Comincato Stampa - Attentato sede ANPI a Busto Arsizio - 8 settembre 2004



Comunicato stampa


Il Comitato Direttivo Provinciale di Varese ed il Comitato Direttivo della
Sez. di Busto Arsizio dell'A.N.P.I. - Associazione Nazionale Partigiani d'
Italia - denunciano il grave attentato compiuto verso le ore 00.30 della
notte scorsa contro la ns. sede di Busto Arsizio Via Ferrer n.47.
Sintomatica, ma non occasionale, la data scelta per l'attentato, l'
anniversario dell'8 settembre 1943, data dell'armistizio tra l'Italia e gli
Alleati ed inizio della lotta partigiana per sconfiggere il nazismo ed il
fascismo e riconquistare la libertà, la democrazia e la pace.
Gli attentatori hanno lasciato la loro firma, una scritta sulla parete
esterna che recita "ANPI RAUSS", accompagnata dalla croce celtica.
L'attentato, compiuto con materiale incendiario, lanciato all'interno dei
locali della sede, di proprietà dell'amministrazione comunale, ha provocato
gravi danni alle strutture, alle apparecchiature e soprattutto agli infissi
che sono stati scardinati.
E' necessario non isolare l'avvenimento, perché segue ad una serie di
provocazioni dello stesso tenore compiute contro la sede provinciale dell'
A.N.P.I. di Varese e prima, nel 2003, alla Festa Provinciale della
Resistenza ed, ultimamente, contro la Festa dell'Unità di Bisuschio il
giorno in cui era indetto un dibattito sulla lotta di resistenza.
Quanto sopra ci porta a dire che l'attentato contro la sede di Busto
Arsizio non è opera del solito balordo, ma è parte di un disegno coltivato
dalle forze reazionarie, non sempre combattute con unità dalle forze
politiche. Vale la pena ricordare, ad esempio, che recentemente la
maggioranza della Commissione parlamentare competente ha approvato un
disegno di legge diretto al riconoscimento degli aderenti alla Repubblica
Sociale di Salò quali legittimi belligeranti", nell'intenzione di
accomunare gli aguzzini delle Brigate Nere ai partigiani che combattevano
per la libertà.
I due Comitati si rivolgono alle forze dell'ordine, che vigilino affinché
tali atti non abbiano più a ripetersi in futuro, attuando anche le
necessarie misure preventive, ad esempio nei confronti di chi, allo stadio
comunale, e nel corso di manifestazioni sportive, espone apertamente
simboli nazisti e fascisti.
Ai partiti, ed alle associazioni democratiche, ed ai sindacati, si rivolge
un caldo invito alla vigilanza democratica, realizzando anche le opportune
iniziative unitarie che isolino i provocatori e diano contenuto alla
democrazia conquistata.

Per il Comitato direttivo di Busto Arsizio Per il Comitato Provinciale di
Varese
              Il Presidente di Sezione          Il Presidente
             Avv. Gianluigi Ceriotti       Angelo Chiesa