Madrid: la solidarietà di Amnesty International per le vittime degli attacchi dei gruppi armati



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COMUNICATO STAMPA
CS30-2005

MADRID: LA SOLIDARIETA' DI AMNESTY INTERNATIONAL PER LE VITTIME DEGLI
ATTACCHI DEI GRUPPI ARMATI

Madrid, 10 marzo 2005 ? Intervenendo oggi al 'Summit internazionale su
democrazia, terrorismo e sicurezza', la Segretaria generale di Amnesty
International, Irene Khan, ha chiesto alla comunita' internazionale di
adottare una strategia complessiva per combattere gli abusi dei gruppi
armati centrata sul rispetto dei diritti umani.

'E' importante e coraggioso celebrare il primo anniversario degli
attentati di Madrid, in cui 192 persone furono uccise e migliaia ferite,
con un dibattito sulle migliori strategie per rispondere al terrore. Molte
societa' sotto tiro reagiscono chiudendosi nella paura. Una volta che
questa si insinua in una societa', puo' dare vita a un contesto e a una
cultura dalle quali tutti usciamo tragicamente sconfitti' ? ha dichiarato
Irene Khan.

'Colpire di proposito la gente comune costituisce grave abuso dei diritti
umani fondamentali e dei principi basilari di umanita'. Sono azioni che
non vanno mai tollerate o giustificate. I gruppi e le singole persone che
le compiono non sono al di sopra della legge, ma hanno obblighi precisi da
rispettare' ? ha proseguito Irene Khan. 'Dobbiamo condannare coloro che
commettono atrocita' come gli attentati di Madrid. Dobbiamo combatterle ma
senza per questo dimenticare i nostri valori fondamentali. Se ci opponiamo
al terrore attraverso il terrore, saranno altri a vincere'.

Purtroppo, ha sottolineato Irene Khan, l'agenda della sicurezza globale
sviluppatasi all'indomani dell'11 settembre 2001 ha condotto all'aumento
degli abusi dei diritti umani da parte dei gruppi armati, dei governi e di
singole persone in ogni parte del mondo. In molti paesi, le nuove dottrine
sulla sicurezza hanno esteso il concetto di 'guerra' a situazioni che
prima erano considerate circoscritte al mantenimento della legge e
dell'ordine. Da qui, l'idea che i diritti umani possano essere accantonati
quando si procede all'arresto, all'interrogatorio e al giudizio nei
confronti di sospetti terroristi.

L'Amministrazione Usa ha platealmente violato i principi del diritto
internazionale dei diritti umani e del diritto umanitario. Le misure
adottate da Washington ? tra cui le detenzioni arbitrarie, le commissioni
militari per giudicare i detenuti di Guantanamo, il trasferimento illegale
di prigionieri, le torture ad Abu Ghraib e altrove ? hanno spinto altri
governi a ritenere che violare i diritti umani nel contesto della ricerca
della sicurezza e' un fatto accettabile. Ovunque nel mondo, dal Darfur al
Nepal, le crisi dei diritti umani sono tollerate o ignorate in nome della
sicurezza.

Nel 2004, Amnesty International ha documentato gravi abusi dei diritti
umani ? tra cui uccisioni deliberate e arbitrarie di civili, torture,
sequestri e catture di ostaggi ? in 35 paesi.

Intervenendo al Summit, Irene Khan ha detto: 'Dobbiamo reagire alla
minaccia dei gruppi armati, ma senza superare i limiti. Se la risposta dei
governi non sara' fermamente basata sul rispetto per i valori e le norme
dei diritti umani, il risultato non sara' un mondo di speranza e sicurezza
ma un mondo governato dalla paura. Un mondo impaurito non e' un mondo
libero. Il rispetto per i diritti umani e le liberta' fondamentali non e'
un optional. Ne' le questioni sulla sicurezza ne' la liberta' giustificano
gli abusi dei diritti umani. Ne' gli Stati, ne' i gruppi armati sono al di
sopra della legge'.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 10 marzo 2005

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia ? Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it


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