Inoltro: Per cortesia leggete fino alla fine e agite come specificato da Monica Di SiSto




Chiediamo il rilascio dei 14 attivisti incriminati a Hong Kong
Fino all'11 gennaio cyber@ttiviamoci!

Roma, 6 genn - I riflettori si sono spenti da qualche settimana sul vertice ministeriale della Wto di Hong Kong ma 14 persone sono ancora in stato di fermo. Sono persone trattenute a caso sulle oltre 700 arrestate a seguito del tentativo di sfondamento del cordone di polizia che impediva alle organizzazioni - in gran parte di contadini, di pescatori e delegati sindacali - di accedere alla sede del vertice perché non ufficialmente accreditate. Nessun danno a persone e cose non coinvolte nell'azione è stato registrato da parte della polizia di Hong Kong. Nessuna vetrina sfondata, nessuna fioriera rovesciata, nessuna macchina danneggiata o colpita nell'area degli scontri. Polizia e manifestanti si sono fronteggiati per ore, e nella notte le circa 900 persone che ancora assediavano il vertice sono state caricate su pullman blindati e arrestate in oltre 700.

Nelle giornate successive la maggior parte dei fermati è stata rilasciata, ma un gruppo di persone, selezionato secondo criteri al momento ignoti, e apparentemente casuali, è stato trattenuto con l'unica imputazione conosciuta di "manifestazione non autorizzata". La prima udienza è fissata per l'11 gennaio prossimo.

Per questo Korean Struggle Mission; Korean Confederation of Trade Unions; Korean Peasants League;Korean Catholic Farmers Association;Hong Kong Confederation of Trade Unions; Hong Kong People's Alliance; Via Campesina, le organizzazioni della Campagna internazionale Questo Mondo Non E' In Vendita, cui in Italia aderisce l'Osservatorio sul commercio internazionale Tradewatch (www.tradewatch.it),

lanciano oggi 6 gennaio 2006 appello globale alla mobilitazione per chiedere il rilascio degli attivisti

che in 12 da ieri protestano sostenendo uno sciopero della fame a oltranza.


"La nostra lotta non è stata e non è contro la gente di Hong Kong - scrivono i 12 digiunanti in un appello che riportiamo in fondo al messaggio - ma contro l'istituzione non democratica della Wto e le politiche di liberalizzazione commerciale intraprese dalla Wto senza alcuna concreta consultazione con i lavoratori, i contadini e i cittadini".

Le persone che hanno autorizzato la diffusione delle proprie generalità per la comunicazione del proprio digiuno a oltranza sono:

- Kim Chang Jun (Korean Peasant League), 39 anni, contadino della baraccopoli di Han-rim, Jeju Island, sposato con due figli ; - Nam-gung Seok (KPL) 46 anni, risicultore del distretto di Hong Cheon della provincia di Gangwong, sposato con due figlie, ha problemi di udito; - Lee Hyung Jin (KPL), 45 anni, risicultore del distretto di Ham-ahn nella provincia di Gyeong-nam, sposato con una figlia e un figlio, soffre di claustrofobia; - Yun Il Kwon (KPL), 38 anni, coltiva cocomeri a Soonsheon, nella provincia di Jeon-nam, è sposato con una figlia e ha problemi di cuore; - Kang Seung-kyu (KPL), 39 anni, della stessa città, sposato con due figli e tre figlie, coltiva riso e alleva mucche; - Han Dong-woong (KPL), 48 anni, risicultore del distretto di Ik san, provincia di Jeon-book, sposato con due figli è l'unico che può prendersi cura della madre di 85 anni e soffre di una grave forma di asma; - Lee Young Hoon (KPL), 36 anni, bracciante del distretto di Boseong, provincia di Jeon-nam, sposato con un figlio Park In Hwan (KPL), 33 anni, contadino di agricoltura familiare e produttore di documentari nel distretto di Gok-seong, provincia di Jeon-nam - Hwang De-sup (Korean Catholic Farmers Federation) , 39 anni contadino e presidente della lega giovanile contadina nel distretto di Goesan, provincia di Chung-buk - Yim De-hyuk (Korean Confederation of Trade Unions), 35 anni, sposato con un figlio e una figlia, coordinatore a Gyung-ju, nella provincia di Gyeong-buk della Korea Metal Workers Federation - Yang Kyung Kyu, 48 anni, sposato con due figlie, è il vice-presidente della Korean Confederation of Trade Unions e presidente della Korean Public and Social Services Union. - Ksuke Nakagiri è un giornalista giapponese di 30 anni, fa il reporter per il Jimmin Shinbun ed è un attivista per i diritti dei senza casa a Tokyo.
Che cosa si può fare

