Il ritiro da Gaza finisce lunedi...ma a quale prezzo!



Il ritiro da Gaza finisce lunedi, ma a quale prezzo.
Il governo israeliano ha comunicato che l'acceso da Gaza per l'Egitto
resterà chiuso per altri sei mesi e senza garanzie di riapertura...Gaza
rimarrà ancora la più grande prigione del mondo senza coloni nè soldati
israeliani, ma con quasi un milione e trecentomila palestinesi!

<http://www.warnews.it/index.php/content/view/1940/36/>Il ritiro da Gaza
finisce lunedì
 <http://www.warnews.it/index.php/content/category/68/36/>Israele-Palestina
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Inviato da Andrea Loquenzi   venerdì, 09 settembre 2005 10:56

 Shaul Mofaz, Ministro della Difesa Israeliano ha annunciato che il ritiro
dei soldati da Gaza si concluderà lunedì prossimo, tre giorni in anticipo
sul programma. L'unico ritardo potrebbe essere causato dalla controversa
distruzione delle moschee, che ha già costretto la Corte Suprema Israeliana
a respingere un appello nel quale si chiedeva di salvaguardarle.

"Stando al piano che ho autorizzato ieri [giovedì] per lunedì 12 di questo
mese non rimarranno più soldati israeliani nei confini della Striscia di
Gaza," ha detto
<http://www.espressonline.it/eol/free/jsp/detail.jsp?m1s=null&m2s=mon&idCategory=4793&idContent=1043867>Mofaz
parlando ad Israeli Radio.  La stessa radio rende noto che l'esercito è
impegnato nella distruzione di un centro operativo militare e di un ponte a
Gaza mentre al-Jazeera fa sapere che una votazione finale sul caso delle
moschee sarà presa lunedì prossimo e che Mofaz voterà contro la
demolizione.!

Adolescente ucciso

Un giovane palestinese è stato ucciso da militari israeliani giovedì ai
confini con la città di
<http://it.wikipedia.org/wiki/Striscia_di_Gaza>Rafah, secondo quanto
riportato dalle autorità locali e da fonti mediche.  Bashir Sufi, un
ragazzo di diciotto anni è stato ferito mortalmente all'addome e sul petto
da alcuni soldati che stavano facendo la guardia all'accampamento
abbandonato di Atsmona, vicino ai confini con l'Egitto.

Una portavoce dell'esercito israeliano ha confermato la sparatoria,
avvenuta quando le guardie hanno notato tre palestinesi che stavano
tentando di infiltrarsi all'interno dell'accampamento.  Non è però stato
confermato il ferimento o l'uccisione del ragazzo. Sufi è il secondo
adolescente ucciso dalle truppe israeliane nel giro di due giorni.

Passaggio chiuso

Separatamente le autorità israeliane hanno deciso di chiudere il transito
civile tra Gaza e l'Egitto per almeno sei mesi, facendo infuriare i
palestinesi che si trovano ora impossibilitati a raggiungere la terra dei
faraoni.  La mossa politica del governo di Sharon, riapre un’antica
problematica riguardante i confini con l'Egitto e la città di Rafah,
proprio mentre la Striscia di Gaza sta per passare nelle mani del governo
palestinese. Israele ha giustificato la chiusura di tale strada facendo
notare che questo permetterà il ritiro delle sue truppe all'inizio della
prossima settimana molto più veloce e indolore. Nel frattempo sarà
costruito una nuova stazione e saranno perfezionate le misure di sicurezza.

Un ufficiale delle Autorità Portuali Israeliane in condizioni d'anonimato,
ha fatto sapere che i cittadini palestinesi possono raggiungere l'Egitto
attraverso la città di Kerem Shalom, ma le autorità Palestinesi rendono
noto che il confine è stato chiuso unilateralmente da Israele.

Nessuna Garanzia

Il Ministro Ghassan Khatib, presente ad una riunione con alcuni ufficiali
israeliani in un hotel sul mare in Giordania, ha detto che non ci sarebbe
nessuna garanzia sulla riapertura dell'importante arteria di Rafah entro
sei mesi.

"Vogliono che usciamo da Rafah ma non vogliono garantirci la libertà di
movimento, " ha detto Khatib.

Israele vorrebbe monitorare la situazione da vicino e controllare ogni
spostamento in modo da limitare i rischi di atti terroristici, i
palestinesi al contrario non vogliono la presenza di truppe israeliane al
confine con la loro terra.

Osservatori Stranieri

Una delle voci più insistenti riguardava la possibilità di piazzare degli
osservatori stranieri e quindi neutrali ai confini tra i due stati. Anche
se nessun accordo ufficiale è stato finora raggiunto in merito, alcune voci
ritenevano i due governi d'accordo sulla questione. Asaf Shariv, uno dei
più importanti consiglieri di Sharon ha confermato le indiscrezioni,

"Ci sono molte opzioni. Il tutto sarà deciso nei prossimi sei mesi, " ha
detto Shariv, aggiungendo che, in ogni caso, Israele farà di tutto per non
dover essere presente al confine con la Palestina.

Andrea Loquenzi
<http://middleastnews.blogspot.com/>http://middleastnews.blogspot.com

(Ultimo aggiornamento venerdì, 09 settembre 2005 11:59 )



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