da uruknet.info: Il Pentagono, signore globale dei bassifondi



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        Fallouja: l'inizio di una guerra globale "strada per strada"? Il
        Pentagono, signore globale dei bassifondi


        Mike Davis (traduzione: Curzio Bettio)


Il giovane marine americano è esultante. "È un sogno, il paradiso dei
cecchini" lui dichiara ad un giornalista del Los Angeles Times nei
sobborghi di Fallouja. "Si può andare dovunque e vi sono molti modi per
sparare al nemico, senza che lui possa individuare dove tu sei."

"Qualche volta il fantoccio crolla a terra, e lo lascio un pò ad urlare
per distruggere il morale dei suoi compagnoni. Poi farò uso di un
secondo colpo."

"Far fuori un brutto fantoccio" lui spiega, "ti dà un'incomparabile
scarica di adrenalina". Lui si vanta di aver avuto "confermate 24
uccisioni" nella fase iniziale nel brutale assalto USA contro la città
insorta di 300.000 persone.

A fronte dell'intransigente Resistenza popolare Irachena che fa
ricordare l'eroica difesa Vietcong di Hue nel 1968, i Marines hanno
scatenato il terrore indiscriminato. Secondo i giornalisti indipendenti
e gli operatori medici del luogo, i militari hanno massacrato almeno
duecento donne e bambini nelle prime due settimane di aggressione.

La battaglia di Fallouja, insieme ai conflitti contemporaneamente aperti
contro le città Sciite e contro i sobborghi poveri di Baghdad, sono
prove a scommessa alta, non tanto della politica USA in Iraq, ma della
capacità di Washington di dominare quello che gli strateghi del
Pentagono considerano "lo spazio chiave dello scontro del futuro": le
città del Terzo Mondo.

La catastrofe di Mogadiscio del 1993, quando le milizie delle zone
vicine hanno inflitto il 60% delle perdite all'elite dell'esercito USA,
i Rangers, ha costretto gli strateghi Statunitensi a ripensare quello
che era noto in Pentagonese come MOUT: Militarized Operations on
Urbanized Terrain. (Operazioni di Natura Militare su Terreno Urbanizzato).

Ultimamente, un Programma di Difesa Nazionale esaminato nel dicembre
1997, ha stigmatizzato l'Esercito che si dimostra non preparato al
combattimento protratto nelle strade impraticabili, come labirinti, dei
centri urbani poveri.

Come risultato, le quattro forze armate, coordinate dal Gruppo degli
Staff Congiunti per l'Azione Urbana, hanno lanciato programmi di rottura
per un addestramento approfondito alla guerriglia cittadina, sotto le
condizioni reali da Terzo Mondo. "Il futuro dei teatri di guerra," così
dichiara il giornale della Scuola di Guerra dell'Esercito, "risiede
nelle strade, nelle fogne, negli edifici con tanti piani, e nelle aree
urbane con distese disordinate di edifici che costituiscono le città
disastrate del mondo."

Consiglieri Israeliani sono stati tranquillamente portati ad insegnare
ai Marines, ai Rangers e ai Seals della Marina, le tattiche "a regola
d'arte", in particolare sulla coordinazione specialistica dei cecchini e
delle squadre di demolizione con mezzi blindati pesanti e con una
copertura aerea schiacciante, come viene spietatamente messo in atto
dalle Forze di Difesa di Israele, a Gaza e nella West Bank.

Strutture artificiali di zone urbanizzate (complete di sistemi per la
produzione di fumi e suoni ) sono state costruite per simulare le
condizioni di combattimento in quartieri ad alta densità di popolazione
di città come Baghdad o Port-au-Prince. Il Laboratorio per il
Combattimento Urbano del Corpo dei Marines ha anche messo in scena
"giochi di guerra" realistici ("Guerriero Urbano") ad Oakland e a
Chicago, mentre il Comando per le Operazioni Speciali dell'Esercito "ha
invaso" Pittsburgh.

Attualmente, molti dei Marines che combattono a Fallouja hanno
frequentato "con profitto" queste esercitazioni da Guerriero Urbano, ed
anche l'addestramento al combattimento simulato a 'Yodavillè (la
Struttura per l'Addestramento al Combattimento Urbano, a Yuma, Arizona),
mentre le unità dell'Esercito che stanno circondando Sadr City e Najaf
sono allievi del nuovo simulatore MOUT di Fort Polk, Louisiana, costato
34 milioni di dollari.

