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domani 9 dicembre a Roma per Turi e per il disarmo atomico
- Subject: domani 9 dicembre a Roma per Turi e per il disarmo atomico
- From: "G.A.V.C.I. BOLOGNA" <gavci at iperbole.bologna.it>
- Date: Thu, 8 Dec 2005 17:16:59 +0100
Comunicato stampa - giovedì 8 dicembre 2005 SIT IN A ROMA PER TURI VACCARO INCONTRO CON L'EURO PARLAMENTARE LUISA MORGANTINI SU TURI E IL DISARMO ATOMICO Domani, venerdì 9 dicembre, alle ore 14,30 A Roma, il GAVCI parteciperà al sit in favore del nonviolento TURI VACCARO, in carcere in Olanda per il suo gesto nonviolento. Vogliamo portare a conoscenza di questo grave fatto, l'opinione pubblica e anche tutta la comunità dei movimenti e associazioni per la pace. Il sit in avrà luogo nei pressi dell'ufficio del Parlamento Europeo, in piazza Santi Apostoli, presenti alcuni organi di stampa. In seguito, dalle 15.00 alle 17.00 ci sposteremo in Via IV novembre presso una sala del Parlamento Europeo per un incontro di lavoro con l'Europarlamentare Luisa Morgantini, sulla campagna "per turi e per il disarmo atomico" . Ricordiamo che per entrare nella sala parlamentare è necessario lasciare un documento di identificazione. Siete tutti invitati a partecipare all'evento e a sostenere anche in seguito la causa del fratello Turi Vaccaro. il G.A.V.C.I. Di seguito un articolo su nigrizia.it di Alex Zanotelli, su Turi e il suo gesto nonviolento Nigrizia 01/12/2005 Dicembre 2005 Alessandro Zanotelli Luca Di Salvo Girovagando su Internet, ho incrociato la storia di Turi Vaccaro, il pacifista siciliano che ha violato una base Nato in Olanda, dove ci sono bombardieri atomici, e che per questo è stato processato e condannato. Ho visto che anche tu ti sei mosso per sottolineare il significato politico della sua azione. Ma non mi risulta che né la grande stampa né tantomeno la tivù abbiano dato peso alla vicenda. Che cosa succede? Le armi nucleari non fanno più notizia? Luca Di Salvo - e-mail Turi Vaccaro! Chi è costui? Hai ragione: i giornali hanno taciuto. Ma quel che è peggio è il silenzio del popolo della pace. L'episodio cui fai riferimento è l'azione compiuta in Olanda lo scorso 10 agosto da Turi Vaccaro, cinquantaduenne siciliano residente in Olanda e impegnato nei movimenti nonviolenti da tanti anni. Vaccaro, in occasione del sessantesimo anniversario delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki (6 e 9 agosto 1945), è riuscito a entrare nella base Nato di Woensdrecht, vicino a Breda. Non si sa ancora come abbia fatto, ma lo ha fatto, nonostante tutte le misure di sicurezza che ci sono. è salito su due F16 che portano testate atomiche e ne ha danneggiato i comandi con un martello. Martello comperato ad Assisi: aveva chiesto la benedizione di San Francesco su questa sua azione nonviolenta. Subito dopo, si è fatto arrestare ed è stato processato. Il 27 ottobre scorso, il tribunale di Breda lo ha condannato, «per vandalismo», a 6 mesi di carcere e al pagamento di 750.000 dollari d'ammenda (traducibili in altri 12 mesi di carcere). Vaccaro ha spiegato, attraverso il suo avvocato, che il suo gesto era rivolto a oggetti che lui considera illegali perché portano le bombe atomiche, che minacciano l'esistenza stessa dell'umanità e che dovrebbero essere bandite in quanto armi di distruzione di massa, come previsto da trattati internazionali. Dunque, ha dichiarato, «illegale non sono io che sono entrato nella base Nato; illegali sono i detentori delle atomiche degli aerei». Turi Vaccaro era venuto a trovarmi a Napoli, a fine giugno, e mi aveva fatto partecipe delle sue