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Re: missione falluja?
- Subject: Re: missione falluja?
- From: "pagani\.minelli\@libero\.it" <pagani.minelli at libero.it>
- Date: Tue, 13 Dec 2005 17:13:23 +0100
Il tavolo della pace del mio comune, Coccaglio (BS) avrebbe deciso per gennaio una serata con la presentazione del filmato dei bombardamenti su Falluja e uno dei giornalisti che l'hanno realizzato. Voi avete dei possibili contatti da passarmi? Giovanni Pagani - Coccaglio (BS) - TEL.LAVORO 030-7702763 - fax lavoro 030-7702773 - cell. 3400517087 Grazie per la collaborazione. ---------- Initial Header ----------- From : pace-request at peacelink.it To : pace at peacelink.it, alfonsonavarra at virgilio.it Cc : Date : Fri, 25 Nov 2005 22:00:22 +0100 Subject : Re: missione falluja? > Per altra documentazione diretta su Falluja: Internazionale, del 25-11, pp. > 24-26. > Buona salute, buon coraggio, buona resistenza, buona speranza! > Enrico Peyretti > > ----- Original Message ----- > From: <alfonsonavarra at virgilio.it> > To: <pace at peacelink.it> > Sent: Friday, November 25, 2005 12:21 PM > Subject: missione falluja? > > > > Missione di pace a Falluja? > > > > Il direttore del centro per i diritti > > umani di Falluja, Mohamed Tareq Al-Deraji, con il quale siamo in > > contatto per il tramite dei Berretti Bianchi, ha formulato, in una > > conferenza stampa organizzata da Rainews 24, una proposta: una > > inchiesta indipendente dell'ONU sull'uso del fosforo bianco da > > parte > > americana in Iraq. > > Ma il fosforo bianco è solo un aspetto delle > > possibili violazioni delle Convenzioni di Ginevra perpetrate nella > > sanguinosa battaglia del novembre 2004 per "bonificare" la > > cittadina > > iraqena: si parla anche di massacri indiscriminati di civili durante i > > rastrellamenti e di fosse comuni, ad esempio. > > L'appello del biologo > > iraqeno non dovrebbe perciò essere lasciato cadere nel vuoto. Egli > > interpreta una precisa richiesta della popolazione civile di Falluja, > > che reclama attenzione e giustizia dopo l'orrore subito. > > Ecco una idea > > che viene sottoposta al vostro vaglio critico e propositivo, con > > l'invito a prenderla responsabilmente sul serio. > > Possiamo > > autonomamente, dietro richiesta del Centro di Falluja e su suo invito, > > facilmente sollecitabile, da "consulenti" ed > > "esperti" italiani, > > predisporre una missione ricognitiva che prepari il terreno ad una > > futura ed auspicabile inchiesta ONU sui, diciamo così,, possibili > > crimini commessi. > > Si chiede al governo iraqeno di andare una settimana > > sul posto per effettuare analisi sommarie di carattere fisico e > > chimico, e per raccogliere le testimonianze dei superstiti > > La > > "missione" potrebbe essere composta da: > > - deputati e senatori del > > Parlamento italiano (e - perché no? - anche europeo) > > - scienziati e > > scienziate del comitato coordinato da Angelo Baracca > > - operatori del > > diritto contro la guerra > > - esponenti pacifisti e delle ONG italiane > > - > > reporters democratici di media interessati a conoscere e documentare > > la > > verità. > > In un certo senso bisognerà fare i finti tonti per > > smascherare > > una situazione che l'opinione pubblica, persino nei più > > avvertiti > > settori pacifisti, ha poco o nulla presente: nel > > "democratico" Iraq non > > esiste libertà di circolazione e tutti i > > movimenti sono sotto stretto > > controllo delle truppe di occupazione > > americane. > > Fare scalo > > all'Aeroporto di Bagdad, per una persona > > "normale", ed > > uscirne è di per > > sè stesso un problema, figuriamoci > > raggiungere la cittadina sunnita ed > > andare in giro ad ispezionare e a > > fare domande dove e come si vuole! > > Abbiamo tutti ben presente come il > > povero Calipari, per portare in > > salvo la Sgrena, sia stato costretto a > > muoversi cercando di sfuggire al > > controllo dell'amico ed alleato > > americano... > > Ma se, per negare il > > permesso, dalle nuove Autorità > > iraqene viene accampata la scusa che si > > tratta di garantire la nostra > > incolumità e la nostra sicurezza a > > rischio, con la ribellione > > terrorista in agguato pronta a rapirci e a > > tagliarci la gola, questa > > argomentazione deve essere ritorta contro chi > > la svolge. > > Esistono, > > infatti, dei Paesi democratici che si confrontano > > con il problema del > > terrorismo senza che ciò significhi per essi > > abolire la libertà di > > circolazione dei cittadini (e dei > > "consulenti", > > anche stranieri, che i > > cittadini decidono di ingaggiare e portare con > > sé). > > Evidentemente la > > situazione in Iraq non è paragonabile a quella > > spagnola o inglese, > > tanto per fare gli esempi più ovvi. > > Non esiste > > ordine, non esiste > > tranquillità, non esiste libertà di spostarsi, di > > riunirsi e parlare: > > la "democrazia" tanto decantata ha i > > piedi di > > argilla, riposa ed > > insieme soffoca sotto le armi e le violenze degli > > occupanti, è sempre > > sull'orlo di una guerra civile generalizzata. > > Questa realtà di > > disordine, di insicurezza e di arbitrio, e di > > disordine alimentato > > dall'arbitrio degli occupanti, potrebbe - > > credo - > > essere meglio > > portata alla luce se insistessimo e spingessimo con la > > nostra ingenua > > e modesta proposta: aderire all'invito del nostro > > amico > > Mohamed Tareq > > per compiere una missione democratica e di pace... > > > > Alfonso Navarra - > > LDU - redattore sociale per la pace > > > > Dal Sito > > Osservatorio Iraq - > > Informazione sull'occupazione militare > > > > > > Lavorare > > è impossibile > > Intervista a Hannah Allam, giornalista, responsabile > > dell'ufficio di > > Baghdad del gruppo Knight Ridder > > WNYC Radio (New York > > Public Radio), > > 22 aprile 2005 > > > > BROOKE GLADSTONE: Come abbiamo appena > > sentito, gli > > attacchi terroristici in Iraq (S) continuano (S) - fra i > > 30 e i 40 al > > giorno, secondo cifre del Pentagono. Sono diminuiti da una > > media di > > 140 al giorno nel periodo che si avvicinava alle elezioni di > > gennaio. > > Ma per i giornalisti la situazione è migliorata? La settimana > > scorsa, > > la responsabile dell'ufficio di Baghdad del gruppo Knight > > Ridder, > > Hannah Allam, ha affrontato la domanda durante la convention > > annuale > > dell'American Society of Newspaper Editors [Società americana > > dei > > direttori di giornali NdT]. L'abbiamo raggiunta a Oklahoma City, un > > giorno prima che rientrasse in Iraq, e le abbiamo chiesto se ha notato > > un cambiamento. > > > > HANNAH ALLAM: Veramente non riesco a vedere alcuna > > differenza per i giornalisti stranieri che lavorano a Baghdad. Abbiamo > > appena perso una cara amica lo scorso fine settimana, Marla. Era lì > > per > > una organizzazione no-profit che aveva fondato lei. Era in > > macchina > > sulla strada per l'aeroporto ed è rimasta vittima di un > > attentato > > suicida, ed è morta - a 28 anni. Era in Iraq dall'inizio, e > > molti > > giornalisti la conoscevano. Quindi questo ci ha fatto davvero > > capire > > che la minaccia c'è ancora. Non è cambiata. > > > > BROOKE GLADSTONE: > > Hai > > detto che è morta sulla strada per l'aeroporto di Baghdad, che > > penso > > sia uno dei posti più insidiosi di tutto il paese, o forse > > perfino di > > tutto il pianeta. Voi come andate su quella strada? > > > > HANNAH ALLAM: Con > > molta cautela. Normalmente, preferiamo tenere un > > profilo molto basso in > > Iraq. Andiamo solo magari in due macchine, > > senza contrassegni o cose > > del genere. Ma sulla strada per l'aeroporto, > > è il caso in cui davvero > > portiamo una guardia del corpo e armi, e sono > > sette miglia [1 miglio = > > 1,609 Km NdT] di terrore, decisamente. > > > > ........................................................................ > > ............................ > > > > > > HANNAH ALLAM: Ciò che mi ha veramente > > colpito da quando sono tornata > > negli Stati Uniti - dovunque vado, è > > quando la gente sente che vivo a > > Baghdad e dice: "Oh, beh, sei a > > Baghdad, ma almeno adesso là va tanto > > meglio". E non è vero. Voglio > > dire, gli iracheni muoiono ancora a > > dozzine tutti i giorni, in alcuni > > casi. Sai, le cose sul terreno sono > > ancora molto, molto pericolose. > > Quindi, credo che sia importante non > > confondere una diminuzione degli > > attacchi contro i soldati americani e > > gli interessi americani con > > qualche tipo di cambiamento significativo > > nella guerra. > > > > BROOKE > > GLADSTONE: Hannah, una zona dell'Iraq di cui non > > abbiamo sentito > > parlare molto è Falluja, il che sembra un po' strano, > > considerando l' > > operazione vasta ed enormemente distruttiva che è stata > > condotta là > > sei mesi fa, dalle truppe americane. Di chi è la colpa? I > > giornalisti > > hanno un qualche accesso a Falluja? > > > > HANNAH ALLAM: No. In > > realtà, > > qualunque iracheno che non sia di Falluja non ha accesso a > > Falluja. > > Per entrare a Falluja, si viene sottoposti a ogni genere di > > prova - > > credo scansione della retina e bisogna esibire la carta di > > residenza. > > Per gli stranieri, in realtà l'unico modo per andare a > > Falluja è > > muoversi con le forze armate Usa o l'ambasciata Usa per > > andare a > > vedere qualche progetto di ricostruzione o qualcosa del > > genere. Quindi > > i giornalisti veramente non si avventurano fuori > > Baghdad, ancor meno > > in un posto dove c'è ancora molta agitazione e, > > sai, rabbia e astio > > dopo l'invasione di novembre. > > > > ,....................................................................... > > ................................... > > > > -- > > Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink. > > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > > Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/pace/maillist.html > > Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace > > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html > > > > > > > > -- > > No virus found in this incoming message. > > Checked by AVG Free Edition. > > Version: 7.1.362 / Virus Database: 267.13.7/182 - Release Date: 24/11/2005 > > > > > > -- > Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink. > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/pace/maillist.html > Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html > >
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