Fw: [dalnulla]WSF2004 * 6 articoli! tra poco... verso la chiusura



Ad oggi abbiamo seguito come da programma le questioni sulla guerra,
occupazione US in irak, della palestina e
dell'afghanistan, delle basi us, nonche' gli incontri dei cosiddetti
movimenti sociali.
Per ordine:
- Guerra etc. Le posizioni sul tema sono condivisibili. sia dal punto di
vista di analisi
generale sullo scenario internazionale di guerra infinita e permanente,
legata ad un controllo sulle risorse (immanentemente il
medio oriente, a lungo termine la questione asia, con, a medio t. il
ruolo centrale che l'india assume come paese
chiave...), che dal punto di vista delle proposte.
Gli interventi sono sia da paesi occidentali, come usa, o canada, o
europa, ma soprattutto da paesi direttamente
interessati, o del sud del mondo.
La proposta del 20 marzo come giornata di mobilitazione internazionale
vs guerra e occupazione us in irak e'
lanciata di continuo, da tutti, e ovviamente ampiamente supportata.
Anche per la questione basi militari crediamo in una ampia adesione.
Il problema che rimane da porsi e' quanto si costruiscano davvero
localmente queste date,
quanto davvero si riesca ad arrivarci bene.
E' emerso infatti, soprattutto dai paesi piu' direttamente interessati dai
conflitti, il bisogno di connettersi
concretamente, tenendo aperta una discussione che produca strategie
di lotta comuni (per quanto differenziate da
paese a paese). Le proposte in questo senso faticano ad emergere.
Il nodo pare essere: se i milioni di persone mobilitatesi o che si
mobiliteranno non hanno avuto o non avranno un
risultato concreto rispetto alle istanze portate ( ad esempio libere
elezioni subito in irak), quali strategie
elaborare?
Le nostre preoccupazioni sono rivolte principalmente agli europei,
italiani compresi. E qui ci colleghiamo all' aspetto
piu' fortemente critico: gli incontri dei movimenti sociali.
Nei due incontri dei quattro in programma, la sala era semideserta.
Presenti un esiguo numero di europei e
brasiliani (via campesinia).
L'assemblea dei movimenti sociali e' dichiaratamente distinta dal forum.
Ci chiediamo -veramente- che utilita' abbia.
Dovrebbe,teoricamente, organizzare i movimenti sociali, creando tra
loro una rete, individuando comuni obbiettivi, ma
si trascina da scadenzona in scadenza.
Supponiamo dunque che possa essere funzionale a ben altro,
considerato inoltre che i delegati presenti, non si capisce bene
quali movimenti sociali rappresentino.
Nel frattempo, il forum continua, ed e' fuori, non dentro le hall o sotto i
tendoni.
Cosi', stiamo accumulando contatti e informazioni su tutte le miriadi di
situazioni presenti
Per il resto la zona del forum, cioe' dentro, e' piena zeppa di sbirri
arma/bastone muniti, e capita pure di vedere
qualcuno in borghese con un mitra tranquillamente tenuto a tracolla, il
tutto mischiato alla folla di partecipanti.
Da notare che le stazioni vicine si sono "miracolosamente" ripulite di
sporcizia e mendicanti. adesso lo
stato si vede eccome. a proposito, il governo centrale, come sapete
fortemente nazionalista, destrorso, e
fondamentalista (indu), non e' per niente contento della presenza di
tanti occidentali.
Nessuno dei cortei previsti e' autorizzato!!!


Message: 13
Date: Tue, 20 Jan 2004 07:58:26 +0100
From: "malavolti at arci.it"<malavolti at arci.it>
To: fsf at firenzesocialforum.net
Subject: [FSF] Mumbai 3

