Onu: preoccupa situazione umanitaria in Kosovo



http://www.warnews.it/index.php/content/view/444/37/
Inviato da Manila Benedetto

domenica, 21 marzo 2004 00:14

Mentre il bilancio degli ultimi giorni di scontri sale a 31 morti e
centinaia di feriti (le stime Onu dicono 600), nella mattina di sabato 3.600
Serbi sono stati evacuati dai propri villaggi e smistati tra le basi
militari della KFOR e i centri accoglienza della provincia, sotto la
protezione delle forze Nato.

Una trentina di profughi, tra quelli ospitati in una base della KFOR, hanno
però protestato contro i militari del contingente svedese, chiedendo di
essere riportati nei propri villaggi. La protesta è sfociata poi in
tafferugli che hanno portato, infine, all'arresto di un serbo.

La situazione umanitaria, avverte l'ONU, potrebbe divenire gravissima.
Il trasferimento dei profughi è un problema. Molte delle abitazioni,
infatti, sono state incendiate assieme alle chiese ed i villaggi ancora in
piedi che, fino a quando la situazione non sarà riportata alla normalità,
non possono considerarsi sicuri. Per renderli tali servirebbero contingenti
militari molto più grandi degli attuali (18.000 soldati fanno attualmente
parte della KFOR).


Tra le proposte anche quella di trasferire i profughi temporaneamente in
Serbia, ma questo, secondo le organizzazioni internazionali, potrebbe essere
interpretato come un aiuto alla "pulizia etnica" che tentano di portare a
termine gli Albanesi e che è stata fortemente condannata, invece, dalla
Nato.



Sono 3600 i Kosovari evacuati dai propri villaggi dagli uomini della KFOR
(Fonte: http://www.exju.org)

Dal canto loro i leader albanesi, che in un primo momento non avevano
risposto alle richieste internazionali di dirsi estranei ai fatti, hanno
diffuso comunicati nella serata di sabato, dichiarandosi disposti alla
ricostruzione delle chiese ortodosse devastate.


Ibrahim Rugova, il presidente moderato leader della Lega democratica, ha
definito inaccettabili le azioni violente dei dimostranti albanesi contro le
forze internazionali e la minoranza serba.
Per lunedì prossimo è stato proclamato un giorno di lutto nazionale.

Cecchini nascosti e truppe europee

Ieri, mentre il premier albanese Bajram Rexhepi parlava a Mitrovica
accusando la forza multinazionale di avere la colpa degli scontri "perche'
non ha agito ne' per tempo, ne' in modo efficace'', un cecchino albanese ha
sparato contro una pattuglia francese della Kfor, restandone poi vittima
quando i militari hanno risposto al fuoco. L'accaduto ha provocato panico
tra le forze militari e diplomatiche, che sospettano la presenza di altri
cecchini pronti ad aprire il fuoco.

Venerdì il Consiglio Atlantico si è riunito per definire la situazione della
sicurezza in Kosovo, decidendo l'invio di truppe militari per assicurare al
KFOR le risorse necessarie per fronteggiare la situazione.


Il ri-schieramento militare prevede quattro compagnie di SFOR, un
battaglione britannico, un battaglione francese, un battaglione italiano, un
battaglione tedesco ed una compagnia romena.

Dall'Italia sono già partiti 120 paracadutisti della Folgore e 130
carabinieri.

Manila Benedetto
(Ultimo aggiornamento domenica, 21 marzo 2004 01:50 )