Re: no war, no bush



Ci sono tanti motivi per una costestazione pacifica o - almeno - se di
disobbedienza, assolutamente non violenza. Ne dico due soli.

1) Lasciamo pure il monopolio della violenza a chi è tanto stolto da
pretenderlo.

2) Nessuno ha il diritto di danneggiare il movimento pacifista, ne' i
politici interessati, ne' chi trova piu' facile usare le mani che il cervello.

Il pace
             Giuseppe



A 16.54 31/05/2004 +0200, vous avez écrit :
>A tutti gli organi di informazione
>A tutte le reti di movimento
>A tutti quelli che si preparano a contestare Bush
>
>NO WAR NO BUSH
>
>In questi giorni si parla molto delle mobilitazioni contro la presenza di
>Bush a Roma. La destra e Pisanu tirano fuori, per intero, la loro natura
>forcaiola e repressiva, promettendo arresti e manganelli, dichiarando la
>loro fedeltà senza condizioni a Bush e alla guerra preventiva e permanente.
>Il centro-sinistra invece con foga e insistenza punta il dito sempre dalla
>stessa parte: "la piazza sia tranquilla, docile e addomesticata" Non
>bisogna fare nulla questo è il ritornello, si può manifestare ma niente di
>più.
>L’attenzione non è rivolta tanto al fatto che Bush è un criminale, che sta
>uccidendo e torturando, che la guerra preventiva e suoi manovratori vanno
>fermati. Energie e parole vengono spese per dire che scendere in piazza
>serve a poco o che scendere in piazza è giusto, ma non è giusto esprimere
>la propria indignazione, la propria rabbia nei confronti di una visita
>tanto sgradita.
>Chi dice queste cose evidentemente ha più a cuore i calcoli elettorali
>piuttosto che l'autonomia dei movimenti e dei suoi percorsi. A noi
>interessa l’autonomia dei movimenti, nella loro complessità, a noi
>interessano i dati di espressione, di vita, e non semplicemente
>l’amministrazione dell’esistente.
>Per questo in primo luogo pronunciamo la nostra indignazione nei confronti
>di chi, a sinistra e a destra, intende segmentare, marginalizzare e
>criminalizzare articolazioni dello spazio politico delle e dei
>disobbedienti o del movimento in generale e riteniamo che le parole di
>“accusa preventiva” rivolte nei confronti dei fratelli e sorelle del
>Nord-Est siano rivolte a noi tutti,nessuno escluso.
>Per quanto riguarda l’ ordine del discorso secondo il quale “non deve
>accadere nulla” diciamo senza ammiccamenti che noi riteniamo giusto
>contestare Bush, riteniamo vitale il conflitto per i movimenti e per quelle
>istanze di democrazia assoluta, contro la guerra globale, per le quali da
>sempre ci battiamo.
>Il problema semmai è non rassegnarsi all'idea che "l'altro mondo
>possibile"ci venga donato dal cielo e fare in modo che il conflitto
>necessario sia costituente di nuova società. Ci sembra difficile non
>vedere, nella volontà di contestare realmente e non solo in termini di
>opinione Bush, una dimensione costituente, dalla parte dell’ umanità.
>Per questo lanciamo un appello a tutte e tutti coloro che hanno
>attraversato i movimenti di questi anni a produrre nella giornata del 4
>giugno forme di insubordinazione, di disobbedienza,azioni dirette contro la
>visita dell'Imperatore e del Signore della guerra.
>
>STOP BUSH
>disertare la guerra globale permanente
>
>Disobbedienti
>
>
>Da Campobasso partirà un pullman per la manifestazione del 4 giugno alle
>ore ore 8,30 dal piazzale del vecchio romagnoli. Per info:
>disobbedientimolise at libero.it - 333.6734740
>
>--
>Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink.
>Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
>Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/pace/maillist.html
>Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace
>Si sottintende l'accettazione della Policy Generale:
>http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html
>
>