Fsm 2005 - "Occupare e resistere per abitare" - La protesta contro Lula (225)



GIOVEDÌ 27 GENNAIO 2005
<http://www.itaca.coopsoc.it/article.php3?id_article=834>"Ocupar, resistir,
p'ra' morar!"
di <mailto:a.chicayban at itaca.coopsoc.it>Alberto Chicayban
Occupare e resistere per abitare. La protesta del Movimento Nazionale di
Lotta per l'Abitazione, che ha occupato un palazzo del Governo federale.

<http://www.itaca.coopsoc.it>www.itaca.coopsoc.it

In allegato, un'immagine dell'occupazione

Il palazzo occupato alla faccia di Lula

A un certo punto della Marcia sento un grido di guerra familiare: -
"Ocupar, resistir, p'ra' morar!" (occupare e resistere per abitare). Sono i
membri del MNLM - Movimento Nazionale di Lotta per l'Abitazione - che
tengono sotto occupazione un palazzo del governo federale. Aspettano
l'arrivo di due ministri del Governo Lula che, giunti per il FSM, devono
farsi vedere per risolvere la questione.

Con l'ascesa al Governo di Lula, lo scenario stava gradualmente mutando.
Lula, infatti, si era preso direttamente in carico la questione del diritto
all'abitazione, diritto di tutti i brasiliani ancora senza una casa. E il
MNLM era divenuto interlocutore unico e privilegiato del Governo Lula in
materia di politica abitativa. Singolare che sia proprio il Movimento a
contestare il presidente.
Il Movimento è nato per disciplinare questioni importanti come la
distribuzione della terra, delle ricchezze, il diritto all'abitazione, le
necessità basilari dei cittadini. Il potere della proprietà è ancora molto
forte in Brasile ed ha radici molto profonde che soltanto una lotta
costante può sradicare. ll Movimento si è assunto il compito di affrontare
questi problemi, far vedere alla gente come stanno le cose in campo
abitativo, organizzare i senza tetto e far sì che, tramite l'occupazione di
terre in diverse province, si possano vedere rispettati i bisogni di ogni
comunità, di ogni etnia presente in territorio nazionale. La situazione
abitativa è la punta dell'iceberg dell'azione del sistema capitalista nel
Mondo, che sta portando il caos dappertutto e questo è più evidente nel
Terzo Mondo, come in Brasile.

La agguerrita Edmar, uno dei capi del movimento, dice: - "Adesso occupiamo
in maniera strategica, scegliendo il momento più adeguato per ottenere il
maggiore impatto dai media".

Non c'è dubbio che il risultato c'è: ogni gruppo organizzato della Marcia
Per la Pace rende omaggio agli occupanti, alla faccia del Governo Lula e
dei suoi ministri neo liberali. Si capisce perché Lula ha evitato di
apparire pubblicamente al FSM e ha scelto di riunirsi soltanto con i membri
del gruppo organizzatore del Forum: aveva paura di essere fischiato
fortemente (che differenza dall'accoglienza trionfale del 2003!).

Infatti, ho potuto vedere diversi striscioni contro il governo Lula. Lui
ancora riscuote una certa fiducia dalla gente, ma sta rischiando molto a
causa del ritardo nelle azioni per il sociale. Cinquanta milioni di
brasiliani sono al di sotto della soglia di povertà e mancano al paese
venticinque milioni di case. Dicono i giornali che l'economia brasiliana va
bene. Il popolo, però, sta male. A chi serve l'economia che sta bene?

Fabio Della Pietra
Ufficio stampa
Cooperativa Itaca - Pordenone

Prot. 225