Fwd:manifestazione pacisista: riflessioni



Mauro Di Gregorio ci ha inviato una mail di riflessione sul presidio che si
è svolto a Campobasso per la liberazione di Giuliana Sgrena, che vi
giriamo, con l'auspicio che si apra una profiqua riflessione.....

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Premetto che non condividevo quasi nulla dell'appello lanciato per un
presidio che chiedeva la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena
rapita in Iraq.
Nonostante dubbi e differenze ho scelto di "passare" per testimoniare un
gesto di solidarietà nei confronti di una donna che vive sulla sua pelle
una delle più drammatiche violenze.
Sono passato, ho osservato e mi viene da chiedere tre piccole questioni.
1) Se le forze del centrosinistra raccolgono in Molise decine di migliaia
di voti, se le forze più a sinistra annoverano tra le loro fila qualche
migliaia di iscritti, se per i sindacati - Cgil in testa - questi numeri si
raddoppiano... si può sapere dove erano a godersi la serata? Certo che a
Piazza Prefettura non c'erano, a meno che la loro presenza non si notava
perché è evanescente come le loro idee;
2) Pax Christi ha scritto una lettera a Giuliana Sgrena (lo avrà fatto
proprio perché non poteva leggerla), tutto il mondo cattolico "impegnato"
ha aderito alla manifestazione nazionale del prossimo 19, qui in Molise vi
sono preti sensibili, partecipi, attivi... erano forse tutti a messa con i
loro fedeli. Certo è che in piazza non c'erano;
3) In Molise da poco è nato l'Ordine dei Giornalisti, se ne sentiva
veramente il bisogno. Dunque, lasciamo perdere la guerra, le truppe e tutto
il resto, ma cavolo la Sgrena non è una loro collega? È chiaro che una
corporazione cura i "propri" interessi e da noi il massimo rischio che
corre un giornalista è di scrivere correttamente in italiano, cosa può
fregare loro di una rapita in Iraq, poteva starsene a casa o scrivere da un
albergo. Qui si fanno cose serie, si briga per un posto da addetto stampa,
si liscia il politico e l'imprenditore, si cura Il Bene... in Provincia.
Fatto sta che altro che presenza in piazza, nemmeno uno straccio di
comunicato abbiamo avuto il piacere (?!) di leggere.
Riepilogando, se Giuliana dovesse contare sulla solidarietà dei molisani,
sulla loro disponibilità a testimoniare vicinanza e a rinunciare ai propri
piacere personali per una causa nobile, mi viene da dire solo: povera
Giuliana!
E un po' anche poveri noi, circondati da un esercito di ipocriti, meno
pericoloso di quello armato ma altrettanto dannoso per la nostra società.

Mauro Di Gregorio



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L'autoritarismo ha bisogno
di obbedienza,
la democrazia di
DISOBBEDIENZA