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Risoluzione internazionale sul Paese Basco
- Subject: Risoluzione internazionale sul Paese Basco
- From: "gora2" <gora2 at libero.it>
- Date: Tue, 5 Apr 2005 10:28:35 +0200
RISOLUZIONE SULLA SITUAZIONE DEL PAESE BASCO E SULLA NECESSITÀ DI UNA SOLUZIONE POLITICA E DEMOCRATICA DEL CONFLITTO Già da secoli il Popolo Basco sta lottando per la difesa della propria sovranità, contro due potenti Stati, quello spagnolo e quello francese che si ostinano a negare i suoi diritti e la sua identità. Situato nell'ambito dell'Unione Europea, si tratta del conflitto più vecchio della vecchia Europa ed è, a sua volta, l'unico la cui risoluzione non sia stata ancora avviata. Paradossalmente, sarebbe sufficiente ricorrere al Diritto Internazionale per trovare una via di soluzione nettamente democratica, in base al principio che ogni popolo ha diritto alla sua libera determinazione. Allo stesso tempo, considerando il carattere storico e politico di questo conflitto, è evidente che ogni tentativo di ricerca di una soluzione duratura deve tentare di contare sulla partecipazione più ampia possibile. È per questo che, in relazione alla situazione politica del Paese Basco, dichiariamo che: 1/ costruire la pace è un compito prioritario per il Popolo Basco. Solo una pace basata sulla giustizia e sul riconoscimento di tutti i diritti potrà essere stabile e duratura. Così, sarà l'accordo basato sul dialogo tra tutti gli agenti quello che porterà ad un nuovo status politico che, necessariamente, dovrà essere sottoposto al giudizio di tutta la cittadinanza basca previo l’impegno di tutte le parti a garantire che i risultati di detta consultazione siano rispettati. 2/ il processo di superamento del conflitto basco esige l'avvio di un processo di dialogo multilaterale dal quale nessuno deve rimanere previamente escluso. Questo dialogo deve essere accompagnato da impegni precisi che garantiscano la volontà chiara ed inequivocabile di tutte le parti di avanzare nella ricerca della soluzione. 3/ la strategia repressiva dello Stato Spagnolo è un serio ostacolo per avanzare in questa direzione. Più di 700 prigionere e prigionieri politici baschi; migliaia di esiliati; continue detenzioni e denunce di tortura; processi di massa senza garanzie; messa fuori legge di tutte le espressioni politiche dell'indipendentismo basco; queste sono ricette del passato che hanno dimostrato già che, lungi dal risolvere i problemi, contribuiscono invece all'incancrenirsi del conflitto e, per tanto, ad aumentare le sofferenze di tutte le parti in causa. 4/ particolarmente grave è il fatto che si sia impedito a Batasuna di partecipare alle prossime elezioni regionali basche, privando con ciò migliaia e migliaia di persone dei propri diritti politici e civili, così come il Popolo Basco del diritto basilare ad organizzarsi ed a decidere il proprio futuro. Non c'è democrazia possibile se la volontà popolare non può esprimersi liberamente e non viene rispettata. 5/ perciò, l'obiettivo finale del processo di superamento del conflitto politico ed armato deve essere la costruzione e l’avvio, senza ingerenze esterne e senza esclusioni, di uno scenario che permetta la transizione verso una nuova cornice politica all’interno della quale vengano rispettati tutti i diritti all'insieme del Popolo Basco. Città del Messico, 4 marzo 2005 Partido Comunista, Portogallo Partido Comunista, Argentina URNG, Guatemala FMLN, Salvador MPMR, Cile Movimento Guevarista, Bolivia Fuerza de la revolucion, Repubblica Dominicana PPT, Patria para Todos, Venezuela MINH, Movimiento Independentista Nacional Hostosiano, Porto Rico (traduzione di Marco Santopadre)
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