Risoluzione internazionale sul Paese Basco



RISOLUZIONE SULLA SITUAZIONE DEL PAESE BASCO

E SULLA NECESSITÀ DI UNA SOLUZIONE POLITICA E DEMOCRATICA DEL CONFLITTO



Già da secoli il Popolo Basco sta lottando per la difesa della propria
sovranità, contro due potenti Stati, quello spagnolo e quello francese che
si ostinano a negare i suoi diritti e la sua identità. Situato nell'ambito
dell'Unione Europea, si tratta del conflitto più vecchio della vecchia
Europa ed è, a sua volta, l'unico la cui risoluzione non sia stata ancora
avviata.

Paradossalmente, sarebbe sufficiente ricorrere al Diritto Internazionale
per trovare una via di soluzione nettamente democratica, in base al
principio che ogni popolo ha diritto alla sua libera determinazione. Allo
stesso tempo, considerando il carattere storico e politico di questo
conflitto, è evidente che ogni tentativo di ricerca di una soluzione
duratura deve tentare di contare sulla partecipazione più ampia possibile.

È per questo che, in relazione alla situazione politica del Paese Basco,
dichiariamo che:



1/ costruire la pace è un compito prioritario per il Popolo Basco. Solo una
pace basata sulla giustizia e sul riconoscimento di tutti i diritti potrà
essere stabile e duratura. Così, sarà l'accordo basato sul dialogo tra
tutti gli agenti quello che porterà ad un nuovo status politico che,
necessariamente, dovrà essere sottoposto al giudizio di tutta la
cittadinanza basca previo l’impegno di tutte le parti a garantire che i
risultati di detta consultazione siano rispettati.

2/ il processo di superamento del conflitto basco esige l'avvio di un
processo di dialogo multilaterale dal quale nessuno deve rimanere
previamente escluso. Questo dialogo deve essere accompagnato da impegni
precisi che garantiscano la volontà chiara ed inequivocabile di tutte le
parti di avanzare nella ricerca della soluzione.

3/ la strategia repressiva dello Stato Spagnolo è un serio ostacolo per
avanzare in questa direzione. Più di 700 prigionere e prigionieri politici
baschi; migliaia di esiliati; continue detenzioni e denunce di tortura;
processi di massa senza garanzie; messa fuori legge di tutte le espressioni
politiche dell'indipendentismo basco; queste sono ricette del passato che
hanno dimostrato già che, lungi dal risolvere i problemi, contribuiscono
invece all'incancrenirsi del conflitto e, per tanto, ad aumentare le
sofferenze di tutte le parti in causa.

4/ particolarmente grave è il fatto che si sia impedito a Batasuna di
partecipare alle prossime elezioni regionali basche, privando con ciò
migliaia e migliaia di persone dei propri diritti politici e civili, così
come il Popolo Basco del diritto basilare ad organizzarsi ed a decidere il
proprio futuro. Non c'è democrazia possibile se la volontà popolare non può
esprimersi liberamente e non viene rispettata.

5/ perciò, l'obiettivo finale del processo di superamento del conflitto
politico ed armato deve essere la costruzione e l’avvio, senza ingerenze
esterne e senza esclusioni, di uno scenario che permetta la transizione
verso una nuova cornice politica all’interno della quale vengano rispettati
tutti i diritti all'insieme del Popolo Basco.



Città del Messico, 4 marzo 2005



Partido Comunista, Portogallo

Partido Comunista, Argentina

URNG, Guatemala

FMLN, Salvador

MPMR, Cile

Movimento Guevarista, Bolivia

Fuerza de la revolucion, Repubblica Dominicana

PPT, Patria para Todos, Venezuela

MINH, Movimiento Independentista Nacional Hostosiano, Porto Rico



(traduzione di Marco Santopadre)