Usa: Amnesty International risponde al presidente Bush



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COMUNICATO STAMPA
CS72-2005

USA: AMNESTY INTERNATIONAL RISPONDE AL PRESIDENTE BUSH

Ancora una volta il presidente Bush non ha voluto prendere in
considerazione le perduranti preoccupazioni relative alle politiche e alle
procedure di detenzione nel contesto della 'guerra al terrore'.

Commentando il Rapporto annuale di Amnesty International nel corso di un
briefing alla Casa Bianca, il presidente Bush ha affermato: 'Sono a
conoscenza del rapporto di Amnesty International ed e' assurdo. (?) Gli
Usa sono un paese che promuove la liberta' nel mondo. Quando vengono
formulate accuse riguardanti determinati comportamenti da parte nostra,
vengono indagate pienamente e in modo trasparente?'.

A Guantánamo, gli Usa dirigono un campo di prigionia isolato in cui i
detenuti sono trattenuti in modo arbitrario, virtualmente in isolamento,
senza accusa, processo o accesso a una procedura equa. Neanche uno tra i
detenuti di Guantánamo ha ottenuto la revisione della legalita' della
propria detenzione a opera di un tribunale, nonostante una sentenza in
questo senso della Corte suprema del giugno 2004.

'Guantánamo e' solo la parte visibile di questa storia. Continua a
emergere un numero sempre crescente di prove secondo cui gli Usa
gestiscono un sistema di centri di detenzione in cui le persone sono
trattenute in segreto e al di fuori di ogni adeguato contesto legale, in
Afghanistan, in Iraq e altrove' ? ha dichiarato un portavoce di Amnesty
International.

Le politiche e le procedure di interrogatorio e detenzione nel corso della
'guerra al terrore' violano deliberatamente e sistematicamente la
proibizione assoluta della tortura e dei maltrattamenti. Persone
trattenute in custodia statunitense sono state trasferite per essere
interrogate in paesi in cui si pratica la tortura.

'Se il presidente Bush e la sua amministrazione sono seri quando parlano
di liberta' e dignita' umana, allora devono impegnarsi a rispettare il
primato della legge e dei diritti umani' ? ha aggiunto il portavoce di
Amnesty International.

Amnesty International continua a chiedere all'amministrazione Usa di:
- porre fine a tutte le detenzioni segrete e in isolamento;
- garantire al Comitato internazionale della Croce Rossa pieno accesso a
tutti i detenuti, compresi quelli che si trovano in localita' segrete;
- assicurare che tutti i detenuti possano accedere ai ricorsi legali;
- istituire una commissione d'inchiesta indipendente su tutte le denunce
di tortura, maltrattamenti, detenzioni arbitrarie e 'sparizioni';
- portare di fronte alla giustizia chiunque sia responsabile di aver
autorizzato o commesso violazioni dei diritti umani.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 1 giugno 2005

Per ulteriori informazioni:
'Guantánamo and beyond: The continuing pursuit of unchecked executive
power': http://web.amnesty.org/library/index/ENGAMR510632005

'USA: Human dignity denied: Torture and accountability in the 'war on
terror'':
http://web.amnesty.org/library/index/ENGAMR511452004

Per approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224, cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it







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