Soddisfazione per il contributo stanziato dalla Camera in favore delle vittime di tortura nel mondo. Ma manca sempre il reato di tortura in Italia



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COMUNICATO STAMPA
CS47-2005

AMNESTY: SODDISFAZIONE PER IL CONTRIBUTO STANZIATO DALLA CAMERA IN FAVORE
DELLE VITTIME DI TORTURA NEL MONDO. MA MANCA SEMPRE IL REATO DI TORTURA IN
ITALIA

L'approvazione, votata oggi dalla Camera dei Deputati, di un contributo
italiano di 120.000 euro al Fondo delle Nazioni Unite per le vittime di
tortura e' giudicato dalla Sezione Italiana di Amnesty International un
fatto importante. Eppure permangono gravi inadempienze nella lotta delle
istituzioni italiane contro la tortura.

L'Italia non ha ancora introdotto il reato di tortura nel codice penale
ne' ha ratificato il Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni
Unite contro la tortura.

A 17 anni dalla ratifica di questa Convenzione e a un anno
dall'approvazione dell'emendamento sulla 'tortura reiterata', Amnesty
International si appella ancora una volta al presidente del Consiglio
Berlusconi e ai Presidenti di Camera e Senato perche' colmino questo
ritardo inaccettabile e portino l'Italia in linea con gli standard
internazionali in materia di diritti umani.

'Altrimenti, suonera' paradossale che il Governo e il Parlamento abbiano
destinato 120.000 euro in favore delle persone che subiscono la tortura,
senza aver trovato il tempo e la volonta' di prevenire e punire la tortura
nel nostro paese' ? ha dichiarato Marco Bertotto, presidente della Sezione
Italiana di Amnesty International.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 6 aprile 2005


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