Domenica 18 gennaio 1004
Le conferenze di questa mattina sono andate decisamente meglio. E'
comprensibile: probabilmente affrontavano argomenti più vicini alla
sensibilità dei gruppi indiani prsenti. Quella su partiti e movimenti
ha visto la presenza di almeno 1500 persone che potevano essere molte
di piu' se l'impianto audio fosse stato un po' piu' potente per
raggiungere tutta la sala.
La conferenza sul lavoro minorile durante la quale hanno parlato anche
molti ragazzi è stata un grandissimo successo, con le persone che
premevano per entrare. Il tutto in indiano. Se capisci bene,
altrimenti, viste le difficoltà nelle traduzioni, esci con un senso di
intimorimento. Credo che la parola che più rappresenta la giornata di
oggi sia proprio questa. Passato lo stupore e la felicità dei primi
due giorni oggi molti stanno cercando di comprendere un po'
l'impressionante panorama politico-associativo indiano. E, credo, non
ci stanno riuscendo.. Per il movimento tutto credo sia un gran bene.
Se la giornata si è aperta così, si è conclusa in maniera speculare
con la seconda assemblea dei movimenti sociali, incentrata in teoria
sulle mobilitazioni sul WTO dopo Cancun, andata quasi deserta. C'erano
soltanto due rappresentanti dei gruppi indiani (molto impegnati
nell'organizzazione del Forum). Ci siamo impegnati tutti a coinvolgere
quanti conosciamo e quanti incontriamo per farli partecipare alla
riunione di domani sera che discuterà della bozza di documento finale.
E' stata dirett
Questo Forum segna con decisione, come era previsto, lo spostamento
dell'asse della discussione dalla direttrice sudeuropea-
latinoamericana (Francia e Brasile in testa) verso l'asse anglosassone-
Asiatica. Per ovvi motivi geografici sono qui molto più presenti che a
Porto Alegre, com'è ovvio, tutti gli asiatici, tailandesi, coreani del
Sud ma anche del Nord, Filippini, cingalesi. Sono però piu' presenti
anche per motivi linguistici e culturali i nordamericani ed i
nordeuropei (olandesi, norvegesi, svedesi e finlandesi,.)
La differenza di approccio si rispecchia anche nelle modalità ed i
tempi in cui si tengono i panel di discussione: moltissimi, brevi e
puntuali gli interventi dal palco e dalla platea, inusuali
nell'impostazione mediterranea-sudamericana...
Il senso di intimorimento ed il rispetto che gli organizzatori indiani
si sono guadagnati sul campo fa si' che il documento finale dei
movimenti sociali cerchera' di adattare il proprio linguaggio ed il
proprio approccio ai temi per tenere conto di quello che sta avvenendo
qui al Forum.

Fin qui il resoconto di oggi. Proseguo per fissare delle sensazioni
della giornata di oggi e gli scambi di opinioni che ho avuto con
altri. Le legga chi e' interessato...

Stamani sono arrivati i programmi che tutti hanno ritirato nella tarda
mattinata facendo diligentemente la coda.
Questa e' una citta' di 16 milioni di abitanti censiti, di cui almeno
un milione vive e dorme per terra lungo la strada. Secondo alcuni
relatori ad un panel sulla salute tenutosi oggi (mi paiono dati
incredibili) se la soglia internazionale di poverta' e' stata fissata
dagli organismi internazionali a 1 dollaro al giorno, qui in India il
governo ha pensato di abbassarla ad un dollaro al mese. Ebbene,
risulterebbe che il 42 per cento della popolazione indiana ha una
capacita' di spesa inferiore alle 47
rupie, ovvero ad un dollaro al mese......................
Tutti gli schemi interpretativi della societa' che abbiamo in Europa
sembrano qui saltare in un paese con un miliardo di abitanti molti dei
quali, dati a parte, in condizioni di visibile poverta'.
Ci raccontavano (e l'ho potuto constatare guardando un talk show di
politica indiana quasi del tutto in inglese, a parte alcuni momenti di
arrabbiatura di alcuni che si ritrovavano a parlare in hindi) che le
forze politiche oramai tutte parlano di "development", sviluppo quasi
senza aggettivi. Questo perche' il cosiddetto ceto medio indiano, che
sta beneficiando della tenuta della valuta, dei progressi economici,
smania per avvicinarsi ai livelli di consumo occidentale. Soltanto un
intervenuto al dibattito faceva presente che sviluppo va declinato: a
beneficio di chi, a scapito di cosa. In questo contesto, decine o
centinaia di milioni di persone sotto la soglia di poverta' sono
ritenute irrecuperabili, elettoralmente irrilevanti ed abbandonate a
se stesse dalle forze politiche principali, e sono organizzate
soltanto (e per fortuna) da una miriade di piccoli gruppi associativi
e politici. Questo apparirebbe essere (difficile saperlo) il panorama
in cui si inserisce il WSF.
Anche per questo e' di straordinaria importanza la presenza al WSF di
tantissimi Dalit, gli intoccabili, la casta piu' bassa della gerarchia
sociale di un paese in cui le caste sono state abolite formalmente 54
anni fa. Eppure vengono tutt'oggi pesantemente discriminati.

