10/12 Imola: "Gli specchi della paura: guerra, terrorismo e costruzione del nemico quotidiano".



Il clima di intolleranza e paura che si sta generando attorno a cittadini
migranti rischia di pregiudicare la loro salute di questi ultimi ed in
particolare di incidere notevolmente sulla salute mentale. "L'aria che si
respira" favorisce l'accentuarsi di comportamenti di isolamento e la
tendenza all'autosegregazione, quali meccanismi già attivi negli stranieri.
Ciò porta come pericolosa conseguenza lo scarso riferimento ai servizi nel
momento in cui essi  si trovino in una condizione di disagio e di bisogno.
Eppure si sa quanto sia importante evitare tali condizioni di isolamento e
di autoemarginazione poiché è ormai ampiamente riconosciuto che esse
costituiscono il carburante più efficace per alimentare ulteriormente una
condizione di disagio mentale.
È sempre più necessario oggi, e lo faremo con una conferenza il 10
Dicembre, Anniversario della dichiarazione universale dei diritti
dell'uomo, affermare convintamente che la risposta ai problemi risiede
nella capacità di ciascuno di promuovere il dialogo tra portatori di valori
e culture diverse.
Il titolo della conferenza pubblica è "Gli specchi della paura: guerra,
terrorismo e costruzione del nemico quotidiano".
La Conferenza vuole sottolineare il legame che intercorre tra le logiche
pervasive delle guerre e del terrore e il nostro quotidiano rapportarci con
i cittadini migranti.
Ciò che sta succedendo nel mondo in questi anni sta cambiando i rapporti
quotidiani tra le persone che vivono nelle nostre città. Un cambiamento
alimentato dalla paura che " gli stranieri facciano da padroni in casa
nostra" o che la forte presenza di quest'ultimi sul nostro territorio possa
produrre una perdita dell'identità nazionale. Questo sempre più si traduce,
nei diversi contesti di vita: nelle strade, nelle scuole, nei centri
sociali e in altri luoghi di ritrovo, in episodi di intolleranza nei
confronti di chiunque sia sospettato essere vicino al mondo islamico.
Gli occidentali si sentono assediati da una pericolosa minaccia
rappresentata dal fondamentalismo religioso. Tale paura alimentata da una
disinvolta, cattiva se non spesso strumentale informazione diviene così
pervasiva che l'esercizio di guardare alle cose che accadono attivando le
proprie capacità critica diviene sempre più rarefatto. E così quasi senza
accorgercene rischia di insinuarsi pericolosamente l'idea "normale" che ci
porta a pensare i cittadini stranieri come filoterroristi o comunque nemici.
Per queste ragioni abbiamo pensato di dare vigore all'idea che sia
importante scegliere la strada del dialogo per ricomporre i conflitti
invitando il 10 dicembre a Imola quelle personalità che hanno fatto questa
scelta in maniera determinata e che hanno deciso di gettare ponti tra
culture e fedi diverse aprendosi al confronto e alla contaminazione senza
tentennamenti.
Le persone che svilupperanno questi temi sono: Mohamed Nour Dachan
(presidente UCOII, Unione Comunità Isalmiche Italiane), Raffaello Zordan
(giornalista del mensile NIGRIZIA, rivista dell'Africa e del mondo nero),
Sergio Sinigaglia (Rappresentante della Rete Ebrei contro l'occuapzione),
Monica Lanfranco (scrittrice e coautrice del libro "Donne disarmanti") che
pone l'attenzione sul ruolo ricoperto dalle donne relativamente al temi del
disarmo e all'affermazione di pratiche non violente; il prof. Merini
(Direttore del Centro di Psichiatria Multietnica "G. Devereux")  ed il prof
Canevaro (docente presso Dipartimento di Scienze dell'Educazione
dell'Università degli Studi di Bologna) che da anni si occupano del
fenomeno del disagio mentale tra i migranti e di come esso sia strettamente
legato ad esperienze di sradicamento culturale, alle esperienze che si
producono durante il viaggio di migrazione ed alla condizione di isolamento
ed intolleranza che vivono una volta giunti a destinazione.
La lettura delle poesie  di Chiara Longo, tratte dal suo ultimo libro "La
matita dei pensieri", segnerà il cammino della discussione   che si
svilupperà nella seconda parte della giornata.
Questa giornata di riflessione conclude il ciclo di iniziative che va sotto
il titolo di "Oltre la siepe" sostenuto dal Comune di Imola, dall'
Associazione Trama di terre (associazione per i diritti delle donne
migranti), dal Dipartimento di Salute Mentale, dal Consorzio Servizi
Sociali Imola,  dal Comitato 10 ottobre di Imola e dall'Istituti di
Istruzione Superiore Paolini - Cassiano  e Alessandro da Imola.


