Re: Lettera a Romano Prodi sulle spese militari



> > C'è veramente poco da aspettarsi da questa sinistra. Il dibattito tra
> > Prodi e la rete lilliput ha già dato una serie di risposte. Per
> > esempio sulle 90 testate nucleari in Italia la risposta è stata: "non
> > ho la più pallida idea di cosa ci sia ad Aviano e a Ghedi", bel modo
> > di presentarsi alla guida del paese ! Poi ha aggiunto "rispetteremo i
> > patti" ... della NATO o del Trattato di Non Proliferazione?

e dire che Prodi è stato a settembre a colloquio con la Tavola della
Pace che gli ha consegnato personalmente un dossier sulla politica
estera e di difesa
(vedi http://italy.peacelink.org/europace/articles/art_12640.html)
con diversi punti tra i quali uno sul disarmo nucleare che dice:

" L'Italia è in violazione dell'NPT .
Ad Aviano (Pordenone), nella base dell'USAF, sono custodite 50 testate
B-61 (secondo Bulletin of Atomic Scientists e NRDC). Come si concilia
la ratifica dell'NPT da parte dell'Italia con la presenza di armi
atomiche sul territorio nazionale.
Ancora più grave ci sembra la presenza all'aeroporto militare di Ghedi
(Brescia) di altre 40 testate nucleari B-61 di proprietà statunitense
(stesse fonti). In questo caso, infatti, sono i militari del Sesto
Stormo dell'Aeronautica militare Italiana ad essere incaricati di
montare le bombe sui Tornado e, eventualmente, di sganciarle sugli
obiettivi che verranno decisi, presumibilmente, dal Nuclear Planning
Group della Nato. Si tratta della pratica Nato del nuclear-sharing.
Negli altri Paesi, membri della Nato, dove tale pratica esiste
(Belgio, Germania) sono in corso iniziative politiche e governative
per far cessare questa situazione di violazione dei trattati
internazionali, ma non in Italia. Altri Stati, come Spagna e Grecia,
hanno imposto agli Stati Uniti di rimuovere le bombe dal loro
territorio.
Ricordiamo il parere espresso all'unanimità dalla Corte Internazionale
di Giustizia nel luglio 1996, secondo cui sia l'uso che la sola
minaccia di uso di armi nucleari è illegale ed immorale. L'Italia, con
le bombe di Ghedi, si pone in violazione del diritto internazionale,
del Trattato NPT, della propria Costituzione. Ultimo, ma non meno
importante, aspetto è costituito dai sommergibili nucleari di varia
nazionalità, con missili nucleari, che scorrazzano nel Mediterraneo,
sostano nei nostri porti (violando l'efficacia di sistemi di allarme e
sicurezza), e dispongono di basi come quella de La Maddalena. Questa
presenza ingombrante del nucleare militare in Italia causa precisi
rischi. In particolare nei cosiddetti «porti nucleari», in cui possono
attraccare navi o sommergibili a propulsione atomica. Sono 11, dalla
Maddalena a Gaeta passando per Cagliari e Taranto."

buona serata,
Nicola Vallinoto