Da qui appaiono lontane ed erronee le critiche mosse al Forum da
Vandana Shiva (il Forum e' troppo sbilanciato sulle tematiche sociali
a scapito di altre - ambiente, genere) e di Petrella che non ha preso
parte ai lavori perche' trova oramai il Forum un carrozzone
inconcludente in cui si trova tutto ed il contrario di tutto,
proponendo cosi' di tenerlo una volta ogni 5 anni.
Agostinelli (Punto Rosso - CGIL) alla riunione delle delegazione
italiana era l'unico ad avere spezzato la lancia a favore di una
cadenza annuale, sostenendo che stavamo correndo il rischio di fare un
ragionamento valido soltanto per le elite globetrotter dei Forum "Fare
un Forum ogni anno e' pesante, non ci lascia il tempo per respirare,
non riusciamo ad occuparci del nostro territorio presi come siamo dal
dover partecipare ed organizzare la partecipazione ai vari Forum."
Era anche l'unico pero' ad aver fatto un grande giro in India i giorni
precedenti al Forum ed aver visto quante energie, quante aspettative
il Forum aveva mosso tra la popolazione, con quanto entusiasmo si
stavano organizzando treni e pullman per Mumbai. Aveva visto quanto
era stata utile per il movimento indiano, frammentatissimo, che era
riuscito comunque a dialogare in maniera migliore.
Perche' allora privare i paesi di questa opportunita'? Tenendo il
Forum ogni 2 anni, si uscirebbe da Porto Alegre soltanto ogni 4..
Devo dire che al terzo giorno del Forum, vedendo quanto questo evento
significa per chi vi partecipa, credo che Mario avesse ottime ragioni.
La discussione è aperta.

Dopo i primi 2 giorni, vista la ricchezza del panorama presente, hanno
giustamente deciso di evitare accuratamente le conferenze sugli
argomenti più noti o con i relatori già noti (magari italiani). Piu'
formativo andare in giro ad annusare l'aria, a parlare con le persone,
a cercare, per quanto possibile, di comprendere meglio la realtà
indiana.
Sono andate benissimo anche le riunioni GLBT sulle torture inflitte
alle lesbiche, fino alle iniziative per arrivare all'abolizione delle
legge contro la sodomia. C'è stato anche un corteo delle prostitute
coloratissimo e partecipato. Il tutto in un paese, ci dicevano, che
ammette l'omosessualità maschile almeno fino al matrimonio.

SI potrebbe di nuovo parlare della

La riunione ristretta di definizione della scaletta del documento
finale ha risentito molto della presenza degli altri 3 Forum
paralleli: Quello di MR, quello tenuto da Ekta Parishad,
organizzazioni contadine di pescatori ed un terzo che sto ancora
cercando di individuare ma mi dicono che rimprovera al WSF ed a quello
di MR di essere troppo legato ai partiti....
Voglio dire che alcuni hanno richiesto che nel documento finale si
specificasse bene che l'appello e' dei movimenti sociali e non del WSF
nel suo complesso, che ci fosse un riferimento alla morte di Lee Huang
Hae a Cancun, al tema della liberazione dai Dalit. Domani ci sara' la
sessione in cui verra' presentata la bozza predisposta dal gruppo di
lavoro.
Ogni giorno scopro un pezzo nuovo del Forum. Oggi è stata la volta di
un immenso spazio dove sono dislocate gli stand delle associazioni non
specificatamente orientate alla vendita (le altre sono in punti di
maggiore passaggio. Ci vorrà ben più che il tempo tra una conferenza e
l'altre per visitarlo tutto. Mi colpisce la ricchezza del panorama
associativo - dall'alimentazione al seno, alla difesa delle foreste,
alle associazioni di commercio equo, di migranti, di diritti dei
bambini, sugli effetti del turismo sulle comunità locali..

