a cosa serve venire via dall'Iraq?



Signor Direttore del Corriere della Sera, 
Giovanni Sartori chiede ai pacifisti: a cosa serve venire via dall'Iraq subito?
A me sembra di poter presentare due considerazioni:
- perche' restare? Non c'era nessun fondamento morale, legale, e neppure saggiamente politico e utilitario ad intervenire con forze militari italiane in una guerra ingiustificabile, che non combatte il terrorismo, ma lo alimenta; dunque non si po' persistere in una presenza non giustificabile;
- a cosa serve restare? Serve ad accrescere l'odio accanito verso l'Italia come collaboratrice dell'invasione e della violenza.
Non si tratta di abbandonare un popolo violentato prima da Saddam e poi dalla guerra e dal terrorismo congiunti. Ma di accrescere la collaborazione tra i popoli coi mezzi del diritto, delle istituzioni internazionali, delle iniziative civili di pace e giustizia, non coi mezzi stolti della guerra, diretti ad altri fini ingiustificabili. Oggi possono dare questa collaborazioni solo i governi e società che non hanno fatto o collaborato alla guerra.
Se c'e' una speranza di tagliare le radici profonde del terrorismo, essa sta nel tagliare le radici della violenza nella nostra cultura, economia e politica.
Enrico Peyretti