Emergency con Giuliana e il popolo iracheno, Roma-Venezia 19 febbraio



                                                                                                  


I tempi necessariamente prefissati e difficilmente modificabili di un
evento gioioso si intrecciano con i tempi imposti da emergenze drammatiche.
Genera in noi tutti rammarico l'impossibilità di essere fisicamente
presenti a Roma, dove si manifesta per la liberazione di Giuliana Sgrena
e con ciò stesso per la liberazione dell'Iraq dall'occupazione militare,
per la liberazione dell'umanità dall'inimicizia, dalla violenza, dalla
guerra.
Noi qui oggi non stiamo «parlando d'altro».

Nel collegare il nome di Emergency con un'imbarcazione destinata ad
attività di grande impegno ed evidenza, questo vogliamo dire: se
appartiene in qualche misura alla natura umana l'espressione della
forza, del coraggio, della sfida, queste espressioni possono non avere,
non debbono avere «nemici» in altri esseri umani.
È falso questo asserito bisogno del «nemico» per affermarsi; falsa
questa immaginata necessità che qualcuno debba soccombere perché qualcun
altro realizzi sé stesso.

Lo scorso 26 dicembre un evento naturale ci ha detto come esistano
avversità   non avversari   da combattere, come esistano sfide da
raccogliere in una forma che non vede gli esseri umani contrapposti, ma
uniti, da una stessa parte, a difendersi senza che nessuno di loro sia
«il nemico».

E il seguito di quella giornata tragica ci ha detto che la comprensione
reciproca, la solidarietà, il riconoscimento dei bisogni di tutti sono
davvero praticabili, sono praticati.
Ci siamo dati appuntamento a Venezia, all'isola della Certosa, sabato 19
febbraio, per dire che la distanza e la separazione rappresentate dal
mare o dall'oceano possono essere, purché si voglia, tramite per
raggiungersi, incontrarsi, conoscersi.

Noi ci incontreremo per contribuire al varo di una «politica
dell'amicizia», la stessa che migliaia di persone manifesteranno a Roma,
la stessa che ispira da sempre i pensieri e l'agire di Giuliana.

/Vi invitiamo quindi a testimoniare con noi la solidarietà e la
vicinanza a Giuliana, Florence, Hussein, a tutti gli ostaggi e al popolo
iracheno./

                          

/*EMERGENCY Onlus - Ong - via Meravigli 12/14 - 20123 Milano - Tel.
02881881 Fax 0286316336*/

_*/emergenc at emergency.it/* <mailto:emergenc at emergency.it>_*/ -
/*_*/www.emergency.it/* <http://www.emergency.it/>_*/ - Codice Fiscale
97147110155 - c/c Post. 28426203/*





I tempi necessariamente prefissati e difficilmente modificabili di un
evento gioioso si intrecciano con i tempi imposti da emergenze drammatiche.
Genera in noi tutti rammarico l'impossibilità di essere fisicamente
presenti a Roma, dove si manifesta per la liberazione di Giuliana Sgrena e
con ciò stesso per la liberazione dell'Iraq dall'occupazione militare, per
la liberazione dell'umanità dall'inimicizia, dalla violenza, dalla guerra.
Noi qui oggi non stiamo «parlando d'altro».

Nel collegare il nome di Emergency con un'imbarcazione destinata ad
attività di grande impegno ed evidenza, questo vogliamo dire: se appartiene
in qualche misura alla natura umana l'espressione della forza, del
coraggio, della sfida, queste espressioni possono non avere, non debbono
avere «nemici» in altri esseri umani.
È falso questo asserito bisogno del «nemico» per affermarsi; falsa questa
immaginata necessità che qualcuno debba soccombere perché qualcun altro
realizzi sé stesso.

Lo scorso 26 dicembre un evento naturale ci ha detto come esistano
avversità non avversari da combattere, come esistano sfide da raccogliere
in una forma che non vede gli esseri umani contrapposti, ma uniti, da una
stessa parte, a difendersi senza che nessuno di loro sia «il nemico».

E il seguito di quella giornata tragica ci ha detto che la comprensione
reciproca, la solidarietà, il riconoscimento dei bisogni di tutti sono
davvero praticabili, sono praticati.
Ci siamo dati appuntamento a Venezia, all'isola della Certosa, sabato 19
febbraio, per dire che la distanza e la separazione rappresentate dal mare
o dall'oceano possono essere, purché si voglia, tramite per raggiungersi,
incontrarsi, conoscersi.

Noi ci incontreremo per contribuire al varo di una «politica
dell'amicizia», la stessa che migliaia di persone manifesteranno a Roma, la
stessa che ispira da sempre i pensieri e l'agire di Giuliana.

Vi invitiamo quindi a testimoniare con noi la solidarietà e la vicinanza a
Giuliana, Florence, Hussein, a tutti gli ostaggi e al popolo iracheno.

EMERGENCY Onlus - Ong - via Meravigli 12/14 - 20123 Milano - Tel. 02881881
Fax 0286316336

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