Il livello degli incontri e delle conferenze e' davvero alto e molto
interessante.
Ho assistito ad un seminario organizzato tra gli altri da Focus on the
Global South sul ruolo dei G21: "Apparizione momentanea o destinato a
durare?"
E' emerso chiaramente l'apprezzamento del movimento rispetto alla
nascita del gruppo dei G20, ma anche tutti i punti di divergenza: Il
G20 è accusato di rintanarsi sulle questioni agricole invece di porre,
ora che ha acquisito credibilità, a Stati Uniti ed UE il blocco delle
trattative sui New Issues, sui GATS, che sono peraltro strettamente
connessi all'agricolture che ha bisogno di inrfrastrutture e servizi.
E anche sull'agricoltura, la posizione dei G20 è stata contestata
perché tende a chiedere non la fuoriuscita dal WTO dell'agricoltura
non considerabile pura merce, ma al contrario l'accesso per i paesi
del Sud al ricco mercato dei paesi del Nord. Certo questioni non nuove
emerse già chiaramente a Cancan, ma almeno qui il dialogo diretto con
il rappresentante indiano e quello brasiliano è visibile. Ed
impressionante vedere comunque che il libero commercio viene comunque
esaltato, tanto da far esclamare un intervenuto: ma questa non è la
posizione del Brasile che conosciamo: è Lula ad aver cambiato
posizione o è la sua burocrazia a non rappresentarla qui come dovrebbe?


Message: 1
Date: Tue, 20 Jan 2004 08:00:30 +0100
From: "malavolti at arci.it"<malavolti at arci.it>
To: fsf at firenzesocialforum.net
Subject: [FSF] Mumbai - report sintetico


Mumbai - 19 Gennaio 2004
Il trasferimento del Forum Sociale Mondiale al di fuori del Brasile si
è rivelato un'intuizione straordinaria. Il movimento ne esce un po'
scosso ma assolutamente arricchito. Una delle più popolose città del
mondo, con 16 milioni di abitanti censiti di cui almeno 1 milione vive
per terra lungo la strada, ospita in un'enorme fabbrica dismessa
questo vivacissimo e coloratissimo Forum. Gli organizzatori indiani
hanno fatto un lavoro impeccabile, non solo dal punto di vista
organizzativo ma anche dal punto di vista politico.
I protagonisti di questo Forum sono infatti gli "ultimi" che,
diversamente da quanto avveniva a Porto Alegre, sono presenti dentro
il Forum. I Dalit, gli intoccabili, la più bassa delle caste indiane,
sono la parte numericamente più consistente della delegazione indiana.
Persone che vivono ben al di sotto della soglia di povertà,
discriminati ferocemente in un paese che ha formalmente bandito le
caste ben 54 anni fa.
La loro festante e rumorosa presenza riporta il Forum ai suoi
obiettivi centrali: per garantire cibo, acqua, dignità, lavoro per
tutti in ogni parte del pianeta serve un radicale cambiamento
dell'attuale sistema economico che finisce per concentrare la
ricchezza invece di ridistribuirla. Questo approccio protegge il
percorso del Forum Sociale Mondiale da possibili derive elitarie-
congressiste che a tratti erano sembrate affiorare.
Le traduzioni delle conferenze, peraltro di ottimo livello, sono
soltanto in hindi, una delle 16 lingue ufficiali di questo paese che
assomiglia più ad un continente e questo non agevola certo la
partecipazione di tutti ai grandi eventi, Eppure sia dentro i seminari
in cui si parlano le varie lingue che per la strada ognuno ha la
possibilità di fare sentire la propria voce, di esprimersi. C'è, pur
nella difficoltà linguistica, uno straordinario senso di fratellanza
che accomuna tutti i partecipanti, di provenienze geografiche,
culturali e sociali diverse. Le centinaia le iniziative in programma
sono tutte partecipate.
Per il movimento dallo scorso Porto Alegre sembra passato un secolo.
Prima il 15 febbraio con le grandiose mobilitazioni contro la guerra
capaci di coinvolgere non soltanto i paesi dell'Europa occidentale o
dell'America Latina, ma numerosissime città in ogni continente.
Poi il successo di Cancun, con l'emergere, dentro il vertice, del
blocco dei G20 (Brasile in testa) ma anche dei G96, il raggruppamento
dei paesi dell'Asia e del Pacifico. Fuori del vertice il movimento
vede in piazza l'ascesa del protagonismo delle delegazioni asiatiche
ed africane, sudcoreani in testa.
In questa ottica lo straordinario Forum di Mumbai segna anche
simbolicamente il riequilibrio geografico dall'asse sudeuropeo-
latinoamericana (Brasile e Francia in testa) su cui il WSF è nato a
Porto Alegre, all'asse anglosassone-asiatica.
Non è un caso che qui siano più numerose non soltanto le delegazioni
asiatiche, ma anche quelle nordamericane e nordeuropee. Questo
spostamento di accenti, di priorità, di linguaggi pone i movimenti
sociali di fronte a nuove sfide e si rifletterà anche sull'appello
finale dei movimenti sociali che verrà definito alla fine del Forum e
finisce per rappresentarne ogni anno l'unico risultato politico
scritto.
Le assemblee della rete mondiale contro la guerra stanno andando molto
bene e hanno posto delle ottime basi per una piena riuscita delle
mobilitazioni del prossimo 20 marzo. D'altro canto moltissimo lavoro
rimane ancora da fare su altri temi, come su quelli del libero
commercio, a partire dal rilancio delle iniziative in previsione del
probabile nuovo vertice del WTO ad ottobre a Hong Kong. Proprio per
questo il percorso del Forum Sociale Mondiale si conferma uno
strumento potentissimo non soltanto per rafforzare e dare unità al
movimento del paese ospitante, ma per far crescere quella rete di
azione internazionale di cui tutti, Dalit per primi, hanno un estremo
bisogno.


