Scheda tecnica per iniziative per OSM



Per fare l'obiezione alle spese militari occorre :
compilare il modulo del volantone a pag 5
i casi più semplici sono:

-chi ha dato una sottoscrizione per associazioni, enti, iniziative per la
pace fotocopia il versamento lo acclude al modulo;

-chi deve dei soldi allo stato nella dichiarazione può versare in meno
15 E. e lo destina ad attività di pace. Lo stato non interviene fino a
16,26 E. in più o in meno nella dichiarazione;

- chi da un contributo per la campagna e firma il modulo;

- per i gruppi che lo vogliono, possono finanziare una loro iniziativa
locale fotocopiandola sul retro del modulo e inviare le dichiarazioni al
centro coordinatore;

-tutte le altre opzioni segnalate nel volantone.

Consulta il sito:
<http://ospiti.peacelink.it/cnosm/>http://ospiti.peacelink.it/cnosm/
Sono disponibili volantone 2005 più la relazione introduttiva
dell'assemblea Osm di Bologna
ciao max e giuseppe

Ecco di seguito alcune informazioni sulla Campagna OSM (Obiezione Spese
Militari) che viene riproposta annualmente, dal 1982.
Volantone allegato.
Evidentemente, rimaniamo a tua disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Ti allego il volantone 2005 : dalla sua lettura, credo tu possa cominciare
a trovare alcune risposte. Nel contempo, ti fornisco alcune indicazioni
generali:
-da qualche anno, l'obiezione alle spese militari è sostanzialmente
svincolata dalla dichiarazione dei redditi, nel senso che per un lavoratore
dipendente (se non ha altri redditi e dunque non va "a debito" quando deve
presentare la dichiarazione) si traduce in un atto puramente politico,
attuabile in qualsiasi momento dell'anno, essendogli state trattenute le
tasse alla fonte. Secondo noi, però, questo non va ad inficiare
l'incisività dell'iniziativa, soprattutto se sono in tanti ad obiettare.
Semplicemente, visto che moltissimi obiettori sono lavoratori dipendenti,
si tratta di
spostare la rilevanza dell'OSM dal piano economico/finanziario (sottrarre
soldi alle spese militari, non praticabile nell'immediato) a quello
politico, facendo giungere a livello istituzionale una voce quanto più
possibile forte di cittadini/e che si dichiarano obiettori alle spese
militari, che vogliono chiudere con la guerra (dalla ricerca alla
sperimentazione bellica, dalla produzione al commercio di armi, consapevoli
di tutte le implicazioni economiche, culturali, politiche, etiche che
questo comporta...) e percorrere una strada radicalmente alternativa:
quella della difesa popolare nonviolenta,  o difesa non armata nonviolenta,
che si inserisce (con una sua specificità) nel percorso delle tante
organizzazioni che oggi partecipano al Movimento contro la guerra. Per
restare sugli aspetti pratici, un lavoratore dipendente senza altri redditi
può obiettare facendo due cose molto semplici: compilare la dichiarazione
di obiezione e
allegare un versamento "di pace" (o esporne uno già fatto nel corso
dell'anno) destinato a chi - a parere dell'obiettore - riflette meglio i
motivi della sua obiezione alla guerra;
- per un lavoratore autonomo o comunque per chi si trova "a debito" al
momento di presentare la dichiarazione dei redditi, ci sono invece due
possibilità: oltre a quella citata, si può infatti fare "disobbedienza
civile" rifiutandosi (con un gesto pubblico e motivato con precisione dalla
 dichiarazione OSM) di pagare una parte delle tasse dovute (nella misura
stabilita dal singolo obiettore) esponendosi consapevolmente alle
conseguenze del caso: avvisi di mora, ingiunzioni di pagamento ecc. fino
all'eventuale pignoramento o "fermo macchina", prassi contestata da una
recente sentenza della Cassazione. Anche qui, alla fine, l'obiettore non
sottrae nell'immediato soldi allo Stato (e tantomeno al bilancio militare)
ma compie un'azione di resistenza nonviolenta che rappresenta (se ben
condotta e supportata da altri, ben pubblicizzata ecc.) un'opportunità per
"fare opinione", promuovere dibattito sulla guerra, sulle spese militari,
sulle alternative civili ecc. Per quanto riguarda le disposizioni da dare al
tuo fiscalista, nel caso tu decida di optare per la disobbedienza civile,
queste non riguardano la dichiarazione dei redditi (che va compilata
normalmente, senza accorgimenti particolari) ma il versamento delle imposte
dovute che va effettuato sottraendo la quota "per obiezione alle spese
militari" da versare per progetti a favore della pace e della Difesa
Popolare Nonviolenta di cui (sul volantone allegato) trovi numerosi
suggerimenti.  Per ora ci fermiamo qui e restiamo in attesa delle tue
eventuali, nuove osservazioni e/o richieste di chiarimento. Ciao!
per il centro nazionale di coordinamento

Massimo Aliprandini