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10/12 Imola: "Gli specchi della paura: guerra, terrorismo e costruzione del nemico quotidiano".
- Subject: 10/12 Imola: "Gli specchi della paura: guerra, terrorismo e costruzione del nemico quotidiano".
- From: "Ca' del Vento" <ventocadel at libero.it>
- Date: Tue, 7 Dec 2004 19:59:43 +0100
Il clima di intolleranza e paura che si sta generando attorno a cittadini migranti rischia di pregiudicare la loro salute di questi ultimi ed in particolare di incidere notevolmente sulla salute mentale. "L'aria che si respira" favorisce l'accentuarsi di comportamenti di isolamento e la tendenza all'autosegregazione, quali meccanismi già attivi negli stranieri. Ciò porta come pericolosa conseguenza lo scarso riferimento ai servizi nel momento in cui essi si trovino in una condizione di disagio e di bisogno. Eppure si sa quanto sia importante evitare tali condizioni di isolamento e di autoemarginazione poiché è ormai ampiamente riconosciuto che esse costituiscono il carburante più efficace per alimentare ulteriormente una condizione di disagio mentale. È sempre più necessario oggi, e lo faremo con una conferenza il 10 Dicembre, Anniversario della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, affermare convintamente che la risposta ai problemi risiede nella capacità di ciascuno di promuovere il dialogo tra portatori di valori e culture diverse. Il titolo della conferenza pubblica è "Gli specchi della paura: guerra, terrorismo e costruzione del nemico quotidiano". La Conferenza vuole sottolineare il legame che intercorre tra le logiche pervasive delle guerre e del terrore e il nostro quotidiano rapportarci con i cittadini migranti. Ciò che sta succedendo nel mondo in questi anni sta cambiando i rapporti quotidiani tra le persone che vivono nelle nostre città. Un cambiamento alimentato dalla paura che " gli stranieri facciano da padroni in casa nostra" o che la forte presenza di quest'ultimi sul nostro territorio possa produrre una perdita dell'identità nazionale. Questo sempre più si traduce, nei diversi contesti di vita: nelle strade, nelle scuole, nei centri sociali e in altri luoghi di ritrovo, in episodi di intolleranza nei confronti di chiunque sia sospettato essere vicino al mondo islamico. Gli occidentali si sentono assediati da una pericolosa minaccia rappresentata dal fondamentalismo religioso. Tale paura alimentata da una disinvolta, cattiva se non spesso strumentale informazione diviene così pervasiva che l'esercizio di guardare alle cose che accadono attivando le proprie capacità critica diviene sempre più rarefatto. E così quasi senza accorgercene rischia di insinuarsi pericolosamente l'idea "normale" che ci porta a pensare i cittadini stranieri come filoterroristi o comunque nemici. Per queste ragioni abbiamo pensato di dare vigore all'idea che sia importante scegliere la strada del dialogo per ricomporre i conflitti invitando il 10 dicembre a Imola quelle personalità che hanno fatto questa scelta in maniera determinata e che hanno deciso di gettare ponti tra culture e fedi diverse aprendosi al confronto e alla contaminazione senza tentennamenti. Le persone che svilupperanno questi temi sono: Mohamed Nour Dachan (presidente UCOII, Unione Comunità Isalmiche Italiane), Raffaello Zordan (giornalista del mensile NIGRIZIA, rivista dell'Africa e del mondo nero), Sergio Sinigaglia (Rappresentante della Rete Ebrei contro l'occuapzione), Monica Lanfranco (scrittrice e coautrice del libro "Donne disarmanti") che pone l'attenzione sul ruolo ricoperto dalle donne relativamente al temi del disarmo e all'affermazione di pratiche non violente; il prof. Merini (Direttore del Centro di Psichiatria Multietnica "G. Devereux") ed il prof Canevaro (docente presso Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università degli Studi di Bologna) che da anni si occupano del fenomeno del disagio mentale tra i migranti e di come esso sia strettamente legato ad esperienze di