intenzioni. Si è ispirato, oltre che a Francesco d'Assisi, alle azioni nonviolente contro le basi militari atomiche compiute, negli anni '80 e '90, dal movimento Usa, che vuole trasformare "le armi in aratri". Si è ispirato anche a Thoreau, il poeta americano dell'800, che ha scritto un saggio sulla disobbedienza civile e che nel 1846 si rifiutò di pagare la tassa stabilita dal governo per finanziare la guerra contro il Messico. Da questa spiritualità e da questa cultura ha tratto nutrimento Turi Vaccaro. Io non lo conoscevo, Turi Vaccaro. Quando fu mio ospite (incontrò anche Tonino Drago, una delle menti della nonviolenza attiva in Italia), mi espose il suo piano e io gli chiesi se era pronto a pagarne le conseguenze. Mi rispose: «Ho riflettuto a lungo. Dato il silenzio che circonda ormai il tema delle armi nucleari e il ruolo della Nato, ho deciso che questo gesto va fatto». E io di rimando: «È la tua coscienza che deve decidere». Quello che mi sconcerta, ora, è che un gesto così importante sia caduto nel silenzio. Dopo il 10 agosto, solo in quattro gatti ci siamo dati da fare per far emergere il problema: Angelo Baracca (Comitato scienziate e scienziati contro la guerra), Alberto Castagnola (Archivio Disarmo), Alfonso Navarra (Lega disarmo unilaterale), Lorenzo Porta (sociologo dell'educazione alla pace), Tonino Drago e io. Anche la conferenza stampa che abbiamo fatto alla Camera, il 27 ottobre, ha avuto scarsa eco. È uscito un lancio Ansa e un pezzo su Liberazione. Null'altro. Questo silenzio mi colpisce. Capisco che una buona fetta di media non ne possa parlare, ma non capisco perché i cosiddetti media progressisti tacciano. Ancora più assordante è il silenzio del mondo pacifista italiano. Turi Vaccaro non va lasciato solo. Ci sono alcune mozioni fatte al parlamento europeo, si stanno mobilitando alcuni deputati olandesi, e anche in Italia alcuni deputati e senatori stanno prendendo sul serio la vicenda di Turi e delle armi nucleari. Si lavora a una proposta di legge sul disarmo atomico: ricordiamo che in Italia abbiamo un'ottantina di atomiche, divise tra Ghedi e Aviano, senza contare i sommergibili atomici attraccati alle nostre coste. Ordigni su cui i cittadini non hanno nessun controllo. Questa oscenità delle armi nucleari va affrontata con decisione, come del resto la faccenda della Nato. Qualche mese fa, Andreotti ha avuto il coraggio di dire che la Nato poteva scomparire già nel 1989... Possibile che nel centrosinistra nessuno voglia toccare il fatto che la Nato non è più un'organizzazione di difesa? Che dal 1999 è un'organizzazione che interviene ovunque siano messi in discussione gli interessi atlantici e dal 2002 ha perfino adottato il concetto di "guerra preventiva"? Ma, a parte il silenzio della politica, a me preoccupa il silenzio della chiesa. La chiesa è così attenta ai temi della bioetica ma non si esprime su una questione che implica una minaccia per la vita in quanto tale... Ha scritto bene Arundathi Roy, nel suo La guerra è pace: «Se siete religiosi, ricordate che la bomba nucleare è la sfida dell'uomo a Dio. La sfida è formulata in modo molto semplice: noi abbiamo il potere di distruggere tutto ciò che Tu hai creato. Se non siete religiosi, considerate le cose in questo modo: il nostro mondo è vecchio di 4.600 milioni anni. E potrebbe finire nel giro di un pomeriggio». Le chiese dovrebbero esprimere con forza questa proposizione: la bomba atomica è peccato! Il gesto di Turi Vaccaro ci sfida tutti e ci chiede di prendere coscienza e impegnarci perché vinca la vita.
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