Questa "Israelizzazione" tattica della dottrina di combattimento degli
USA è stata accompagnata da quella che può essere definita come una
"Sharonizzazionè del punto di vista mondiale del Pentagono. I teorici
militari prevedono la potenzialità in evoluzione del teatro di guerra ad
alta tecnologia di bloccare, se non totalmente distruggere, le
ribellioni croniche di natura "terroristica" radicate nella disperazione
dei mega quartieri miserabili sempre più in espansione.

Per favorire lo sviluppo di una struttura geopolitica per il
combattimento urbano, i pianificatori militari sono ritornati alla RAND
Corporation degli anni Novanta: la vecchia "alma mater" del
Dr.Stranamore! La RAND, una centrale di consulenti nonprofit istituita
dall'Air Force nel 1948, è stata tristemente famosa per la progettazione
negli anni Cinquanta della guerra nucleare con possibili esiti
apocalittici.

In questo periodo la RAND si occupa delle città, ad alto livello. I suoi
ricercatori valutano le statistiche sul crimine urbano, sulla salute
pubblica all'interno della città, e sulla privatizzazione
dell'istruzione pubblica. Inoltre gestisce il Centro Arroyo
dell'Esercito che ha pubblicato una piccola collana di recenti studi sul
contesto e sui meccanismi del teatro di guerra nelle città.

Uno dei principali progetti RAND, iniziato nei primi anni Novanta, è
stato lo studio importante sulle "variazioni prodotte dall'aumento
demografico influenzeranno i futuri conflitti." Il punto essenziale, la
scoperta della RAND, è che l'urbanizzazione della povertà nel mondo ha
prodotto "l'urbanizzazione della ribellione" (questo, infatti, è il
titolo del loro rapporto).

"I ribelli stanno seguendo i loro partigiani all'interno delle città,"
avverte la RAND, "costituendo "zone liberate" nelle baraccopoli delle
città.Nessuna dottrina USA, nessun addestramento, nessun equipaggiamento
è stato pensato ancora per la contro-ribellione urbana." Come risultato,
i bassifondi sono diventati l'anello più debole nella catena dell'Impero
Americano.

I ricercatori RAND riflettono sull'esempio di El Salvador dove
l'esercito locale, malgrado il massiccio appoggio USA, è stato incapace
di fermare la guerriglia del FMLN dall'aprire un fronte urbano. Invece,
"avessero pure i ribelli del Fronte di Liberazione Nazionale Farabundo
Marti efficacemente operato all'interno delle città per l'insurrezione,
bisogna discutere su quanto gli Stati Uniti potevano aver fatto per
contribuire a mantenere ancora la situazione di stallo fra il governo e
i rivoltosi."

Più recentemente, un autorevole teorico dell'Air Force ha fatto le
medesime puntualizzazioni nel Giornale della Forza Aerospaziale. " La
rapida urbanizzazione nei paesi in via di sviluppo, " scrive il Capitano
Troy Thomas in un articolo della primavera del 2002, " determina un
ambiente di campo di battaglia che è comprensibile in modo decrescente,
relativamente alla sua non pianificazione sempre più crescente."

Thomas mette in confronto i centri urbani, "gerarchicamente" moderni, le
cui infrastrutture centralizzate sono facilmente demolibili da
bombardamenti aerei (Belgrado) o da attacchi terroristici (Manhattan),
con le baraccopoli periferiche del Terzo Mondo sempre in estensione,
organizzate da "sottosistemi informali, decentralizzati," dove "non
esistono progetti, e i centri di potere nel sistema non sono facilmente
riconoscibili."

Utilizzando come esempio "il mare di miseria urbana" che circonda
Karachi, Thomas dipinge la sconcertante provocazione del "combattimento
asimmetrico" all'interno di terreni urbani "non-nodali, non-gerarchici"
contro milizie "fondate sul clan" spinte dalla "disperazione e dalla
rabbia". Egli cita i bassifondi in allargamento di Lagos e di Kinshasa
come altri campi di battaglia da incubo.