sradicamento culturale, alle esperienze che si producono durante il viaggio di migrazione ed alla condizione di isolamento ed intolleranza che vivono una volta giunti a destinazione. La lettura delle poesie di Chiara Longo, tratte dal suo ultimo libro "La matita dei pensieri", segnerà il cammino della discussione che si svilupperà nella seconda parte della giornata. Questa giornata di riflessione conclude il ciclo di iniziative che va sotto il titolo di "Oltre la siepe" sostenuto dal Comune di Imola, dall' Associazione Trama di terre (associazione per i diritti delle donne migranti), dal Dipartimento di Salute Mentale, dal Consorzio Servizi Sociali Imola, dal Comitato 10 ottobre di Imola e dall'Istituti di Istruzione Superiore Paolini - Cassiano e Alessandro da Imola. 10 dicembre 2004 Convegno "Gli specchi della paura: guerra, terrorismo e costruzione del nemico quotidiano". Cineteatro "Don Fiorentini" in via Marconi 31- IMOLA ORE 9,30 - Saluto del Sindaco ORE 10 - Introduzione di Tiziana Dal Pra (presidentessa Ass. Trama di Terre). PRIMA PARTE: Nemici veri e immaginari; guerre e conflitti; ricerca di soluzioni; il dialogo possibile Perchè dilagano le logiche della guerra e del terrore? Che intrecci hanno con la realtà e con l'immaginario? Le religioni, le appartenenze, le identità forti sono un ostacolo o un aiuto sul cammino di una pace con giustizia? La nostra convinzione è che la risposta ai problemi risiede sempre nella volontà e capacità di ciascuno di promuovere il dialogo fra portatori di valori, culture e diverse. Modera la discussione Valerio Zanotti (giornalista) Interverranno: Mohamed Nour Dachan (presidente Ucooi, Unione delle comunità islamiche in Italia), Raffaello Zordan (giornalista del mensile missionario Nigrizia), Sergio Sinigaglia (Rete ebrei contro l'occupazione). Testimonianze di donne migranti. Dibattito ORE 12,30 circa - buffet etnico ORE 14,30 - Intervento introduttivo di Claudio Ravani (Responsabile U.O.Territoriale DSM, Asl Imola) SECONDA PARTE (14,30 - 17) Il nemico sotto casa, il pericolo dentro le nostre teste Chi è il capro espiatorio di turno? Le donne, gli immigrati, i brutti, le persone poco veloci.... o chi? Disagio mentale e sradicamento culturale, isolamento e intolleranza nel quotidiano. Quelle/i che soffrono della mania di persecuzione e quelle/i che sono perseguitati davvero (e talvolta nessuno sa il perché). Il gioco dei ruoli: vittime, carnefici e omplici. Come possiamo toglierci le ragnatele dai pensieri e il terrore dei cuori? Intervento del Comitato "10 ottobre" di Imola Modera la discussione Daniele Barbieri (giornalista). Interverranno: Alberto Merini (etno-psichiatra, docente presso l'Università degli studi di Bologna e direttore del Centro di psichiatria multietnica "G. Devereux"), Andrea Canevaro (docente al dipartimento di Scienze dell'educazione dell'Università degli Studi di Bologna), Monica Lanfranco (giornalista, scrittrice e coautrice del libro "Donne disarmanti"). Lettura delle poesie di Chiara Longo, tratte dal suo ultimo libro "La matita dei pensieri" a cura del Comitato 10 ottobre di Imola Dibattito L'iniziativa si chiuderà in serata dalle 18,30 alle 23.00, presso la palestra comunale Ravaglia, via M. Kolbe 3 Imola, con lo svolgimento di un torneo interetnico "indoor" al quale parteciperanno squadre dell'ANPIS (Associazione Nazionale Polisportive per l'Integrazione Socile) sez. Emilia Romagna, degli Istituti di Istruzione Superiore "Cassiano da Imola" e "Alessandro da Imola" e di alcune comunità di migranti presenti ad Imola (attraverso contatti con la Caritas locale). L'organizzazione del torneo interetnico nella giornata del 10 dicembre va nella direzione del confronto e del dialogo ed è volta a dare vigore all'idea che per ricomporre i conflitti sia importante scegliere la starda del dialogo, gettare ponti tra culture e fedi diverse aprendosi al confronto ed alla contaminazione senza tentennamenti.
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