Comunicato del Forum Palestina



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La Palestina e le prossime elezioni europee
Comunicato del Forum Palestina



Salutiamo con favore il fatto che la Palestina stia entrando
prepotentemente nella agenda e nella campagna elettorale in corso per il
Parlamento Europeo. A questo abbiamo lavorando costantemente dall'ottobre
del 2001 in poi.

In Europa, i movimenti di solidarietà con la Palestina stanno impegnando un
lungo braccio di ferro con i governi dell'Unione Europea affinché adottino
sanzioni commerciali verso Israele come protesta contro la costruzione del
Muro dell'apartheid e l'annessione della Cisgiordania messi in opera da
Sharon. Un appello di decine di parlamentari e di organizzazioni non
governative che chiede la sospensione del Trattato di Associazione
Commerciale tra Unione Europea ed Israele è stato presentato alla
Presidenza dell'Unione Europea.

Lunedì 3 maggio abbiamo tenuto su questo obiettivo una manifestazione nel
centro di Roma ed il giorno successivo abbiamo consegnato all'ambasciata
irlandese un documento analogo a quello presentato al governo irlandese,
presidente di turno dell'Unione. Le risposte dell'Unione Europea sono state
fino a questo momento ipocrite. Il fatto che l'UE sia il principale partner
commerciale di Israele, viene sbandierato dalle autorità europee come
strumento di pressione verso il governo Sharon, ma se questo strumento non
si trasforma in atti concreti continua a sembrarci una forma di complicità
dell'Europa con il progetto di annientamento dei palestinesi portato avanti
dalle autorità israeliane.



In questo senso, salutiamo positivamente il fatto che in Francia e in
Italia la solidarietà con la lotta del popolo palestinese si stia
concretizzando anche con proposte elettorali.

In Italia sta suscitando interesse e dibattito la candidatura di Bassam
Saleh, presidente della Comunità Palestinese di Roma, candidato come
indipendente nelle liste del Partito dei Comunisti Italiani nel Lazio, in
Toscana, in Umbria e Marche. A Bassam Saleh siamo particolarmente legati
anche perché è stato uno dei fondatori del Forum Palestina.

Sempre in Italia ci sono anche altri candidati che si sono distinti per la
loro attività di solidarietà con la lotta del popolo palestinese. Per i
Verdi c'è Mauro Bulgarelli che ci è stato spessissimo a fianco. Con lui
siamo stati nei campi profughi di Sabra e Chatila, con lui,  l'ultima
volta, abbiamo occupato l'ACEA di Roma per bloccare ogni possibile accordo
tra la holding del Comune di Roma e Israele. Mauro Bulgarelli è candidato
nella circoscrizione della Sicilia e Sardegna

C'è poi Jacopo Venier, anche lui candidato nel Partito dei Comunisti
Italiani nel Lazio, Toscana, Umbria e Marche, con il quale è venuto
crescendo la collaborazione in occasione della ultima grande manifestazione
per la Palestina, quella dell'8 novembre 2003. Nella stessa circoscrizione
è candidato anche Vauro Senesi, il cui impegno al fianco dei palestinesi
non ha bisogno di presentazioni. Nella circoscrizione Piemonte, Lombardia,
Liguria è candidato, anche lui nelle liste del PdCI, il "mitico" Gaetano
Liguori, musicista jazz sopraffino, dopo aver realizzato insieme a Giulio
Stocchi la famosa "Cantata Rossa per Tal Al Zataar", ogni anno parte in
silenzio per andare a suonare nei e per i campi profughi palestinesi in
Libano. Nel PRC, che pure ci ha sempre fatto soffrire parecchio nelle
mobilitazioni sulla Palestina, c'è Luisa Morgantini, attualmente
europarlamentare che si presenta come indipendente per un secondo mandato
sempre nella circoscrizione Lazio, Toscana, Umbria, Marche. A Luisa
Morgantini  abbiamo poco da rimproverare. Anche se con posizioni e
interlocutori diversi dai nostri, si è sempre battuta per i diritti dei
palestinesi e dei pacifisti israeliani. Forse c'è da rimproverare il PRC
che l'ha lasciata troppo spesso da sola, incluso quando, due anni fa,  è
stata aggredita da un gruppo di sionisti oltranzisti all'uscita della
trasmissione "Sciuscià".

Non è molto ma neanche poco se pensiamo che la lobby filo-israeliana in
Italia ha fatto di tutto per cancellare la Palestina dall'agenda politica.
Una affermazione di questi candidati potrebbe far venire il mal di pancia
all'iracondo ambasciatore israeliano in Italia e al suo mandante Ariel
Sharon.

 Ma la Palestina sta entrando di forza nell'agenda politica delle prossime
elezioni europee non solo in Italia. In Francia è stata addirittura
costituita una apposita lista indipendente - Europalestina - che vede come
candidati sia cittadini palestinesi che esponenti francesi delle
associazioni e dei comitati di solidarietà con la Palestina. Il capolista è
il medico Cristophe Oberlin impegnato in progetti sanitari a Gaza. Altri
candidati sono noti nei movimenti antirazzisti francesi come l'attore
Dieudiennè o Maurice Rajsfus e Youssef Haji, attivi nelle associazioni di
immigrati e, nel secondo caso, animatore tre anni fa della lista locale di
movimento "Motive's" a Lione. Obiettivo dichiarato della lista
"Europalestine" è di "fare qualcosa di forte nei confronti dei nostri
dirigenti politici di fronte alla situazione assolutamente catastrofica in
Medio Oriente ed in modo particolare contro i piani di strangolamento del
popolo palestinese da parte del governo di Israele". Auguriamo a questa
lista i migliori successi per creare anche un po' di scandalo e movimento
nell'inerzia della sinistra francese ed europea sulla Palestina.

Si tratta di candidature che, in un modo o nell'altro, si pongono
l'obiettivo di "portare la Palestina nel cuore dell'Europa" e di mettere
fine alla vergognosa complicità dell'Unione Europea con Israele per quello
che sta accadendo nei territori palestinesi occupati. Un successo di queste
candidature sarebbe indubbiamente un contributo alla lotta di liberazione
ed alla resistenza del popolo palestinese ed uno smacco per i complici di
un criminale di guerra di nome Ariel Sharon.

 Forum Palestina