Comunque il Capitano Thomas (il cui articolo è provocatoriamente
intitolato "Signori dei bassifondi: la potenza aerospaziale nei
combattimenti urbani"), così come la RAND, confidano in modo sfacciato
che i nuovi massicci investimenti del Pentagono nella tecnologia MOUT,
Militarized Operations on Urbanized Terrain, (Operazioni di Natura
Militare su Terreno Urbanizzato), e l'addestramento supereranno tutte le
difficoltà che andranno riducendosi di un teatro di guerra nelle
baraccopoli. Inoltre, uno dei documenti di riferimento della RAND
(Operazioni Aerospaziali in Ambientazioni Urbane) fornisce una utile
tabella per calcolare il limite accettabile di "danni collaterali"
(alias bambini ammazzati) a seconda dei differenti vincoli e limiti
operativi e politici.

Naturalmente, l'occupazione dell'Iraq è stata illustrata dagli ideologi
di Bush come un "laboratorio di democrazia" nel Medio Oriente. D'altro
canto, per i depravati del MOUT è un laboratorio di diverso tipo, dove i
cecchini Marines e i piloti dell'Air Force provano sul campo le nuove
tecniche di ammazzamento in una guerra mondiale emergente contro i
poveri delle città.

mike davis/alessandra moctezuma
1331 33rd St
San Diego CA 92102

Il sito promotore Tomsdispatch - <mailto:-%3Cmailto:Tomeditor at aol.com> è
gestito da Tom Engelhardt, un attivista ed editore con sede a New York,
ed è sponsorizzato dalla "Nation".

homepage:
http://www.nationinstitute.org/tomdispatch/index.mhtml?emx=x&pid=1386
<http://www.nationinstitute.org/tomdispatch/index.mhtml?emx=x&pid=1386>

http://portland.indymedia.org/en/2004/04/286289.shtml
<http://portland.indymedia.org/en/2004/04/286289.shtml>

:: notizia n. 2061 postata il 21-apr-2004 22:43 ECT in lingua originale:
The Israelization of U.S. Armed Forces: Acceptable Numbers of Dead Babies
http://www.uruknet.info/colonna-centrale-pagina.php?p=2061&colonna=m
<http://www.uruknet.info/colonna-centrale-pagina.php?p=2061&colonna=m>

(Traduzione di Curzio Bettio di Soccorso Popolare di Padova)

http://www.uruknet.info/?p=2150
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www.uruknet.info <http://www.uruknet.info>: a site gathering daily
information concerning occupied Iraq: news, analysis, documents and
texts of iraqi resistance available in Italian and English.
Any link will be greatly appreciated: you can get our banner or link
coordinates from our homepage. Please let us know about new links, so
that we can recall them in our link-page.


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documenti e testi sulla resistenza in italiano e in inglese, aggiornate
ogni giorno.
Un grazie fin d'ora per ogni link al ns. sito: potrete scaricare il
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Informateci di ogni nuovo link, in modo da poter contraccambiare e
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Fallouja: l'inizio di una guerra globale "strada per strada"? Il Pentagono,
signore globale dei bassifondi

Mike Davis (traduzione: Curzio Bettio)


Il giovane marine americano è esultante. "È un sogno, il paradiso dei
cecchini" lui dichiara ad un giornalista del Los Angeles Times nei
sobborghi di Fallouja. "Si può andare dovunque e vi sono molti modi per
sparare al nemico, senza che lui possa individuare dove tu sei."

"Qualche volta il fantoccio crolla a terra, e lo lascio un pò ad urlare per
distruggere il morale dei suoi compagnoni. Poi farò uso di un secondo
colpo."

"Far fuori un brutto fantoccio" lui spiega, "ti dà un'incomparabile scarica
di adrenalina". Lui si vanta di aver avuto "confermate 24 uccisioni" nella
fase iniziale nel brutale assalto USA contro la città insorta di 300.000
persone.

A fronte dell'intransigente Resistenza popolare Irachena che fa ricordare
l'eroica difesa Vietcong di Hue nel 1968, i Marines hanno scatenato il
terrore indiscriminato. Secondo i giornalisti indipendenti e gli operatori
medici del luogo, i militari hanno massacrato almeno duecento donne e
bambini nelle prime due settimane di aggressione.

