POESIE CONTRO LA GUERRA



Subject: POESIE CONTRO LA GUERRA


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> Balla balla gioventù / balla
> balla per la Pace / balla balla con lei /
> senza scordarla mai./ E' così bella così
> fragile / e sempre minacciata / e sempre
> viva e sempre condannata.
> Jacques Prèvert
>
>
> Chi sta in alto dice :
> pace e guerra sono di essenza diversa.
> La loro pace e la loro guerra
> son come vento e tempesta.
>
> La guerra cresce dalla loro pace
> come il figlio dalla madre.
> Ha in faccia
> i suoi lineamenti orridi.
>
> La loro guerra uccide
> quel che alla loro pace è sopravvissuto.
> Bertold Brecht
>
>
> Non ho nulla di nuovo da insegnare al mondo.
> La verità e la non violenza sono antiche come le montagne.
> Gandhi
>
>
> Per quel che interessa ai mezzi di comunicazione di massa
> la morte di un singolo soldato è una tragedia, ma la morte
> di milioni di soldati non è altro che statistica.
> David Kertzer
>
>
> E' pazzesco che l'uomo può inventare / per distruggere
> l'uomo / e poiché tutto questo avviene normalmente /
> l'uomo si crede vivo ed è già quasi morto / e già da molto
> tempo / va avanti e indietro in un triste scenario .
> Jacques Prèvert
>
>
> Siccome l'uomo ha anche bisogno di un cervello oltre che
> nervi e muscoli, bisogna che un'opera di distruzione venga
> giustificata da qualche ideale che faccia da pretesto .
> Anthony Burgess
>
>
> Generale, il tuo carro armato è una macchina potente
> Spiana un bosco e sfracella cento uomini.
> Ma ha un difetto:
> ha bisogno di un carrista.
> Generale, il tuo bombardiere è potente.
> Vola più rapido d'una tempesta e porta più di un elefante.
> Ma ha un difetto:
> ha bisogno di un meccanico.
> Generale, l'uomo fa di tutto.
> Può volare e può uccidere.
> Ma ha un difetto:
> può pensare .
> Bertold Brecht
>
>
> Gli uomini che muoiono sono i figli, gli amanti, i martiri.
> Una donna può solo perdere in guerra, mai vincere.
> E a lei la guerra non dà nessun brivido di emozione.
> Danielle Steel
>
> Al momento di marciare molti non sanno
> che alla loro testa marcia il nemico.
> La voce che li comanda
> è la voce del nemico.
> E chi parla del nemico
> è lui stesso il nemico.
> Bertolt Brecht
>
>
> La gente può accettare la descrizione di due, tre, forse anche
> cento assassinii, e forse persino elaborarli emotivamente,
> ma al sentir dire di migliaia di omicidi, chi ascolta si chiude
> e diviene insensibile come a suo tempo gli assassini e le vittime.
> L'orrore è divenuto ovvietà.
> Simon Wiesenthal
>
>
> Gli esseri umani sono accumuli di energia, masse
> di acetone in forma di carne, ed è più facile
> concentrare questa energia per distruggere,
> dato che creare è così difficile visto che richiede
> cervello e immaginazione.
> Anthony Burgess
>
>
> La guerra che verrà
> non è la prima.
> Prima ci sono state altre guerre.
> Alla fine dell'ultima
> c'erano vincitori e vinti.
> Fra i vinti la povera gente
> faceva la fame. Fra i vincitori
> faceva la fame la povera gente egualmente.
> Bertolt Brecht
>
> Voi disboscate imbecilli
> voi disboscate
> Tutti i giovani alberi con la vecchia ascia
> voi distruggete
> Disboscate
> imbecilli
> voi disboscate
> E gli annosi alberi con le loro radici
> le loro vecchie dentiere
> voi li conservate
> E un cartello attaccate
> Alberi del bene e del male
> Alberi della Vittoria
> Alberi della Libertà
> E la foresta deserta appesta il vecchio bosco crepato
> e partono gli uccelli
> e voi restate là a cantare
> Voi restate là
> imbecilli
> a cantare e a fare la parata.
> Jacques Prèvert
>
> Se tutti si battessero soltanto secondo le proprie opinioni,
> la guerra non si farebbe mai.
> Lev Tolstoj
>
>
> Verso la fine di un discorso estremamente importante
> il grand'uomo di stato inceppatosi
> su una bella frase vuota
> ne cade dentro
> e abbandonato con la gran bocca aperta
> ansante
> mostra i denti
> e la carie dentaria dei suoi pacifici ragionamenti
> mette a nudo i nervi della guerra
> la delicata question d'argent.
> Jacques Prèvert
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