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Scheda tecnica per iniziative per OSM
- Subject: Scheda tecnica per iniziative per OSM
- From: "LOC" <locosm at tin.it>
- Date: Mon, 21 Mar 2005 16:17:47 +0100
Per fare l'obiezione alle spese militari occorre : compilare il modulo del volantone a pag 5 i casi più semplici sono: -chi ha dato una sottoscrizione per associazioni, enti, iniziative per la pace fotocopia il versamento lo acclude al modulo; -chi deve dei soldi allo stato nella dichiarazione può versare in meno 15 E. e lo destina ad attività di pace. Lo stato non interviene fino a 16,26 E. in più o in meno nella dichiarazione; - chi da un contributo per la campagna e firma il modulo; - per i gruppi che lo vogliono, possono finanziare una loro iniziativa locale fotocopiandola sul retro del modulo e inviare le dichiarazioni al centro coordinatore; -tutte le altre opzioni segnalate nel volantone. Consulta il sito: <http://ospiti.peacelink.it/cnosm/>http://ospiti.peacelink.it/cnosm/ Sono disponibili volantone 2005 più la relazione introduttiva dell'assemblea Osm di Bologna ciao max e giuseppe Ecco di seguito alcune informazioni sulla Campagna OSM (Obiezione Spese Militari) che viene riproposta annualmente, dal 1982. Volantone allegato. Evidentemente, rimaniamo a tua disposizione per ogni ulteriore chiarimento. Ti allego il volantone 2005 : dalla sua lettura, credo tu possa cominciare a trovare alcune risposte. Nel contempo, ti fornisco alcune indicazioni generali: -da qualche anno, l'obiezione alle spese militari è sostanzialmente svincolata dalla dichiarazione dei redditi, nel senso che per un lavoratore dipendente (se non ha altri redditi e dunque non va "a debito" quando deve presentare la dichiarazione) si traduce in un atto puramente politico, attuabile in qualsiasi momento dell'anno, essendogli state trattenute le tasse alla fonte. Secondo noi, però, questo non va ad inficiare l'incisività dell'iniziativa, soprattutto se sono in tanti ad obiettare. Semplicemente, visto che moltissimi obiettori sono lavoratori dipendenti, si tratta di spostare la rilevanza dell'OSM dal piano economico/finanziario (sottrarre soldi alle spese militari, non praticabile nell'immediato) a quello politico, facendo giungere a livello istituzionale una voce quanto più possibile forte di cittadini/e che si dichiarano obiettori alle spese militari, che vogliono chiudere con la guerra (dalla ricerca alla sperimentazione bellica, dalla produzione al commercio di armi, consapevoli di tutte le implicazioni economiche, culturali, politiche, etiche che questo comporta...) e percorrere una strada radicalmente alternativa: quella della difesa popolare nonviolenta, o difesa non armata nonviolenta, che si inserisce (con una sua specificità) nel percorso delle tante organizzazioni che oggi partecipano al Movimento contro la guerra. Per restare sugli aspetti pratici, un lavoratore dipendente senza altri redditi può obiettare facendo due cose molto semplici: compilare la dichiarazione di obiezione e allegare un versamento "di pace" (o esporne uno già fatto nel corso dell'anno) destinato a chi - a parere dell'obiettore - riflette meglio i motivi della sua obiezione alla guerra; - per un lavoratore autonomo o comunque per chi si trova "a debito" al momento di presentare la dichiarazione dei redditi, ci sono invece due possibilità: oltre a quella citata, si può infatti fare "disobbedienza civile" rifiutandosi (con un gesto pubblico e motivato con precisione dalla dichiarazione OSM) di pagare una parte delle tasse dovute (nella misura stabilita dal singolo obiettore) esponendosi consapevolmente alle conseguenze del caso: avvisi di mora, ingiunzioni di pagamento ecc. fino all'eventuale pignoramento o "fermo macchina", prassi contestata da una recente sentenza della Cassazione. Anche qui, alla fine, l'obiettore non sottrae nell'immediato soldi allo Stato (e tantomeno al bilancio militare) ma compie un'azione di resistenza nonviolenta che rappresenta (se ben condotta e supportata da altri, ben pubblicizzata ecc.) un'opportunità per "fare opinione", promuovere dibattito sulla guerra, sulle spese militari, sulle alternative civili ecc. Per quanto riguarda le disposizioni da dare al tuo fiscalista, nel caso tu decida di optare per la disobbedienza civile, queste non riguardano la dichiarazione dei redditi (che va compilata normalmente, senza accorgimenti particolari) ma il versamento delle imposte dovute che va effettuato sottraendo la quota "per obiezione alle spese militari" da versare per progetti a favore della pace e della Difesa Popolare Nonviolenta di cui (sul volantone allegato) trovi numerosi suggerimenti. Per ora ci fermiamo qui e restiamo in attesa delle tue eventuali, nuove osservazioni e/o richieste di chiarimento. Ciao! per il centro nazionale di coordinamento Massimo Aliprandini
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