La battaglia di Fallouja, insieme ai conflitti contemporaneamente aperti
contro le città Sciite e contro i sobborghi poveri di Baghdad, sono prove a
scommessa alta, non tanto della politica USA in Iraq, ma della capacità di
Washington di dominare quello che gli strateghi del Pentagono considerano
"lo spazio chiave dello scontro del futuro": le città del Terzo Mondo.

La catastrofe di Mogadiscio del 1993, quando le milizie delle zone vicine
hanno inflitto il 60% delle perdite all'elite dell'esercito USA, i Rangers,
ha costretto gli strateghi Statunitensi a ripensare quello che era noto in
Pentagonese come MOUT: Militarized Operations on Urbanized Terrain.
(Operazioni di Natura Militare su Terreno Urbanizzato).

Ultimamente, un Programma di Difesa Nazionale esaminato nel dicembre 1997,
ha stigmatizzato l'Esercito che si dimostra non preparato al combattimento
protratto nelle strade impraticabili, come labirinti, dei centri urbani
poveri.

Come risultato, le quattro forze armate, coordinate dal Gruppo degli Staff
Congiunti per l'Azione Urbana, hanno lanciato programmi di rottura per un
addestramento approfondito alla guerriglia cittadina, sotto le condizioni
reali da Terzo Mondo. "Il futuro dei teatri di guerra," così dichiara il
giornale della Scuola di Guerra dell'Esercito, "risiede nelle strade, nelle
fogne, negli edifici con tanti piani, e nelle aree urbane con distese
disordinate di edifici che costituiscono le città disastrate del mondo."

Consiglieri Israeliani sono stati tranquillamente portati ad insegnare ai
Marines, ai Rangers e ai Seals della Marina, le tattiche "a regola d'arte",
in particolare sulla coordinazione specialistica dei cecchini e delle
squadre di demolizione con mezzi blindati pesanti e con una copertura aerea
schiacciante, come viene spietatamente messo in atto dalle Forze di Difesa
di Israele, a Gaza e nella West Bank.

Strutture artificiali di zone urbanizzate (complete di sistemi per la
produzione di fumi e suoni ) sono state costruite per simulare le
condizioni di combattimento in quartieri ad alta densità di popolazione di
città come Baghdad o Port-au-Prince. Il Laboratorio per il Combattimento
Urbano del Corpo dei Marines ha anche messo in scena "giochi di guerra"
realistici ("Guerriero Urbano") ad Oakland e a Chicago, mentre il Comando
per le Operazioni Speciali dell'Esercito "ha invaso" Pittsburgh.

Attualmente, molti dei Marines che combattono a Fallouja hanno frequentato
"con profitto" queste esercitazioni da Guerriero Urbano, ed anche
l'addestramento al combattimento simulato a 'Yodavillè (la Struttura per
l'Addestramento al Combattimento Urbano, a Yuma, Arizona), mentre le unità
dell'Esercito che stanno circondando Sadr City e Najaf sono allievi del
nuovo simulatore MOUT di Fort Polk, Louisiana, costato 34 milioni di
dollari.

Questa "Israelizzazione" tattica della dottrina di combattimento degli USA
è stata accompagnata da quella che può essere definita come una
"Sharonizzazionè del punto di vista mondiale del Pentagono. I teorici
militari prevedono la potenzialità in evoluzione del teatro di guerra ad
alta tecnologia di bloccare, se non totalmente distruggere, le ribellioni
croniche di natura "terroristica" radicate nella disperazione dei mega
quartieri miserabili sempre più in espansione.

Per favorire lo sviluppo di una struttura geopolitica per il combattimento
urbano, i pianificatori militari sono ritornati alla RAND Corporation degli
anni Novanta: la vecchia "alma mater" del Dr.Stranamore! La RAND, una
centrale di consulenti nonprofit istituita dall'Air Force nel 1948, è stata
tristemente famosa per la progettazione negli anni Cinquanta della guerra
nucleare con possibili esiti apocalittici.

In questo periodo la RAND si occupa delle città, ad alto livello. I suoi
ricercatori valutano le statistiche sul crimine urbano, sulla salute
pubblica all'interno della città, e sulla privatizzazione dell'istruzione
pubblica. Inoltre gestisce il Centro Arroyo dell'Esercito che ha pubblicato
una piccola collana di recenti studi sul contesto e sui meccanismi del
teatro di guerra nelle città.

Uno dei principali progetti RAND, iniziato nei primi anni Novanta, è stato
lo studio importante sulle "variazioni prodotte dall'aumento demografico
influenzeranno i futuri conflitti." Il punto essenziale, la scoperta della
RAND, è che l'urbanizzazione della povertà nel mondo ha prodotto
"l'urbanizzazione della ribellione" (questo, infatti, è il titolo del loro
rapporto).

"I ribelli stanno seguendo i loro partigiani all'interno delle città,"
avverte la RAND, "costituendo "zone liberate" nelle baraccopoli delle
città.Nessuna dottrina USA, nessun addestramento, nessun equipaggiamento è
stato pensato ancora per la contro-ribellione urbana." Come risultato, i
bassifondi sono diventati l'anello più debole nella catena dell'Impero
Americano.

I ricercatori RAND riflettono sull'esempio di El Salvador dove l'esercito
locale, malgrado il massiccio appoggio USA, è stato incapace di fermare la
guerriglia del FMLN dall'aprire un fronte urbano. Invece, "avessero pure i
ribelli del Fronte di Liberazione Nazionale Farabundo Marti efficacemente
operato all'interno delle città per l'insurrezione, bisogna discutere su
quanto gli Stati Uniti potevano aver fatto per contribuire a mantenere
ancora la situazione di stallo fra il governo e i rivoltosi."

Più recentemente, un autorevole teorico dell'Air Force ha fatto le medesime
puntualizzazioni nel Giornale della Forza Aerospaziale. " La rapida
urbanizzazione nei paesi in via di sviluppo, " scrive il Capitano Troy
Thomas in un articolo della primavera del 2002, " determina un ambiente di
campo di battaglia che è comprensibile in modo decrescente, relativamente
alla sua non pianificazione sempre più crescente."

Thomas mette in confronto i centri urbani, "gerarchicamente" moderni, le
cui infrastrutture centralizzate sono facilmente demolibili da
bombardamenti aerei (Belgrado) o da attacchi terroristici (Manhattan), con
le baraccopoli periferiche del Terzo Mondo sempre in estensione,
organizzate da "sottosistemi informali, decentralizzati," dove "non
esistono progetti, e i centri di potere nel sistema non sono facilmente
riconoscibili."

Utilizzando come esempio "il mare di miseria urbana" che circonda Karachi,
Thomas dipinge la sconcertante provocazione del "combattimento asimmetrico"
all'interno di terreni urbani "non-nodali, non-gerarchici" contro milizie
"fondate sul clan" spinte dalla "disperazione e dalla rabbia". Egli cita i
bassifondi in allargamento di Lagos e di Kinshasa come altri campi di
battaglia da incubo.

Comunque il Capitano Thomas (il cui articolo è provocatoriamente intitolato
"Signori dei bassifondi: la potenza aerospaziale nei combattimenti
urbani"), così come la RAND, confidano in modo sfacciato che i nuovi
massicci investimenti del Pentagono nella tecnologia MOUT, Militarized
Operations on Urbanized Terrain, (Operazioni di Natura Militare su Terreno
Urbanizzato), e l'addestramento supereranno tutte le difficoltà che
andranno riducendosi di un teatro di guerra nelle baraccopoli. Inoltre, uno
dei documenti di riferimento della RAND (Operazioni Aerospaziali in
Ambientazioni Urbane) fornisce una utile tabella per calcolare il limite
accettabile di "danni collaterali" (alias bambini ammazzati) a seconda dei
differenti vincoli e limiti operativi e politici.

Naturalmente, l'occupazione dell'Iraq è stata illustrata dagli ideologi di
Bush come un "laboratorio di democrazia" nel Medio Oriente. D'altro canto,
per i depravati del MOUT è un laboratorio di diverso tipo, dove i cecchini
Marines e i piloti dell'Air Force provano sul campo le nuove tecniche di
ammazzamento in una guerra mondiale emergente contro i poveri delle città.

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:: notizia n. 2061 postata il 21-apr-2004 22:43 ECT in lingua originale:
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<http://www.uruknet.info/colonna-centrale-pagina.php?p=2061&colonna=m>http://www.uruknet.info/colonna-centrale-pagina.php?p=2061&colonna=m

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