1) Si può "bombardare" di mail Donald Tsang, ministro incaricato del governo di Hong Kong (fax: 852-2509-0577 ceo at ceo.gov.hk), fino al giorno della prima udienza, chiedendo l'immediata scarcerazione dei 14 prigionieri politici. Copia dei messaggi, che potrete trovare già pronti da completare e spedire in calce a questo comunicato, va inviata per conoscenza al Segretario generale della Wto Pascal Lamy (Fax: 41-22-731-42-06 enquiries at wto.org) e al Comitato Internazionale per il rilascio immediato dei prigionieri politici della Wto agli indirizzi antiwto2005 at naver.com e hkpa.documentation at gmail.com

2) Si può partecipare alla delegazione internazionale di sindacalisti, attivisti dei diritti umani, organizzazioni della società civile e movimenti contadini e sociali che si recherà a Hong Kong in missione di solidarietà dall'8 gennaio, partecipando alla conferenza internazionale il 9 gennaio che aprirà la giornata di mobilitazione globale per il rilascio dei prigionieri, incontrando il 10 gennaio i rappresentanti del governo di Hong Kong e della magistratura e fungendo da osservatori alla pre-udienza dell'11 gennaio. Per maggiori informazioni contattare Elizabeth Tang del HKCTU al numero 852-9091-9088 e Jin Sook Lee sempre del KCTU al numero 852-6733-8395

3) Si può digiunare per un pasto o per uno o più giorni in solidarietà con gli arrestati, comunicando la propria adesione a antiwto2005 at naver.com e hkpa.documentation at gmail.com.

4) Si possono organizzare presidi di protesta nella giornata di mobilitazione del 9 gennaio prossimo o nel giorno della pre-udienza davanti alle Ambasciate della Cina. Rita T. Baua, segretaria generale del ILPS Philippines Chapter ha già comunicato che ven 13 prossimo, nella città di Makati ci sarà un presidio di fronte all'ambasciata cinese.

5) Per sostenere le spese processuali e il mantenimento dei 14 arrestati c'è bisogno di molto denaro. Chi vuole sostenere concretamente la difesa e il sostentamento dei 14 attivisti può farlo attraverso un bonifico internazionale sul numero di conto della Banca di Hong Kong HKBS 001-393248-001 o con un assegno intestato allo Student Christian Movement di Hong Kong. Gli assegni vanno inviati per corriere assicurato a Mr. Chan Chiu Wai presso il 7/F Wing Wong Building 557-559 Nathan Road Kowloon, Hong Kong. La causale dell'assegno o del bonifico debbono riportare la dicitura "support for arrested WTO protestors".

Tutti gli aggiornamenti sulle iniziative di mobilitazione e sull'evoluzione della vicenda giudiziaria su www.tradewatch.it

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Facsimile di lettera da inviare a Donald Tsang e per conoscenza a Pascal Lamy

Mr. Donald Tsang
Chief Executive
Special Administrative Region of Hong Kong
People's Republic of China

Via fax: 852-2509-0577 o Via e-mail ceo at ceo.gov.hk

January ..., 2006

Dear Chief Executive Tsang:

On behalf of ________, I am writing to express our deep concerns about the arrest of 14 protestors from South Korea, Japan, Taiwan, and mainland China, who are facing charges of unlawful assembly for the events that transpired on the December 17, 2005 near the vicinity of the 6th World Trade Organization’s Ministerial Conference site in Hong Kong.

The 14 protestors charged were among more than 1,300 people arrested on the night of December 17 questioning the on-going negotiations within the conference site, which would undoubtedly be detrimental to the livelihood of farmers, workers, and people around the world. The protestors were attempting to voice their frustration and desperation at yet another round of the WTO Ministerial conference that yielded no measures to alleviate poverty or to address their concerns.

Although all fourteen are released on bail, it is our understanding that the Hong Kong government has formally charged them with "unlawful assembly" and they are considering adding new charges. We are very concerned by the actions of the Hong Kong government and the police. Thus, we strongly call for the immediate release of the 14 protestors so that they can return home to their families.

We must also voice our serious concerns at the uncalled for and excessive use of force by the Hong Kong Police during the night of the 17th. Many were injured, and electric shock batons were used, while reports of "beanbags pellets" being fired upon have also been confirmed. We have been told that there were numerous instances of human rights violations during the process of detaining over 1,300 protestors that have been documented by human rights organizations. We urge that an impartial and thorough inquiry into the human rights violations and the violence used on the part of the Hong Kong police be pursued.

