IRAQ: Elettra Deiana, PRC - ITALIA FACCIA COME UCRAINA, PRESENZA ILLEGITTIMA



IRAQ: PRC, ITALIA FACCIA COME UCRAINA, PRESENZA ILLEGITTIMA
DEIANA, USA NON SE NE ANDRANNO MAI SE NON SI ROMPE COALIZIONE
(ANSA) - ROMA, 11 GEN - ''Mentre anche l'Ucraina abbandona a stretto giro
il campo di battaglia, la partecipazione italiana alla guerra in Iraq,
arrivata a scadenza il 31 dicembre, e' doppiamente illegittima: sia sul
piano costituzionale e del diritto internazionale sia su quello della
tempistica istituzionale''. Lo dichiara Elettra Deiana, capogruppo di
Rifondazione Comunista in commissione Difesa alla Camera, dopo la decisione
del parlamento ucraino di ritirare immediatamente le truppe dall'Iraq.
''Ovviamente, non ci sono dubbi su cosa decideranno il presidente del
Consiglio e i suoi ministri - aggiunge - L'ottusa fedelta' all'alleato
americano e' diventata ormai un target irrinunciabile, una sorta di
legittimazione politica internazionale per il governo Berlusconi. Ma la
decisione italiana e' gia' presa: alla guerre come alla guerre, con l'Iraq
ridotto a un mattatoio, nella morsa tra micidiali rappresaglie e infiniti
bombardamenti angloamericani da una parte, e il moltiplicarsi di feroci e
indiscriminati episodi di resistenza armata dall'altra''. Anche a
Nassiriya, secondo Deiana, ''le cose rischiano di mettersi assai male, come
dimostra l'attacco, per fortuna senza conseguenze, subito a una pattuglia
italiana nei giorni scorsi''. ''Le chiacchiere sul processo di
democratizzazione che le elezioni del 30 gennaio dovrebbero assicurare non
potrebbero essere piu' tragicamente farsesche. Da fonti statunitensi si
apprende che un 'no' e' stato opposto alla richiesta sunnita di definire
uno scadenzario del ritiro delle truppe americane come condizioni perche'
la parte sannita non boicotti le elezioni. Non se ne andranno mai - prevede
l'esponente del Prc - fintanto che l'intero Medio Oriente non sara'
modellato in tutto e per tutto secondo i loro piani. A meno che non si
sbricioli l'alleanza dei willings, e in tutte le sedi e i luoghi della
terra non si chieda conto a Bush rimane del disastro iracheno''. ''Per
questo - conclude Deiana - la richiesta, che noi rinnoviamo tenacemente,
del ritiro delle truppe italiane dall'Iraq rimane il primo passo necessario
e irrinunciabile perche' in quel Paese martoriato qualcosa cominci a
cambiare veramente''. (ANSA).
COM-PNZ
11-GEN-05 14:30 NNNN