Gregorio Malavolti





Message: 6
From: "isabellamancini at katamail.com" <isabellamancini at katamail.com>
To: fsf at firenzesocialforum.net
Date: Tue, 20 Jan 2004 14:44:12 +0000
Subject: [FSF] WSF india

La giornata di oggi e' stata particolarmente intensa. La polvere si alza
incessantemente su di noi come zucchero a velo, senza zucchero. E' la data
del 20 marzo adesso ad avere il primato assoluto nella discussione perche'
quello che dice il movimento e' vero: questo forum non esiste nei seminari,
nei workshop o nelle plenarie ma tra le sue strade in mezzo a decine di
manifestazioni contemporanee e quotidiane. Un anniversario che non puo'
essere ignorato si ripetono l'uno con l'altro i relatori delle conferenze
specifiche ma ormai anche nei seminari piu' disparati. ma oltre ai grandi
relatori ci sono le persone comuni, o quasi. Gulbadan Azam, 42 anni,
attivista pachistana, sta seduta da tre giorni di fronte alla sede del
mediawatching, in silenzio, con un altra decina di attivisti per i diritti
delle donne ed un cartello in mano "When Bush comes to shove RESIST!"
L'appuntamento del 20 marzo e' importantissimo, mi dice, dobbiamo riuscire a
far cambiare l'agenda degli stati un!
iti. Gli slogan contro Bush e la sua politica "imperialista" sono scanditi
dai giapponesi, che oggi in corteo hanno cantato l'internazionale, come dai
birmani o dai dalit. Ma nella giornata di oggi si e' parlato anche dei
progressi per le campagne contro l'HIV in Africa. Si vuole costituire una
"lobby" per contrastare il WTO, che per tanto tempo ha messo i bastoni tra
le ruote per l'accesso ai trattamenti e
d ai farmaci. Se non vengono rivisti i trattati di commercio difficilmente
si potra' permettere l'accesso alle cure a moltissimi poveri. In India a
morire di AIDS e' una persona ogni sei minuti.La giornata di ieri e' stata
invece monopolizzata, da un punto di vista mediatico, dalla presenza di
Joseph Stiglitz: l'insicurezza economica e sociale sono destinate a crescere
in grado di violenza in tutto il mondo perche' e' impossibile separare le
questioni economiche da quelle sociali.. Questo in sostanza il messaggio
principale passato da Stglitz ad un migliaio di persone che lo stavano
seguendo, arrancando nella traduzione del suo americano stretto e
strascicato.
Stop the wall e' arrivata fino qua. Palestinesi tibetani e Curdi tirchi si
sono ritrovati assieme qui al forum per chiedere con un unica voce la fine
della distruzione delle case e dei territori occupati.
E poi ci sono le foto a centinaia foto che rappresentano la sofferenza dei
malati di aids in Africa come nelle Filippine o in Cina. Oppure la loro
riabilitazione umana negli stessi paesi grazie al lavoro incessante di
alcune associazioni. Immagini di un'india violenta, come quelle sulle
torture inflitte alla casta dei dalit o quelle che ritraggono un continente
diviso tra ingiustizie, immondizia e insofferenza alla sofferenza. Le piu'
simpatiche quelle di due giovani fotografi brasiliani che si sono girati per
tre mesi, a piedi, le spiagge del Nord est brasiliano ed hanno fotografato
tutti i tipi di rifiuti che sono riusciti a trovare e a raccogliere. Sulla
spiaggia arrivano, ad esempio, quegli aggeggini che servono per illuminare
l'acqua e fare la pesca notturna. I locali li aprono e lo usano come
abbronzante il floruescente contenuto. Due bellissime foto riguardano invece
un pesce ed una donna. Il pesce e' di una razza dai denti particolarmente
sporgenti, la foto riprende !
solo i granelli della sabbia su cui si impuntano i denti. A fianco, la foto
della donna che ha in bocca solo tre denti, e pure quelli messi poco bene.
fuori contnuano le manifestazioni, gli slogan, mentre il forum si sta
chiudendo. Domani c'e' solo la marcia di chiusura e poi addio India...