10 dicembre 2004 Convegno "Gli specchi della paura: guerra, terrorismo e
costruzione del nemico quotidiano".


Cineteatro "Don Fiorentini" in via Marconi 31- IMOLA

ORE 9,30 - Saluto del Sindaco
ORE 10 - Introduzione di Tiziana Dal Pra (presidentessa Ass. Trama di Terre).

PRIMA PARTE: Nemici veri e immaginari; guerre e conflitti; ricerca di
soluzioni; il dialogo possibile

Perchè dilagano le logiche della guerra e del terrore? Che intrecci hanno
con la realtà e con l'immaginario? Le religioni, le appartenenze, le
identità forti sono un ostacolo o un aiuto sul cammino di una pace con
giustizia? La nostra convinzione è che la risposta ai problemi risiede
sempre nella volontà e capacità di ciascuno di promuovere il dialogo fra
portatori di valori, culture e diverse.

Modera la discussione Valerio Zanotti (giornalista)

Interverranno:
Mohamed Nour Dachan (presidente Ucooi, Unione delle comunità islamiche in
Italia), Raffaello Zordan (giornalista del mensile missionario Nigrizia),
Sergio Sinigaglia (Rete ebrei contro l'occupazione).

Testimonianze di donne migranti.
Dibattito

ORE 12,30 circa - buffet etnico

ORE 14,30 - Intervento introduttivo di Claudio Ravani (Responsabile
U.O.Territoriale DSM, Asl Imola)

SECONDA PARTE (14,30 - 17)
Il nemico sotto casa, il pericolo dentro le nostre teste

Chi è il capro espiatorio di turno? Le donne, gli immigrati, i brutti, le
persone poco veloci.... o chi? Disagio mentale e sradicamento culturale,
isolamento e intolleranza nel quotidiano. Quelle/i che soffrono della mania
di persecuzione e quelle/i che sono perseguitati davvero (e talvolta
nessuno sa il perché). Il gioco dei ruoli: vittime, carnefici e omplici.
Come possiamo toglierci le ragnatele dai pensieri e il terrore dei cuori?

Intervento del Comitato "10 ottobre" di Imola

Modera la discussione Daniele Barbieri (giornalista).

Interverranno:
Alberto Merini (etno-psichiatra, docente presso l'Università degli studi di
Bologna e direttore del Centro di psichiatria multietnica "G. Devereux"),
Andrea Canevaro (docente al dipartimento di Scienze dell'educazione
dell'Università degli Studi di Bologna), Monica Lanfranco (giornalista,
scrittrice e coautrice del libro "Donne disarmanti").

Lettura delle poesie di Chiara Longo, tratte dal suo ultimo libro "La
matita dei pensieri" a cura del Comitato 10 ottobre di Imola
Dibattito

L'iniziativa si chiuderà in serata dalle 18,30 alle 23.00, presso la
palestra comunale Ravaglia, via M. Kolbe 3 Imola, con lo svolgimento di un
torneo interetnico "indoor" al quale parteciperanno squadre dell'ANPIS
(Associazione Nazionale Polisportive per l'Integrazione Socile) sez. Emilia
Romagna, degli Istituti di Istruzione Superiore "Cassiano da Imola" e
"Alessandro da Imola" e di alcune comunità di migranti presenti ad Imola
(attraverso contatti con la Caritas locale). L'organizzazione del torneo
interetnico nella giornata del 10 dicembre va nella direzione del confronto
e del dialogo ed è volta a dare vigore all'idea che per ricomporre i
conflitti sia importante scegliere la starda del dialogo, gettare ponti tra
culture e fedi diverse aprendosi al confronto ed alla contaminazione senza
tentennamenti.