Caracas FSM 2006 - Ospiti de la Revolución



Caracas FSM 2006 - Speciale Itaca
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Ospiti de la Revolución

Eccoci arrivati a Caracas, per l'inizio della seconda fase del
policentrico Forum Sociale Mondiale 2006. Allo sbarco ci aspettava
Ulisses, un compagno formato nella resistenza del popolo venezuelano. E'
stato necessario un viaggio pieno di lunghe code, nella strada tortuosa
in mezzo alla montagna, per arrivare alla Capitale della Republica
Bolivariana de Venezuela. Piogge torrenziali recenti avevano reso
l'autostrada per Caracas inutilizzabile. Dopo più di due ore siamo
arrivati alla periferia della città. Siamo ospiti di Ulisses e della sua
famiglia nel quartiere conosciuto come 23 Enero.

Il rione 23 Enero si presenta per un brasiliano come me in maniera
familiare. È uguale preciso ad una favela di Rio de Janeiro, una sorta
di formicaio composto da migliaia di casette in mattoni, ammucchiate in
maniera improvvisata sopra un sistema di piccoli monti.

Come una tipica favela il 23 Enero si protende in tutte le direzioni,
senza respiro o spazi vuoti, fino a dove riusciamo a vedere. Ma i suoi
murales fanno capire cose che la povertà delle favelas di Rio non
conosce. Dipinti di Simon Bolívar e del Che Guevara insieme al volto di
Ali Primera, il cantautore politico venezuelano ucciso dalla destra
golpista, convivono con bambini allegri e sani che cantano e giocano.
Gli eroi locali sono tutt'altro che trafficanti o calciatori, come a
Rio, e non ci sono piccoli abbandonati e malnutriti che scorazzano fra
le macchine per chiedere l'elemosina.

Il volto del Presidente Chávez è dappertutto e si capisce perché la
gente lo venera insieme agli eroi libertadores. Per la prima volta il
Venezuela ha conosciuto una prospettiva di liberazione dalla miseria e
su questa prospettiva si basa il risveglio della dignità nazionale. È
questa l'unica possibilità d'uscita dal sottosviluppo per qualunque
paese voglia uscire della situazione di colonizzazione.

L'immagine di un Venezuela a disposizione dei gringos è rimasta indietro
quando il popolo del 23 Enero e dei rioni La Pastora e El Silenzio ha
preso d'assalto le caserme dei militari golpisti per rimettere il paese
sotto la guida di Chávez. Il presidente costituzionale che gli Stati
Uniti volevano spodestare. Già, perché Hugo Chávez è un uomo scomodo per
i neo liberali. Forse perché vuole utilizzare le risorse del Venezuela
in primo luogo per i venezuelani.



Alberto Chicayban e Fabio Della Pietra
Ufficio stampa
Cooperativa Itaca - Pordenone
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Prot. 245