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Quanti giorni all'alba? Continua il forte no alla guerra
- Subject: Quanti giorni all'alba? Continua il forte no alla guerra
- From: Agenzia Metamorfosi <agenzia at metamorfosi.info>
- Date: Thu, 24 Mar 2005 10:55:05 +0100
COMUNICATO STAMPA Quanti giorni all'alba? Continua il forte no alla guerra Ufficio stampa: Cristiano Lucchi 339/6675294, Andreina Albano 348/3419402 La guerra infinita va avanti, è nostro dovere sovvertire questa verità imposta dall'alto. Rinnoviamo il nostro impegno con il digiuno Astenersi dal cibo, portare una fascia bianca al braccio, inviare messaggi alla presidenza del consiglio, indire nel giorno del digiuno un momento pubblico nella propria città, inviare la propria adesione al sito Dopo gli ultimi eventi: la liberazione di Giuliana e il suo drammatico epilogo con la morte di Nicola Calipari che mettono ancora più in evidenza l'assurdità della guerra ("feudo del crimine e della morte" come dice il vescovo di Caserta Raffaele Nogaro) e dopo un periodo di riflessione, noi gruppo interreligioso vogliamo rilanciare con forza il digiuno a staffetta "Quanti giorni all'alba?", iniziato pochi giorni prima della liberazione di Giuliana. Non possiamo accettare in silenzio tale logica di morte, non è più possibile sopportare una profanazione così subdola e pervicace del grande bene che è la vita. Il nostro Dio è il Dio dei vivi e non dei morti. Per questo noi "ostinati della pace", ribadiamo con forza la nostra volontà di proseguire con il digiuno a staffetta fino al ritiro delle nostre truppe dall'Iraq. Sono molte le persone, le comunità, le associazioni, i movimenti, le reti che hanno aderito all'iniziativa "Quanti giorni all'alba?". Attraverso un digiuno pubblico e comunitario in tanti hanno chiesto la liberazione di Giuliana e degli altri sequestrati, il ritiro delle truppe del nostro paese dall'Iraq, la fine dei bombardamenti su Ramadi e l'apertura di un corridoio umanitario e la fine dell'utilizzo delle bombe a grappolo (cluster bombs). C'è stata in questo paese una risposta forte e trasversale, soprattutto interreligiosa (cristiani, musulmani ed ebrei hanno digiunato). Andiamo avanti allora. Continuiamo il digiuno che rappresenta un grido sofferto per il popolo iracheno e per tutti i popoli che vivono situazioni di conflitto. Il nostro vuol essere un digiuno pubblico e comunitario. Per questo a tutti coloro che digiunano chiediamo: a) astenersi dal cibo da mezzanotte a mezzanotte oppure astenersi dal cibo e dai liquidi dall'alba al tramonto (come praticato dai nostri fratelli musulmani) b) portare una fascia bianca al braccio c) inviare un fax alla presidenza del consiglio (06/67793169) oppure una e-mail a notizie at governo.it per annunciare la propria adesione al digiuno d) indire nel giorno del digiuno nella propria città o nel proprio quartiere un momento pubblico per coscientizzare la gente sul dramma della guerra in Iraq e) inviare la propria adesione al sito www.pergiuliana.org (in attesa di aprire un nuovo sito) Dato che questo digiuno è un'azione pubblica e politica, tutti i giovedì dalle ore 17,30 alle 19,30 un gruppo di persone sarà presente a Roma davanti al Parlamento. E' necessario mettere a disposizione tutta la creatività, tutto l'impegno possibile affinché l'Iraq, il nostro paese, l'umanità tutta possano vivere un futuro di pace. La guerra infinita va avanti, è nostro dovere sovvertire questa verità imposta dall'alto. E' importante farlo partendo dal basso al di là delle singole culture di appartenenza, coinvolgendo tutte le realtà, organizzate e non, che si oppongono a un sistema di violenza che fa della guerra lo strumento per mantenere l'oppressione dei popoli. Con la certezza di essere insieme e tanti e con la speranza di essere sempre di più, invitiamo tutti ad aderire a questo digiuno e a parteciparvi secondo le proprie possibilità. A chi per diversi motivi non potesse digiunare chiediamo comunque di portare la fascetta bianca al braccio e di inviare un fax o una e-mail di adesione per testimoniare la propria voglia di pace. Andiamo avanti con coraggio, digiunando a staffetta fino al ritiro delle truppe italiane dall'Iraq. Allora quanti giorni all'alba? Alex Zanotelli, missionario comboniano Alessandro Santoro, Comunità di base delle Piagge Izzeddin Elzir, Imam di Firenze Jeremy Milgrom, rabbino, Rabbini per i Diritti Umani, Gerusalemme Tavola Valdese Archimandrita Julio Brunella, Chiesa Melchita Mons. Luigi Bettazzi, Vescovo emerito di Ivrea Hamza Piccardo, segretario nazionale Unione ed Organizzazione delle Comunità Islamiche in Italia (UCOII) Luigi Ciotti, Gruppo Abele e Libera Albino Bizzotto, Beati Costruttori di Pace Tonio Dell'Olio, Coordinatore Pax Christi Italia Feras Jabarin, Imam di Colle Val d'Elsa Moschea di Sorgane (FI) Comunità islamica di Centocelle (Roma) Casa della Cultura Islamica di Milano Moschea Alsalam di Torino Andrea Bigalli, rivista Testimonianze Aldo Tarquini, padre domenicano parroco di San Domenico di Fiesole Suore Domenicane Firenze e Livorno Armando Zappolini, CNCA Fabio Corazzina, Pax Christi Dario Bossi, Comboniani Renato Sacco, Pax Christi Missionarie Comboniane di Verona Giovanni Franzoni, Comunità di San Paolo fuori le mura
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