ps: la marcia organizzata questa mattina da Mumbay Resistance, come ho detto
stamani in diretta alle 9,30, era veramente grande. Stoici manifestanti
perche' per l'occasione nessuna strada e' stata chiusa e nessun percorso
protetto dai camion, dagli autobus, e dai riskshaw che sfrecciano a tutta
birra. Gli slogan che ho sentito erano in indi. Ed ho potuto leggere solo
Mumbay Resistance.

A presto.




Message: 13
From: "Gregorio Malavolti" <malavolti at arci.it>
To: <fsf at firenzesocialforum.net>
Date: Wed, 21 Jan 2004 07:20:55 +0100
Subject: [FSF] Mumbai 4

Luned=EC 19 gennaio 2004

Mumbai - Il Forum non finisce di stupire in positivo. Curiosando tra =
seminari e workshops ed esplorando gli spazi pi=F9 remoti si scoprono =
gli argomenti pi=F9 vari con una partecipazione di pubblico sempre buona =
e particolarmente attenta. Dai dialoghi intorno al turismo ed ai suoi =
effetti, ala conferenza sul sistema minerario, al workshop contro i =
giochi di guerra fino alla prevenzione della prostituzione di seconda =
generazione. Ovviamente stracolmo il seminario sui Dalit.

Molto grande la partecipazione alla conferenza sui diritti umani, =
sentita come un'urgenza in tutta l'Asia, che ha visto la partecipazione =
anche della Premio Nobel per la Pace (2003) iraniana Shirin Ebadi. Molto =
bene =E8 andato anche il seminario organizzato dalla CISL sui diritti =
umani in Burma.

Si =E8 tenuta anche una curiosa iniziativa per promuover un'assemblea =
studentesca mondiale promossa da alcuni studenti USA. Obiettivo eleggere =
dei rappresentanti che si ritrovino per scrivere ed approvare delle =
risoluzioni. Gli studenti italiani presenti apparivano un po' scettici, =
visto anche l'accento posto dagli organizzatori sulla potenzialit=E0 =
offerte da Internet.=20

Pienissimo anche il seminario sulla partecipazione attiva dei bambini. =
Moltissimi gli indiani ma anche le reti del sudest asiatico.

Di nuovo molto interessante uno dei due seminari che si svolgevano in =
contemporanea sugli effetti di Cancun che ha permesso un dialogo reale =
tra letture diverse di quello che =E8 avvenuto a Canccun e delle =
strategie che il movimento dovrebbe portare avanti.

=20

Parentesi: Racconto di Marco Quinti.

