[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Madrid: la solidarietà di Amnesty International per le vittime degli attacchi dei gruppi armati
- Subject: Madrid: la solidarietà di Amnesty International per le vittime degli attacchi dei gruppi armati
- From: press at amnesty.it
- Date: Thu, 10 Mar 2005 12:46:52 +0100
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS30-2005 MADRID: LA SOLIDARIETA' DI AMNESTY INTERNATIONAL PER LE VITTIME DEGLI ATTACCHI DEI GRUPPI ARMATI Madrid, 10 marzo 2005 ? Intervenendo oggi al 'Summit internazionale su democrazia, terrorismo e sicurezza', la Segretaria generale di Amnesty International, Irene Khan, ha chiesto alla comunita' internazionale di adottare una strategia complessiva per combattere gli abusi dei gruppi armati centrata sul rispetto dei diritti umani. 'E' importante e coraggioso celebrare il primo anniversario degli attentati di Madrid, in cui 192 persone furono uccise e migliaia ferite, con un dibattito sulle migliori strategie per rispondere al terrore. Molte societa' sotto tiro reagiscono chiudendosi nella paura. Una volta che questa si insinua in una societa', puo' dare vita a un contesto e a una cultura dalle quali tutti usciamo tragicamente sconfitti' ? ha dichiarato Irene Khan. 'Colpire di proposito la gente comune costituisce grave abuso dei diritti umani fondamentali e dei principi basilari di umanita'. Sono azioni che non vanno mai tollerate o giustificate. I gruppi e le singole persone che le compiono non sono al di sopra della legge, ma hanno obblighi precisi da rispettare' ? ha proseguito Irene Khan. 'Dobbiamo condannare coloro che commettono atrocita' come gli attentati di Madrid. Dobbiamo combatterle ma senza per questo dimenticare i nostri valori fondamentali. Se ci opponiamo al terrore attraverso il terrore, saranno altri a vincere'. Purtroppo, ha sottolineato Irene Khan, l'agenda della sicurezza globale sviluppatasi all'indomani dell'11 settembre 2001 ha condotto all'aumento degli abusi dei diritti umani da parte dei gruppi armati, dei governi e di singole persone in ogni parte del mondo. In molti paesi, le nuove dottrine sulla sicurezza hanno esteso il concetto di 'guerra' a situazioni che prima erano considerate circoscritte al mantenimento della legge e dell'ordine. Da qui, l'idea che i diritti umani possano essere accantonati quando si procede all'arresto, all'interrogatorio e al giudizio nei confronti di sospetti terroristi. L'Amministrazione Usa ha platealmente violato i principi del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto umanitario. Le misure adottate da Washington ? tra cui le detenzioni arbitrarie, le commissioni militari per giudicare i detenuti di Guantanamo, il trasferimento illegale di prigionieri, le torture ad Abu Ghraib e altrove ? hanno spinto altri governi a ritenere che violare i diritti umani nel contesto della ricerca della sicurezza e' un fatto accettabile. Ovunque nel mondo, dal Darfur al Nepal, le crisi dei diritti umani sono tollerate o ignorate in nome della sicurezza. Nel 2004, Amnesty International ha documentato gravi abusi dei diritti umani ? tra cui uccisioni deliberate e arbitrarie di civili, torture, sequestri e catture di ostaggi ? in 35 paesi. Intervenendo al Summit, Irene Khan ha detto: 'Dobbiamo reagire alla minaccia dei gruppi armati, ma senza superare i limiti. Se la risposta dei governi non sara' fermamente basata sul rispetto per i valori e le norme dei diritti umani, il risultato non sara' un mondo di speranza e sicurezza ma un mondo governato dalla paura. Un mondo impaurito non e' un mondo libero. Il rispetto per i diritti umani e le liberta' fondamentali non e' un optional. Ne' le questioni sulla sicurezza ne' la liberta' giustificano gli abusi dei diritti umani. Ne' gli Stati, ne' i gruppi armati sono al di sopra della legge'. FINE DEL COMUNICATO Roma, 10 marzo 2005 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia ? Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
- Prev by Date: Fome Zero Sede Zero
- Next by Date: Siria: Amnesty International chiede la fine delle violazioni dei diritti umani dei curdi
- Previous by thread: Fome Zero Sede Zero
- Next by thread: Siria: Amnesty International chiede la fine delle violazioni dei diritti umani dei curdi
- Indice: