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un piccolo, bel modo per fare qualcosa contro la violenza
- Subject: un piccolo, bel modo per fare qualcosa contro la violenza
- From: laura malavolta <lauramalavolta at yahoo.it>
- Date: Wed, 12 Jan 2005 19:29:29 +0100
".......................................... Guardavo quei bei pesci muoversi nell'acqua, guardavo i maialini appesi agli uncini e pensavo a come, a parte la miseria e la fame, l'uomo ha sempre trovato strane giustificazioni per la sua violenza carnivora nei confronti degli altri esseri viventi. Uno degli argomenti che vengono ancora oggi usati in Occidente per giustificare il massacro annuo di centinaia di milioni di polli, agnelli, maiali e bovi è che per vivere si ha bisogno di proteine. E gli elefanti? Da dove prendono le proteine gli elefanti? L'argomento con cui un amico cercò di convincere Gandhi ad abbandonare la tradizione ortodossamente vegetariana della sua famiglia fu dello stesso tipo. Gli disse che gli inglesi erano capaci con pochi uomini di dominare milioni di indiani perché mangiavano carne. Questo li rendeva forti. Il solo modo di combatterli era di diventare carnivori come loro. Una notte allora i due amici vanno in riva al fiume e per la prima volta Gandhi mangia un boccone di carne di capra, tradendo così la fede dei suoi genitori e della sua casta. Ma sta malissimo. Non digerisce e ogni volta che cerca di addormentarsi gli pare di sentire nello stomaco il belare della capra mangiata, come racconta nella sua autobiografia. In tutta la sua vita Gandhi non toccò più un pezzo di carne, neppure nei suoi anni da studente in Inghilterra dove tutti gli dicevano che senza carne non avrebbe potuto resistere al freddo. .............................................. col passar del tempo, mi son reso conto che, non considerandoli più come cibo, cominciavo a guardare gli animali diversamente da prima e a sentirli sempre di più come altri esseri viventi, in qualche modo parte della stessa vita che popola e fa il mondo. La sola vista di una bistecca ormai mi ripugna, l'odore di una che cuoce mi dà la nausea e l'idea che uno possa allevare delle bestie solo per assassinarle e mangiarsele mi ferisce. Il modo perfettamente "razionale" in cui noi uomini alleviamo gli animali per ucciderli, tagliando la coda ai maiali perché quelli dietro non la mordano a quelli davanti, e il becco ai polli perché, impazzendo nella loro impossibilità di muoversi, non attacchino il vicino, è un ottimo esempio della barbarie della ragione. ............................................ Io guardavo i maialini e chiedevo, fra me e me, a chi li avrebbe mangiati: "Avete mai sentito le grida che vengono da un macello?" Bisognerebbe che ognuno le sentisse, quelle grida, prima di attaccare una bistecchina. In ogni cellula di questa carne c'é il terrore della violenza, il veleno di quella improvvisa ultima paura dell'animale che muore. .............................................. Perché fare del proprio stomaco un cimitero? ............................................... E' un problema di morale. Ecco un piccolo, bel modo per fare qualcosa contro la violenza: decidere di non mangiare più altri esseri viventi................................................. " TIZIANO TERZANI "UN ALTRO GIRO DI GIOSTRA Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo" (*) (*) una buonissima idea per un bel regalo di natale.......!
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