La mattina alcuni di noi hanno partecipato alla presentazione, =
all'interno di uno slum, del marchio mondiale sul prodotto del commercio =
equo Fair Trade International. Vi giro il racconto che ci ha fatto Marco =
Quinti: "Noi eravamo andati in quel quartiere, accanto allo slum, =
attraverso un'organizzazione, fair trade international, legata a ROBA, =
in Italia, dove ci dovevano far vedere da dove venivano i prodotti del =
commercio equo e solidale. L'invito era esteso ai giornalisti, con =
tutte le testate italiane presenti, Rai, Repubblica, pi=F9 qualche =
raccattato come me. Si arriva li e c'=E8 la banda, l'elefante colorato, =
il pranzo e anche tre ore di palco con musica, karaoke che fa cantare a =
tutti "We are the world" con tanto di mani in alto a seguire il tempo e =
bada bene, servizio d'ordine che tiene distanti e manda addirittura via =
qualche bambino pi=F9 curioso che voleva uscire dallo slam per godersi =
un momento di divertimento e di bibite ci viene servito la Pepsi Cola! =
Per concludere in bellezza, pranzo luculliano a base di specialit=E0 =
indiane, con camerieri in alta uniforme che ci servono vassoiate di =
roba, che per la maggior parte viene poi gettata via e ai limiti della =
sala i bambini della loro stessa cooperativa, che probabilmente visto =
il posto non mangiano molto e soprattutto cos=EC bene, a guardarci =
mangiare e buttare via la roba. Mi =E8 stato detto che averli avuti li =
sarebbe potuto essere pericoloso perch=E9 qualcuno avrebbe potuto =
allungare le manine e fregarci qualcosa, oppure forse con il loro =
odore, forse non perfettamente in linea con i =20
nostri standard di pulizia, rovinarci l'appetito? Ma forse non era =
meglio fare qualcosa con meno pompa magna, dato che coloro che lo =
visitavano erano persone che erano al social forum, interessate al =
commercio equo e solidale e spero liberi da pregiudizi? Non eravamo =
certo i managerini che devono poi piazzare i prodotti sul mercato. =
Oppure se si voleva fare qualcosa di cos=EC lussuoso non era meglio =
farlo in una sala di un albergo magari con dei filmati senza far =20
stare quelle persone li a vederci prenderli per i fondelli, ma a debita =
distanza di sicurezza?
In mezzo a tutto ci=F2, io e altri ci siamo messi d'accordo con gli =
organizzatori del giro e siamo andati dentro all' inferno. Pensa che da =
pochi anni sono riusciti a far togliere, solo nelle citt=E0 =20
la casta dei senza casta, gli intoccabili, morti viventi impuri, =
disprezzati e umiliati, che in quanto senza casta e impuri non =
dovevano toccare nessuno, dovevano vivere chiusi da alte mura in dei =20
villaggi ghetto, riproducendosi fra di se e procreando cos=EC bambini =
deformi, perch=E9 l'ombra di un intoccabile non deve sfiorare l'ombra =
di un bramino e quando uscivano dovevano camminare all'indietro =
spazzando la strada dove erano passati per non spregiare gli altri..

E' stata veramente un esperienza tremenda, qui si arriva veramente a =
toccare l'annullamento della dignit=E0 umana. Ho visto due ragazzi che =
cercano in fondo alla melma dei rifiuti, che possano essere =
riutilizzabili per fare un poco di soldi. Vedrai che nello slam ci sono =
i fortunati, quelli che si possono permettere di avere accesso ad una =
discarica da cui attingere rifiuti e un posto dove poter stare a =
sceglierla e a rivenderla. Quelli che vedrai nella melma,non hanno =
nemmeno quel poco e devono stare nella fogna a cercare di recuperare =
qualcosa per poter poi mangiare.
Loro stanno tutti i giorni la dentro per 7000 rupie all'anno, cio=E8 =
meno di un euro al mese."

=20

A parte tutto questo (che non =E8 poco..) la giornata di oggi, per =
quello che ho vissuto io, si =E8 incentrata sulla discussione sul =
percorso del WSF, sulla sua efficacia e sul rapporto tra Forum e =
Movimenti sociali.

Prima ho curiosato in un seminario sulla necessit=E0 di democratizzare =
il percorso del WSF. Mi attendevo una grande folla di critici. Ho invece =
trovato soltanto una quarantina di persone, con molti tedeschi in sala. =
C'=E8 stata un po' di discussione con alcune critiche giuste e molti =
interventi che sottolineavano le potenzialit=E0 di questo percorso =
chiedendo per=F2 anche maggiore trasparenza nelle decisioni. Cos=EC =
quando chi presiedeva ha chiesto alla platea di pronunciarsi con =
un'alzata di mano a favore o meno della necessit=E0 di democratizzare =
radicalmente il percorso del WSF, la sala si =E8 divisa a met=E0, tra il =
disappunto degli organizzatori.

Evidentemente i critici erano rimasti fuori del tutto ed avevano preso =
parte agli altri Forum contemporanei.

Qui all'interno del WSF viene comunque distribuito un opuscoletto con =
una serie di disegni-cartoni contro il WSF rappresentato come funzionale =
al sistema.

