Pax Christi ai parlamentari NATO: Benvenuti ma...



Comunicato stampa

Pax Christi ai parlamentari NATO: Benvenuti ma.





10 novembre 2004 - ore 13,40





Con una lettera aperta Pax Christi - movimento cattolico internazionale
per la pace, si rivolge ai parlamentari dei Paesi NATO che si riuniranno
nei prossimi giorni a Venezia.

"Giorno dopo giorno si svelano davanti a tutti gli effetti devastanti
delle guerre umanitarie o preventive - si legge nel documento - e anche
la Nato ha ignorato e superato completamente il suo ruolo diventando
ancella della strategia imperiale della guerra infinita" E' questa la
preoccupazione contenuta nel messaggio accanto alla riflessione sul
ruolo che la Nato va svolgendo nel mondo: "La Nato si sarebbe dovuta
sciogliere per raggiunto fine sociale quando nel 1989 Ë caduto il muro
di Berlino" ha affermato Giulio Andreotti di recente. Significativamente
la lettera viene diffusa nel giorno in cui il calendario ricorda la
memoria di San Martino di Tours che seppe riconvertire la propria spada
in strumento di condivisione e di giustizia verso i poveri. Dopo aver
espresso il disappunto per le enormi risorse economiche destinate ogni
anno all'acquisizione di nuovi armamenti, la lettera rivolge una
richiesta ai partecipanti all'Assemblea Parlamentare: "La Nato chieda ed
attui una forte riduzione delle spese militari e un maggior
finanziamento alla cooperazione internazionale e al sostegno delle
politiche sanitarie nei paesi poveri" ponendo nel contempo una forte
attenzione sui mezzi alternativi alla guerra per la soluzione delle
crisi internazionali.



Contatti: Pax Christi - segreteria nazionale 0552020375 -
info at paxchristi.it





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Pax Christi

Lettera aperta ai Parlamentari della NATO



"Benvenuti a Venezia, cittý di pace!"



Avremmo voluto rivolgere anche a voi, come ai milioni di persone che
arrivano qui per tanti motivi, lo stesso saluto, se non fossimo
pienamente consapevoli che voi non vi perderete per le calli inseguendo
quei percorsi di pace che i cittadini e i milioni di persone che
continuano a dire no alla guerra ricercano senza mollare mai.

Ovunque nel mondo nuove guerre stanno generando terrore e terrorismo:
esse hanno  responsabili precisi, che prendono decisioni a cui non
intendiamo consegnare la nostra approvazione. Giorno dopo giorno si
svelano davanti a tutti gli effetti devastanti delle guerre "umanitarie"
o "preventive": anche la Nato ha ignorato e superato completamente il
suo ruolo diventando ancella della strategia imperiale della guerra
infinita.

Ci stanno ripetendo in questi giorni che voi parlamentari non c'entrate
niente con la svolta radicale della Nato che, rispetto all'Alleanza
difensiva del 1949, ha cambiato tutto tranne il nome, diventando, senza
alcuna discussione e decisione dei parlamenti nazionali, un nuovo
soggetto sovrano che si Ë appropriato del diritto di far scoppiare
guerre e conflitti ovunque e senza pi˜ limitazioni agli "interessi"
dei paesi membri.

"La Nato si sarebbe dovuta sciogliere per raggiunto fine sociale quando
nel 1989 Ë caduto il muro di Berlino". Non sono queste le parole di un
radicale pacifista, ma del senatore a vita Giulio Andreotti, pronunciate
l'altro giorno a Cagliari.

Ma giý la vostra Assemblea di Istanbul contribuÏ a modificare
obiettivi e finalitý. Senza alcuna limitazione geografica, nel 1999,
si stravolse il concetto strategico della Nato, decidendo che le sue
forze armate possono intervenire ovunque nel mondo per conseguire i suoi
scopi, anche nei casi non previsti dallo statuto.

Quale Ë la vostra visione del futuro? Alla base di una alleanza
militare vi Ë la necessitý di sapere da chi ci si deve difendere.
Chi Ë il nemico oggi?

Le migliaia di vittime che qualcuno avrý pur sulla coscienza, gridano
giustizia e i popoli invocano un rafforzamento dell'ONU. Nemmeno il
fiume di sangue dei 100.000 morti in Iraq sta fermando la logica
devastante delle armi.  E mentre Kofi Annan condanna ancora una volta
come "illegittima" quella guerra, voi parlamentari vi accingete a
coprire, se non a ratificare, i prossimi scenari di guerra planetaria.

Sapete bene che sono centinaia i miliardi di dollari spesi ogni anno in
armamenti. Le armi sono legate al sistema finanziario e servono a
mantenere i privilegi dei pochi contro i molti, gli esclusi dal
banchetto.

Anche noi abbiamo un sogno. Che dall'assemblea di Venezia possa uscire a
chiare lettere la richiesta di un'inversione di tendenza. La Nato chieda
ed attui una forte riduzione delle spese militari e un maggior
finanziamento alla cooperazione internazionale e al  sostegno delle
politiche sanitarie nei paesi poveri.

La nostra coscienza di cittadini e l'assoluto imperativo del Vangelo ci
obbligano a non tacere.

Noi riteniamo che la guerra abbia ampiamente dimostrato nel corso dei
secoli di non essere uno strumento efficace per la soluzione delle crisi
internazionali e pertanto che essa vada superata in favore di altri
mezzi che nella risoluzione di conflitti escludano il ricorso alla
violenza.





Pax Christi Italia

11 Novembre 2004

memoria di San Martino di Tours - vescovo

















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