As concerned __________ regarding this matter, we would like to point out that a failure to properly investigate and rectify human rights violations would reflect negatively on the human rights standards of the Special Administrative Region of Hong Kong. A harsh sentence for the 14 would also put into question the democratic tolerance of the region, taking into account that no foreigners have been arrested in previous cases of similar demonstrations.

We will continue to monitor closely the proceedings regarding the 14 protestors and again stress our call for the immediate release of the 14 activists.

We thank you for your attention to this urgent matter.

Sincerely,

(firma)

CC: Pascal Lamy
Fax: 41-22-731-42-06 oppure enquiries at wto.org

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- Appello dei 12 prigionieri politici, all'inizio dello sciopero della fame -

"Beginning The Hunger Strike for Solidarity and Justice
Our Struggle Against the WTO Is Not Over"

We came to Hong Kong to protest against the 6th Ministerial Conference of the World Trade Organization. We are peasants. We are living with land and nature. We are workers. We are facing hazardous conditions at the workplace full of iron dust. We are homeless rights activists. We are working with and for the poor on the street. Amongst us, one suffers from asthma, another is claustrophobic, and still one has diabetes. A peasant had to leave his wife just after the birth of his first child to come to Hong Kong and is unfortunately missing the celebration of his son's first hundred day celebration.

We want to live in a world where everyone is equal and justice prevails. We believe that regardless of whether one is rich or poor, they should have a right to decent education. We believe if one's life is in jeopardy, then they have the right to access quality healthcare service. We are convinced that it should be people who control drinking water and natural resources as it has been generation by generation. Food and agriculture were not to be given to Transnational corporations seeking for profit, but to be protected for safe food for all. However, neoliberalism-driven globalisation and the WTO system deprive us of our rights and beliefs.

We wanted to publicise that there is an alternative voice, alternative to the myth that ‘free trade’ and globalisation are the only hopes available to the people. We wanted to echo that our livelihood, lives, food and people’s rights are not a commodity. However, we don’t have an effective method to spread our voices. Instead, the only space given to us was the street. While discussions in the Convention Centre was reflecting only the voices and concerns of business and government representatives, we spent our time on the streets of Hong Kong together with the people of Hong Kong as well as people from all over the world and we created a distinctive voice that questioned the myth imposed by WTO.

It was not only the voices of Korean peasants. It was the voices of the landless agri-workers, of the workers trying to protect public services, of the ecologists protesting against the destruction of the environment and the mother nature, of the indigenous community claming back the control over natural resources, and of migrant workers fighting for labour rights. It is also the voice of feminists protecting women’s rights and people in the Americas protesting against Free Trade Agreement of the Americas.

However, the WTO and the neo-liberal global system always try to conceal these voices of the people and the true face of WTO. Hong Kong’s ministerial was no exception. The WTO and the Hong Kong government attempted to hide the true face of neo-liberal globalisation and voices against it behind the police line. We tried to deliver our messages directly to the government delegates from all countries. In the attempt to go closer to the Convention Centre, we jumped into freezing cold water of Victoria harbour, and marched painfully but proudly to the Convention Centre by bowing every three steps. However, the WTO and Hong Kong Police continuously tried to conceal and control our actions, voices and rights to protest within the police line. Worse still, the Hong Kong government not only stopped our voice from being heard but also arrested and imprisoned more than a thousand people from all over the world and finally charged 14 workers and peasants.

From now on, we 12 WTO protestors arrested and charged by the Hong Kong authority will start an indefinite hunger strike. We want to continue our unfinished struggle against the WTO and struggle for a world filled with peace and justice. We want to make sure that the scream of the people from the world and protests by the Hong Kong 14 were legitimate. We would like to share our struggle with people of the world. In particular, we want to be hand in hand with the citizens of Hong Kong in this continuing struggle. We will overcome the crisis of humanity and people’s rights. And at the end of our struggle we will begin a new world of justice. We will stand firm at the centre of this historical march of the people.

We want to go back home. We are workers labouring in the factories and peasants farming with land and nature. At home, our family, friends, and colleagues are waiting for us to come back. The lunar New Year day is just around the corner. It is the biggest celebration of the year in many Asian countries, just as it is in Hong Kong. We want to be where we build our lives with our loved ones. We want to be with our family and friends on that day. We would like to celebrate our victory over the WTO on the lunar New Year, which will start a genuine new year for the people of the world.

Our struggle against the WTO is not over but to be won by the people of the world.