Ho poi parlato con alcuni nordeuropei che avevano preso parte alle =
riunioni dei movimenti sociali che mi raccontavano che nei loro paesi si =
guarda con molta diffidenza all'assemblea di movimenti sociali, vissuta =
come un luogo un po'autoreferenziale, minimale rispetto al panorama =
vasto di proposta e di sensibilit=E0 che si esprime nel Forum. Certo =
molti si rendevano conto dell'importanza dell'appello finale che finisce =
per essere ad oggi l'unico risultato politico scritto del Forum. Ma non =
abbastanza per spingerli a partecipare ad un luogo vissuto come troppo =
"politicizzato" in cui alcune associazioni giocano a contendersi la =
leadership del movimento. Loro erano molto pi=F9 soddisfatti del lavoro =
fatto dall'assemblea contro la guerra o dagli altri appuntamenti di =
rete. Cos=EC =E8 nata l'idea di ribaltare il ruolo dell'assemblea dei =
movimenti sociali. Piuttosto che un coordinamento delle reti che cerca =
di espandersi, con grande difficolt=E0, ad ogni appuntamento, =
l'assemblea potrebbe invece svolgere una funzione di servizio e di =
coordinamento dei coordinamenti legati a temi specifici che sono nati e =
che stanno crescendo velocemente, una su tutte quella contro le guerra. =
Questa =E8 poi la posizione che ho portato avanti nella riunione della =
delegazione italiana questa sera.

=20

L'assemblea contro la guerra =E8 andata davvero bene, con moltissimi =
interventi e posizioni pi=F9 condivise da tutti rispetto a quello che si =
poteva prevedere. Cos=EC anche gli altri incontri tematici di rete hanno =
avuto un buon successo.

=20

La partecipazione all'assemblea dei movimenti sociali =E8 stata =
superiore alla sera precedente, ma sicuramente non all'altezza delle =
aspettative anche se si =E8 svolta in un clima attento, di grande =
ascolto reciproco.

E' stata letta la bozza dell'appello preparato dal gruppo di lavoro e, =
per non aprire la discussione come un paio di persone chiedevano, =E8 =
stato chiesto a tutti un contributo emendativi scritto di cui la =
Commissione avrebbe poi tenuto conto. Certo ad alcuni questo meccanismo =
=E8 apparso non troppo includente. Ne ho parlato con altri, ma gli =
europei con cui ci conosciamo oramai bene si rendevano conto che questa =
proposta non era dovuta alla volont=E0 di chiudere la discussione, =
quanto al fatto che oramai alle 20.40 del quarto giorno tutti eravamo =
cotti. Parlando con gli altri mi =E8 parso che alcuni fossero abbastanza =
indispettiti. Credo che l'assemblea sconti la prevalenza dei movimenti =
europei e brasiliani che hanno avuto il modo di lavorare insieme da =
pi=F9 tempo, di conoscersi, di affinare un linguaggio comune. Non =E8 =
facile per movimenti di altre aree geografiche con priorit=E0 a =
linguaggi diversi inserirsi in questo percorso.=20

Dei passi avanti sono comunque stati fatti includendo le richieste di =
quanti erano intervenuti al gruppo di lavoro: nella bozza di testo si =
parla dei diritti dei contadini, dei processi di esclusione, contro la =
societ=E0 patriarcale, le caste, il fascismo religioso e c'=E8 un forte =
riferimento iniziale alle lotte sociali, al nostro percorso dal Chiapas, =
a Seattle, a Genova.

Anche la gestione del palco era cambiata: scesi dal palco i coordinatori =
della riunione si sono seduti attorno ad alcune sedie poco davanti alla =
platea. Sono comparsi riferimenti a Cuba ed al Venezuela, oltre che =
contro la costruzione del muro in Palestina. Ci sono ora riferimenti ai =
veri piani di libero commercio delle varie zone geografiche.

=20

E' intervenuto un rappresentante del comitato organizzatore indiano che =
ha chiarito che l'assenza dei movimenti indiani non era voluta ma era =
dovuta al fatto che molti sono molto impegnati nell'organizzazione e che =
non ce la fanno fisicamente ad essere presenti.=20

Ha poi spiegato, in maniera esemplare, che il modo in cui si usa la =
lingua differisce in vari parti del mondo. Cos=EC la parola stessa =
"movimenti sociali" pu=F2 non essere molto comprensibile

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