emergency.it> Diritto al cuore Dal 3 febbraio fino al 6 marzo inviando un Sms al numero 48587 aiuterai Emergency a costruire un ospedale cardiochirurgico gratuito in Africa. Un messaggio che arrivera' diritto al cuore. *** Il Sudan e i nove paesi confinanti, Eritrea, Etiopia, Kenya, Uganda, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centro Africana, Ciad, Libia, Egitto: un'area grande tre volte l'Europa, dove i bisogni sanitari sono drammatici e le risposte scarse e inadeguate. Per gli oltre 300 milioni di abitanti di questa immensa regione dell'Africa non esiste un ospedale cardiochirurgico gratuito e di elevata qualità: Emergency lo sta realizzando. Si chiamera' "Salam", in arabo "pace", perche', attraverso la condivisione dei piu' avanzati risultati della scienza medica, li' si contribuira' a rendere concreta "l'eguaglianza in dignita' e diritti" di ciascun essere umano. Il Centro di cardiochirurgia di Khartoum nasce per dare una risposta alle migliaia di persone affette da patologie cardiache - in particolare malformazioni congenite e patologie valvolari originate da febbri reumatiche - che non avrebbero altre possibilita' di essere operate gratuitamente da un'equipe altamente specializzata. Si potra' sostenere il progetto del Centro di cardiochirurgia "Salam" con donazioni tramite conto corrente postale e bancario, con carta di credito online dal sito e con l'invio di un Sms al 48587 del valore di 1 euro (Iva esclusa) da tutti i telefonini personali Tim, Vodafone, Wind e 3, ma anche dai telefoni di rete fissa Telecom Italia abilitati o chiamando il numero 48587 (per il valore di 2 euro). Sul sito della campagna "diritto al cuore" all'indirizzo www.emergency.it potrai recuperare maggiori dettagli e materiale informativo sul Centro Salam e sulla campagna di raccolta fondi. *** Sono attivi altri due nuovi conti correnti dedicati alla raccolta fondi per il progetto del Centro Salam: - Conto corrente bancario intestato a Emergency Centro cardiochirurgia - Sudan presso Banca Etica - filiale di Milano n° 513040ABI 05018 - CAB 01600 - CIN P
- Conto corrente postale intestato a Emergency - diritto al cuore n°14514244 *** Dal 1994, anno della fondazione, a oggi, Emergency e' cresciuta nella convinzione che solo ospedali rispettosi della persona umana e dei suoi diritti siano in grado di assolvere in pieno il proprio compito: quello di essere luoghi davvero "ospitali" dove si praticano rapporti umani basati sulla solidarietà e sul rispetto reciproco. Di fronte alla guerra, ci e' sembrato sensato non limitarci all'assistenza chirurgica ai feriti, ma proporre la pratica dei diritti in campo sanitario. Nel nostro lavoro, vorremmo vedere realizzato il diritto ad essere curato per chi è ferito e per chi e' ammalato: sentiamo come nostro dovere quello di fornire assistenza sanitaria di alto livello e gratuita. Perche' i diritti non solo non hanno prezzo, ma non si possono pagare: i diritti sono dovuti, per questo devono essere gratuiti. E uguali per tutti. Non vogliamo una sanita' per i ricchi del nord del mondo - evoluta, sofisticata, tecnologica - e una sanità di scarto per i poveri, per i Paesi piu' disperati dove raramente si vive fino a quarant'anni, e dove si possono curare - a volte - solo diarree e polmoniti. Ecco perche' abbiamo disegnato un grande progetto, un centro di chirurgia cardiaca a Khartoum, in Sudan. Un Centro di eccellenza, di altissima tecnologia, dove si possa eseguire tutta la cardiochirurgia per bambini e per adulti. Un centro gratuito a disposizione anche dei Paesi confinanti, dove i pazienti verranno diagnosticati in appositi ambulatori e trasferiti a Khartoum per l'intervento chirurgico. Un progetto complesso e difficile, ma anche un cammino stimolante, perché contiene semi di pace: mostrare che riconosciamo ai cittadini di quei Paesi gli stessi diritti che pretendiamo per noi stessi, che vogliamo condividere i benefici della scienza medica, che non riserviamo loro solo una "medicina" di seconda scelta. Un progetto dove il ritrovarsi tra pazienti e sanitari di etnie e culture diverse possa essere un segnale di collaborazione e di solidarietà. Per questo il Centro di Cardiochirurgia di Khartoum si chiama Salam, che vuol dire pace.Gino Strada
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