mozione su Iraq



Atto Camera

Mozione 1-00271
presentata da ELETTRA DEIANA mercoledì 8 ottobre 2003 nella seduta n.370


La Camera,
premesso che:
il dopo guerra iracheno si configura ormai come una perdurante occupazione
politico-militare delle truppe anglo-americane del Paese, determinando una
sempre più forte instabilità sociale e istituzionale dell'Iraq, oltre ad
essere foriero di drammatici sviluppi in tutta l'area mediorientale;
appare sempre più evidente l'operazione di manipolazione e di forzatura
della verità che la Casa Bianca e Downing Street hanno compiuto sugli stessi
rapporti delle loro intelligence per renderli più compatibili con le ragioni
di fondo che avrebbero giustificato la guerra preventiva di Bush e Blair e
non è ancora chiarito il coinvolgimento del nostro Paese;
gli atti concreti delle truppe occupanti per mantenere il comando e il
controllo militare del territorio spezzano alla radice qualsiasi tentativo
di costruzione di un processo costitutivo della democrazia in quel paese,
mantenendo la popolazione civile in condizioni di sofferenza sociale, di
insicurezza e di precarietà, come purtroppo dimostrano i quotidiani
attentati, le azioni di guerriglia i rapimenti e le violenze soprattutto nei
confronti della parte femminile della popolazione;
questo dopoguerra moltiplica tensioni integraliste e scontri tra diversi
gruppi religiosi, fomenta e alimenta gli odi e i risentimenti verso i Paesi
occidentali, inquinando la resistenza all'occupazione straniera con
strategie terroristiche particolarmente violente e distruttive;
la logica della guerra preventiva svilisce sempre più il ruolo della Nazioni
Unite;
l'appoggio che il Governo italiano continua a mantenere nei confronti della
politica Usa in quell'area geografica, anche e soprattutto con la presenza
del contingente militare italiano a Nassirya, senza alcun rapporto con gli
aiuti umanitari, condanna il nostro Paese a un ruolo subalterno sul piano
internazionale e ad essere complice delle dinamiche negative là sviluppate;

impegna il Governo


a lavorare col massimo sforzo, soprattutto nei restanti mesi della
presidenza italiana dell'Unione europea, perché si creino le condizioni che
rendano possibile la fine dell'occupazione dell'Iraq da parte dell'esercito
anglo-americano e sia attribuito esclusivamente all'Onu il compito di
avviare il quel Paese il processo di autogoverno;
a operare per il rientro immediato del contingente militare italiano
dall'Iraq.


(1-00271) «Deiana, Grandi, Crucianelli, Russo Spena, Pisa, Zanella, Cento,
Alfonso Gianni, Titti De Simone, Vendola, Bulgarelli, Pisapia, Vertone,
Bellillo, Buffo, Mascia, Giordano, Zanotti, Valpiana, Pistone, Bertinotti,
Bandoli».