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VERSO LA CAROVANA ARCOBALENO
- Subject: VERSO LA CAROVANA ARCOBALENO
- From: "anna" <ambarile at fermobiologico.it>
- Date: Tue, 17 Feb 2004 09:12:36 +0100
ABRUZZO SOCIAL FORUM in movimento VERSO LA CAROVANA ARCOBALENO(costruiamo iniziative in tutti i territori) VERSO IL 20 MARZO GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA GUERRA proposta dal movimento pacifista statunitense e rilanciata al Forum Sociale Mondiale di Bombay REDDITO PER TUTTI GUERRA PER NESSUNO In Italia il 2% del PIL, quasi 20 miliardi di euro, viene destinato alle spese militari dirette: a ciò si devono le spese per il rifinanziamento delle missioni militari (la guerra in Iraq, oltre che in Afghanistan e negli altri territori), ed altre ancora. Risorse dirottate per fini bellici mentre Governo, Confindustria, Banca d'Italia e impongono tagli alle spese sociali, attaccano le pensioni, impongono il carovita, negano reddito di cittadinanza, tolgono fondi agli enti locali, negano diritti di cittadinanza ai migranti e privatizzano i beni comuni e i servizi essenziali, acqua, sanità e scuola Il 15 febbraio dello scorso anno 110 milioni di donne ed uomini marciavano contro la guerra, non abbiamo fermato la guerra ma abbiamo smascherato difronte all'opinione pubblica mondiale questo grande inganno. Guerra e neoliberismo sono facce di una stessa medaglia si fanno affari difendendoli con la guerra e si trasforma la guerra in un grande affare. Nel frattempo multinazionali ed imprese fanno a gara per aggiudicarsi gli appalti della "ricostruzione" nella nuova terra di conquista, l'Iraq ,dove il sangue di quindicimila vittime civili e pure dei morti italiani a Nassirya è servito a innaffiare contratti e pozzi di petrolio E così accade che l'ENI si è aggiudicata i pozzi di petrolio vicino a Nassirya e la Halliburton multinazionale statunitense della guerra, con una sede anche ad Ortona(CH), fornitrice esclusiva della marina e dell'esercito U.S.A., è in Iraq per le commesse milionarie (dollari) ed anche con diverse schiere di mercenari al proprio soldo che ora affiancano i militari italiani. C?è un tempo per chiedere, un altro per esigere, un altro per mettere in pratica? INFO, contatti, segnalazioni, idee? Tel 3403701978 oppure E-MAIL info at abruzzosocialforum.org www.reporteassociati.org www.unitedforpeace.org www.peacelink.org www.carta.org APPELLO PER IL RITIRO DELLE TRUPPE DALL'IRAQ Da mesi le nostre Forze Armate sono in Iraq. Questa presenza non ha prodotto nessun risultato concreto per la costruzione della pace e la lotta al terrorismo, ha invece assimilato il nostro Paese alle forze responsabili del conflitto. La supposta funzione "umanitaria" della nostra missione militare è vanificata dalla decisione di tutte le Ong italiane di rifiutare ogni collaborazione con le truppe e le autorità di occupazione. La guerra prosegue tragicamente ogni giorno con il suo tributo di sangue e di lutti. Lutti e sangue che non hanno risparmiato neanche i soldati italiani dei quali piangiamo il sacrificio e anche in nome dei quali ribadiamo con ancora più forza il nostro "mai più". Ritirare il nostro contingente militare non è un atto di codardia o una fuga davanti al terrorismo. E' un atto che può ridare la parola alla diplomazia, all'Onu, a quella "risoluzione di conflitti con altri mezzi" solennemente sancita dall'articolo 11 della nostra Costituzione. E' un atto di coraggio. Il più nobile perché rompe il fronte di coloro che hanno eletto la guerra infinta e preventiva a moderno paradigma di governo del pianeta. E' un atto di civiltà contro la barbarie, perché svuota i giacimenti di odio e conseguentemente contrasta in modo efficace la follia dei terroristi. E' un atto di giustizia, perché ripropone l'urgenza di edificare un diverso ordine economico basato sull'equa e solidale ripartizione delle risorse. E' un atto di pace, il solo che può costruire il futuro estirpando dalla storia guerre e terrorismi. **************************** IL PROSSIMO 19 FEBBRAIO IN PARLAMENTO SI VOTA PER IL RINNOVO DELLE MISSIONI DI GUERRA IL MOVIMENTO PER LA PACE CHIEDE AI PARLAMENTARI DI VOTARE CONTRO IL DECRETO LEGGE 2700... UN VOTO DI COERENZA **Per un voto di pace! Invia una mail al deputato del tuo collegio per il ritiro del contingene italiano in Irak (iniziativa RETE LILLIPUT) *Carissime/i in occasione del voto sul finanziamento della missione italiana in Iraq, ad un anno di distanza in Iraq la guerra continua a mietere vittime, la situazione umanitaria in Iraq continua ad essere terribile mentre crescono pericoli di scontro interno. Per questo *torniamo a chiedere con forza il ritiro del contingente italiano coinvolto nell'occupazione per favorire un processo di autodeterminazione del popolo irakeno che passi attraverso un intervento di garanzia dell'Onu*. *Abbiamo realizzato un meccanismo cosiddetto di "Mail Bombing" per attivare una campagna di pressione per tutti i parlamentari, nei rispettivi collegi, prima del voto e vi chiediamo di mobilitarvi al più presto nella petizione prima del voto al senato che si terrà il 19 febbraio. *Vi chiediamo di attivarvi in tre modi: *1) cliccate su www.retelilliput.org/votodipace.asp e firmate la petizione per i parlamentari del vostro collegio 2) copiate questo messaggio e inoltratelo a quante più persone potete, alle redazioni locali dei giornali, alle associazioni e gruppi che conoscete, ecc... 3) "linkate" **http://www.retelilliput.org/votodipace.asp **nel vostro sito, la pagina non ha grafica ed ogni realtà potrà utilizzare il contenitore web piu' opportuno. * www.abruzzosocialforum.org
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