[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
La disobbedienza non si repreme
- Subject: La disobbedienza non si repreme
- From: "disobbedientimolise\@libero\.it" <disobbedientimolise at libero.it>
- Date: Mon, 10 Nov 2003 18:05:08 +0100
Un attacco politico\giudiziario alla disobbedienza. Le comunità di disobbedienti sono sotto tiro e gli arresti di Marghera e le denunce/condanne a Oratino, la decisione oggi del Tribunale di Catanzaro di dare l'obbligo firma a Francesco Caruso sono la prova che è in atto un'azione organica e strategica diretta a reprimere senza mezzi termini chi fa opposizione sociale in questo paese con un attacco mirato a compagni che fanno riferimento al movimento delle e dei disobbedienti. Colpire compagni riconosciuti del movimento in Molise, i portavoce dei centri sociali del nord\est, imbastire una campagna giornalistica e mediatica nella quale esponenti di questo governo fascista si affannano a dimostrare "evidenti" contiguità del movimento con le brigate rosse, le denuncie varie e gli articoli uno, i provvedimenti come l'associazione a delinquere imposti a molti compagni\e, il tentativo di chiudere molti centri sociali in tutta Italia rappresentano un reale attacco politico verso il movimento e sono anche la palese rivelazione di uno stretto legame tra apparati politici di governo(in specie lega e an) ambienti della magistratura e dell'informazione(giornali\media), che imbastendo un clima più ampio e generale di repressione e intimidazione colpisce poi territorialmente individuando i compagni\e e le realtà che più si sono esposti pubblicamente nelle molteplici iniziative di disobbedienza, sia di carattere locale che nazionale, che sono state tracciate negli ultimi mesi. Prima il sud (Napoli,Cosenza,taranto), poi Roma e il nord\est. Se a questo ci aggiungiamo la vergognosa condanna, senza possibilità di difesa, nei confronti dei compagni di Rifondazione Comunista e fratelli disobbedienti di Oratino è chiaro il tentativo di repremire il conflitto sociale. Vogliono terrorizzarci! Vogliono impedire che il movimento cresca e dilaghino in tutta Italia comunità disobbedienti. Lotte e rivendicazioni diventano "REATI" , possibili serbatoi di organizzazioni terroristiche e oltre tutto danno la possibilità di spostare l'interesse dell'opinione pubblica( purtroppo senza troppe difficoltà) da altre inquietanti questioni che il governo si angustia a tener nascoste. La disobbedienza infastidisce il governo dispotico! Questa nuova pratica di lotta "colpisce" direttamente. Con varie modalità non violente fa esplodere le contraddizioni di questo mondo ingiusto e autoritario nei "luoghi" e nei "momenti" opportuni con una capacità comunicativa impressionante (perché diretta, genuina, legittima e legittimata)rende vani i numerosi tentativi che questo governo realizza per delimitare o restringere spazi di democrazia, diritti, bisogni. La risposta della disobbedienza e in realtà la forma più efficace di opposizione sociale nell'intero pianeta. E fa PAURA! Non possiamo accettare quindi che questo progetto autoritario possa realizzarsi e continui a offendere e colpire quanti reagiscono di fronte a leggi e sistemi ingiusti e disumani. E' necessario reagire. Diamo una risposta a questi attacchi che chiarisca una volta per tutte che non ci sopraffaranno mai, che non saremo mai come vogliono loro, che disobbedire a leggi ingiuste non è reato. Diamo vita ad una mobilitazione che investi, comunità per comunità, tutto il territorio nazionale, mettendo al centro delle richieste una su tutte: liberare immediatamente tutti i compagni a cui è stata privata la libertà e cancellare tutti gli assurdi\autoritari\fantascentifici provvedimenti giudiziari che pendono su tanti compagni e compagne. Chiediamo a tutti, una risposta concreta a questi attacchi alla democrazia, per ribadire il rifiuto alla rassegnazione e la non accettazione di questa imposizione repressivo\intimidatoria che questo potere politico\economico, mafioso e autoritario, cerca in tutti i modi di portare avanti. Siamo tutti\e disobbedienti. Non fermeranno la disobbedienza con la galera. Campobasso, Molise, Italia, Europa, Pianeta Terra 10 novembre 2003 Movimento delle/i Disobbedienti del Molise
- Prev by Date: Firenze: Psicologia della Pace
- Next by Date: Ennesima provocazione
- Previous by thread: R: Firenze: Psicologia della Pace
- Next by thread: Ennesima provocazione
- Indice: